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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
29-04-2005, 21.59.16 | #15 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Probabilità uguale casi favorevoli fratto casi possibili. Questa è una formula matematica. Anche se, dovendo scegliere tra due scatole, abbiamo le stesse probabilità di aprire quella che contiene la cosa che desideriamo, se succede chiamiamo questa cosa fortuna. Cioè, tra tutte le possibilità di eventi che ci potevano capitare, ci è capitato quello che volevamo. Poteva succedere, poteva non succedere. Quindi, la "fortuna" esiste. Cioè, c'è la volta che siamo fortunati e becchiamo la scatola giusta, la volta che no. Anche se le probabilità erano le stesse, cambia l'evento e quindi non si può dire che non cambia nulla. A meno che per te non sia indifferente trovare un diamante o un pugno a molla che ti colpisce il naso. Poi, che esistano o meno fattori che possano in qualche modo pilotare questi eventi, questo la scienza ufficiale non lo sa dimostrare. Il che non significa per forza che ciò non sia. Ma questo è un forum di psicologia, quindi io intenderei l'interrogarsi sulla fortuna proprio in un altro modo, cioò che significato diamo all'accadere di eventi fortunati o sfortunati nella nostra vita. E in questo senso ho risposto. A meno che non si voglia riprendere la discussione sul concetto Junghiano di sincronicità, che è l'unica teoria articolata che tenta di spiegare i nessi acausali tra gli eventi. Ma lo abbiamo già fatto in passato e io non ho molta voglia di ritornarci, visto che sono proprio poche le persone che conoscono veramente questa teoria. |
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29-04-2005, 22.11.45 | #16 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: A Bomber....
Citazione:
A me ne bastano anche 1000, grazie! Ma il punto secondo me è: siamo sicuri che vincere 100 milioni di euro sia sempre una fortuna? (su questo concordo con Bamber, se devo fantasticare preferisco fantasticare senza limiti ) .... Esco di casa e perdo l'autobus. Arriverò in ritardo al lavoro, che sfortuna! Ma aspettando alla fermata, ora deserta, vedo per terra un portafoglio strapieno e senza documenti. Che fortuna! Ma un tizio mi vede raccoglierlo e mi scippa. Mi fa cadere e mi faccio male. Che sfortuna!!!! Mi portano al prontosoccorso e lì conosco lun uomo con cui nasce un grande amore... ... Cosa era fortuna? Cosa sfortuna? |
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29-04-2005, 23.44.22 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-11-2004
Messaggi: 191
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Infatti per i latini il termine fortuna era un termine più simile al nostro concetto di caso, che si qualificava secondo l'aggettivo che vi si aggiungeva.
Guardando a ritroso, posso dire che tutti gli eventi hanno portato con sè qualcosa di bello e qualcosa di brutto. Ma sono state soprattutto le cose meno belle ad aprirmi il cuore e la mente, a darmi la spinta per la ricerca di un senso che va oltre, a farmi riconoscere i valori più profondi di questo mio viaggio esistenziale. Se non è fortuna questa! |
30-04-2005, 00.18.20 | #18 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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"Sette anni prima, all'ospedale della città di Tereza era stata scoperta per caso una forma insolita di meningite e il primario dell'ospedale di Tomas era stato chiamato per un veloce consulto. Il primario, però, aveva per caso la sciatica, non poteva muoversi, e al posto suo all'ospedale di provincia aveva mandato Tomas. In città c'erano cinque alberghi, ma Tomas era sceso per caso proprio in quello dove lavorava Tereza. Per caso prima della partenza del treno gli era rimasto un po' di tempo libero per andare a sedersi al ristorante. Tereza era per caso di servizio e per caso serviva al tavolo di Tomas. Erano stati necessari sei casi fortuiti per spingere Tomas verso Tereza, come se lui, da solo, non ne avesse avuto voglia."
M.Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, Adelphi, Milano1985, p.17 |
02-05-2005, 16.30.04 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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Re: La sfortuna di essere sfortunati o tutto viceversa??
Citazione:
Curiosa coincidenza. Giusto ieri pensavo a questa cosa. Sentivo interviste a persone famose che parlavano di fortuna: l'idea comune era che si ritenevano fortunate perchè avevano realizzato i propri sogni. La sfortuna potrebbe essere la non realizzazione dei propri sogni o, forse peggio, il simultaneo avverarsi di condizioni ed eventi che rendono la nostra vita peggiore rispetto a come ce la immaginavamo. E' singolare , secondo me, che il rapporto che stabiliamo con la fortuna / sfortuna ha a che vedere con un qualcosa che "vediamo"prima e non dopo che si verifica...ma forse non è poi così tanto singolare...è la natura umana che crea con la mente, a volte sopra le proprie possibilità , a volte dando per scontate cose di grande valore, per cui fortuna/sfortuna si mescolano in un intricato labirinto soggettivo che facciamo fatica a vedere finchè non siamo arrivati alla fine dello stesso. |
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02-05-2005, 18.30.38 | #20 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Quando vedevo gli altri bambini correre dietro ad un pallone ed io ero lì, che mi reggevo in piedi a fatica, mi dicevo: che sfortunato sono! Poi, stando in un istituto in cui ero tra quelli che riuscivano a muoversi autonomamente, mentre altri no, mi dicevo: che fortunato sono. Quando mi sono beccato l'unico esame a settembre della mia vita, mi sono detto "che sfortunato sono". Poi, quando l'ho superato, mentre altri sono rimasti bocciati, mi sono detto: che forunato sono. Quando ho trovato il lavoro (ho iniziato proprio il 2 maggio di 26 anni fa) mi sono detto: che fortunato. Quando l'ho perso mi sono detto: che sfortunato sono. Quando, nonostante cercassi l'anima gemella, non riuscivo a trovarla, mi ripetevo: che sfortunato sono! Poi, invece, quando l'ho trovata mi sono detto: che fortunato sono! e via di questo passo, potrei star qui a raccontare per ore gli alti e i bassi della mia vita (ma a chi interesserebbero?). Questo per dire che non vivo solo di sogni, ma nemmeno ne son privo. Quando si inizia a vivere in salita, anche il centimetro percorso quotidianamente è una conquista. Questo è importante. Non so se sono fortunato o sfortunato, ma forse questo non è realmente importante per me....
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