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05-05-2005, 19.16.56 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
beh perchè no ??? tutti a donne con i soldi dello stato .... Scherzo ovviamente ... perchè la cosa sembra quasi buffa ...però in Olanda sono molto avanti in certe cose chissa che non sia giusto fare così |
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05-05-2005, 19.24.39 | #13 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Ho inserito più sopra un po' di documentazione su quello che succede in olanda. Leggila. Poi si capisce meglio. |
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05-05-2005, 19.41.35 | #14 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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ho letto il link, e dall'incontro tenuto nella mia citta` (verona), aime`, e` venuto fuori che:
Ruud, un disabile olandese, è riuscito a farsi riconoscere dal comune un assegno mensile per poter fare l’amore. Sempre in Olanda esiste una “Fondazione per i rapporti alternativi” che procura incontri sessuali ai portatori di handicap. Sesso a tutti i costi? Probabilmente il diritto che l’ONU voleva garantire non era quello di “fare sesso”, semmai quello più fondamentale di avere un rapporto con una persona che si ama e dalla quale si è corrisposti. Questo è un obiettivo per tutti, non solo per i disabili. Veniamo quindi al secondo atteggiamento: ogni essere umano, anche per quanto riguarda la sua sessualità, porta dei limiti invalicabili. Forse i limiti dei disabili sono più evidenti, ma ogni persona deve fare i conti con i propri. Una sessualità onnipotente, facile e sicura non appartiene a nessuno. Nello specifico, una madre che soddisfa sessualmente il figlio disabile perché “poverino, non riesce a trovarsi una ragazza” non tiene conto di questi limiti; nemmeno il padre che “compra” la prostituta. Non si tratta quindi di fare moralismi, ma nemmeno di cedere a quella mentalità “liberal-relativista” (come l’ha definita al convegno il professor Pati) che non fa crescere, ma svilisce il disabile come gli altri. Ciò che è emerso in definitiva dal convegno di Verona è la necessità di aprire il dibattito, di affrontare la questione handicap-sessualità con serenità, di risolvere i problemi insieme. ne e` uscito un discorso principalemente sulla morale, piu` che sulla psicologia della persona. modificherei l'ultima frase cosi: "Cio` che e` emerso in definitiva dal convegno di Verona e` che non devi avere rapporti sessuali senza sesso". d'altro canto cosa ci si poteva aspettare da un professor che viene dell’Università Cattolica di Brescia? |
05-05-2005, 20.49.44 | #15 |
Anima Antica
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
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Beh...
A proposito delle relazioni con prostitute, voglio citare qui una cosa che mi disse neanche tanto tempo fa il mio uomo (che ha avuto in molte occasioni relazioni con prostitute). Mi diceva: "Non bisogna dimenticarsi mai che una prostituta è prima di tutto una donna. E in questo senso puoi avere un rapporto vero con lei a prescindere se poi la paghi o meno."
Ogni relazione è prima di tutto una relazione umana, e in quanto tale può valer la pena arrischiasi in essa, se la controparte è sufficientemente disponibile. Tra l'altro non è infrequente che un uomo veda una donna come se fosse una prostituta anche se è la propria moglie, così come non è inferequente che una donna si prostituisca anche in una relazione matrimoniale (vedi matrimonio per interesse). In questo senso non trovo di per sé nè positivo nè negativo che un uomo (disabile o non) abbia una relazione a pagamento. Tutto sta a vedere in che modo viene vissuto il rapporto. |
05-05-2005, 21.12.34 | #16 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Sinceramente non riesco a capire che senso abbia fare un copiaincolla, per di più parziale, da un articolo a cui un'altra persona ha messo un collegamento, se non a pilotare l'opinione di chi potrebbe leggerlo. O ad evitare che altri lo leggano. A me pareva particolarmente interessante la prima parte, dove venivano raccontate le esperienza di acuni disabili con la sessualità e l'amore. Mi sembrava che potesse aiutare a capire. |
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06-05-2005, 00.10.58 | #17 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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fragola, io ho voluto semplicemente esprimere il mio dissenso su una parte dell'articolo, e per farlo dovevo citare la parte sulla quale non condividevo. tutto qui, non c'e` niente di strano mi sembra.
non mi e` neppure passato per la mente di criticarti, anche perche` non avevi neppure dato un tuo parere, quindi non sapevo se eri d'accordo o meno. sta di fatto che molte volte quando si parla di queste cose si cade nel moralismo, mentre secondo me si deve procede solo in senso "la persona vive mene con se e con gli altri?". epicurus P.S. ci siamo chiariti fragola? |
06-05-2005, 00.40.35 | #18 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Era necessario che io ti rispondessi, perchè il modo in cui hai scritto poteva lasciar intendere che quello era il senso generale di tutto l'articolo, invece nell'articolo sono riportati diversi punti di vista.
Comunque il motivo per cui ho messo il link non era una mia totale adesione al contenuto, ma solo perchè secondo me c'erano scritte cose che potevano aiutare a capire i problemi che una persona disabile può avere nei confronti della sessualità. E come si fa a capire quali possano essere i risvolti psicologici dell'iniziativa olandese se non si ha la minima indeai di quali siano i risvolti psicologici del fatto di essere disabili? Mr. Bean, in questo caso tu sei mooooolto più abile di tutti gli altri, mi sa che ci devi tu dare una mano a capire. Così come è descritta nell'articolo che ho trovato io, l'iniziativa olandese mi sembra molto interessante. E in quella forma non vedo perchè non possa essere praticabile in italia. Si tratta però di un'iniziativa di volontariato. Perchè si attivi qualcosa del genere anche qui, ci vuole una profonda opera di sensibilizzazione. |
06-05-2005, 09.40.59 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2005
Messaggi: 92
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ciao Mr Bean
Io conosco disabili che praticano sesso, tra di loro ed anche con gente non disabile.
Istituzionalizzare il sesso per disabili e non quello per abili, crea già di per sè una forma di esclusione o "ghettizxzazione", anche se questo termine che uso davvero non calza ed è inappropriato. E' come dire: un disabile, per fare sesso, deve pagare, non ci sono altre strade. Cioè, diventa una cosa a senso unico. Credo che sarebbe bene o istituzionalizzare il sesso a pagamento per tutti o, al contrario, non farlo per nessuno. |
06-05-2005, 10.38.22 | #20 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Re: ciao Mr Bean
Citazione:
Secondo me hai centrato due punti fondamentali. Credo che pagare il sesso equivalga a riconoscere di non poterne usufruire (mi si perdonino i termini forse non appropriati, ma che, tuttavia utilizzo unicamente nel tentativo di farmi comprendere) altrimenti. Credo anche che sarebbe una grave ingiustizia istituzionalizzare le prestazioni sessuali in ragione di una disabilità. Chi ha problemi finanziari, allora? |
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