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27-02-2005, 18.13.02 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: van
Citazione:
Per me tutto il discorso gira attorno a realista, realismo e realtà. Leggendo il tuo precedente racconto (in questo 3d), ho pensato che un raggio di realtà era passato oltre la tua “corazza”, e lo evidenzi molto bene usando proprio la parola realtà . Sottolineo 3 passaggi: ……realtà, vividissima in tutta la sua importanza …….qualsiasi minima cosa, presente in tutta la sua insostenibile grandezza …….ero schiacciato dalla realtà. Non ho capito, o meglio non ho saputo collocare nella mia comprensione, questa tua asserzione: - forse si è manifestata nella realtà un po della mia bassa autostima. Ma accetto l’asserzione e con lei, i miei limiti di comprensione. |
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27-02-2005, 18.21.49 | #14 | |
Navigante
Data registrazione: 15-02-2005
Messaggi: 14
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Stimolare le percezioni
Citazione:
Ciao a tutti, mi interessa intervenire in questo 3d perchè si tratta di un problema che sto affrontando anche io...da molti anni! Ho sperimentato in prima persona alcuni semplici esercizi per controllare l'attenzione. Dovrei fare alcune premesse: l'attenzione determinata è diversa dall'attenzione in generale. Cioè intendo che l'attenzione ci viene rubata continuamente da tanti fenomeni. Il primo punto è quello di imparare gestire la propria! Per addestrarsi a questo, occorre focalizzare l'attenzione. L'esempio classico è quello della luce di una torcia nel buio. Bisogna scegliere un fenomeno: un oggetto sensoriale, ad esempio un orologio, ma anche un suono o un sapore etc... quindi puntare decisamente l'attenzione su di esso. Adesso arriva il difficile: questa relazione deve durare nel tempo senza interferenze. Occorre cronometrare. Per raggiungere un livello di controllo magistrale è necessario che l'attenzione sia molto selettiva: non bisogna distrarsi! Se ad esempio abbiamo deciso di guardare le lancette dell'orologio, tutto il resto deve scomparire (come la torcia accesa nel buio...). la nostra società non è strutturata per un simile esercizio, siamo abituati a passare velocemente da un oggetto all'altro, da una percezione all'altra. Le difficoltà iniziali sono enormi. Non ti scoraggiare . Con molto impegno e lavoro, vedrai che i tempi aumentano, e sarai capace di concentrare l'attenzione per qualche minuto senza problemi. Senza interferenze di altre percezioni. Dovrai essere molto preciso/a. Se ti accorgi di aver distolto l'attenzione anche per una frazione di secondo, devi ricominciare... Fatemi sapere? se riuscite a raggiungere venti minuti di fila... siete pronti per prestazioni paranormali |
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27-02-2005, 19.23.03 | #15 | |
Navigante
Data registrazione: 15-02-2005
Messaggi: 14
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Percezione
Vi riporto alcuni passaggi di una lezione sul Tantra Yoga, a beneficio degli utenti del 3d ed anche per non divagare...http://www.verdeidea.org/modules.php...t icle&sid=52
Citazione:
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28-02-2005, 11.02.49 | #16 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Re: Re: van
Citazione:
la manifestazione della bassa autostima sarebbe stata, più che nella realtà, nel mio rapporto con questa: la sentivo di un'insostenibile grandezza appunto.. la realtà mi appariva come sistema, indissolubilmente legata ogni cosa all'altra, e ogni più piccola cosa aveva un importanza enorme, ogni mio minimo movimento era una una questione fondamentale, sapevo che ogni parola avrebbe modificato il mondo circostante, ogni mia azione avrebbe comportato reazioni imprevedibili.. alla ricerca della miglior azione possibile, non mi sentivo mai abbastanza sicuro di me per agire. ero semplicemente schiacciato in questa realtà. un essere schiacciato piacevole, molto piacevole, ma anche inquietante. ero osservatore, non mi riusciva altro che osservare. e questo osservare aveva portato alla massima evidenza che la realtà era un sistema. non ti dico i rapporti interpersonali.... normalmente ci si relaziona piuttosto istintivamente, non si fa caso all'"atmosfera emotiva" che si crea durante la relazione, il "clima emotivo" dello stare insieme. in quel momento mi appariva invece incredibilmente evidente in tutte le minime variazioni, si scaldava raffreddava eccetera... e questo, abbastanza ovviamente, era il risultato dell'interazione: azione di qualcuno, reazione degli altri. anche qui, associata alla sensibilità straordinaria di quei momenti, la sensazione di una responsabilità schiacciante. nel momento di cui parlo, la quotidianità in cui vivevo, era guidata da una legge tremenda... avete presente the butterfly effect, una imprevedibile legge del caos se non sbaglio che dice più o meno "il battito d'ali di una farfalla a singapore può causare un'uragano in groenlandia". è questa l'insostenibile grandezza del piccolo. ...ed effetivamente, a pensarci bene, la mia autostima era per forza bassa in questo caso... |
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28-02-2005, 11.37.02 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Re: Re: van
Citazione:
Per curiosità, (se ne vuoi parlare), quanto è durato questo "momento" e ti è successo ancora o ti ri-succede? |
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28-02-2005, 19.19.03 | #18 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Per risponderti, devo sfilare dal mio album fotografico la foto di una serie, come vedi piuttosto lunga, di canne. Non l’ho messa sul tavolo prima perché non era indispensabile ai fini della discussione, anzi avrebbe potuto provocare un comodo depistamento cognitivo.. infatti avrebbe potuto spingere l’interlocutore al facile errore di dire: la causa di tutto l’episodio possiamo trovarla nella magica erba, mentre al contrario bisogna sottolineare che la qualità magica della pianta dipende dalle caratteristiche della singola persona, e quindi, in un certo senso, è la persona che causa gli effetti della pianta. Questo è dimostrato dalla straordinaria varietà di effetti riscontrati dal folto pubblico giamaicano, tanto che ognuno, per così dire, fuma da una canna che passata al vicino di cerchio attorno al fuoco, si trasforma in una canna totalmente diversa.
Un effetto che io riscontro sempre, ogni volta (sempre rara) che fumo (a diversi livelli), consiste proprio nella svanire di molti schemi interpretativi quotidianamente usati, che per così dire, vanno in fumo. Ma non succede a tutti, ho svolto un’apposita inchiesta. Alcuni non hanno nemmeno un potenziamento della sfera sensoriale. Però vedi, quella volta è stata l’unica a stoppare il pensiero in quel modo. Altre volte è tutto un avvicendarsi di immagini. La risposta quindi è: fino a quando vado a dormire. Resta un fatto, forse difficile da capire, e anche questo è uno dei motivi per cui non avevo inserito la variabile cannabis: il fatto è che l’erba non ti da allucinazioni, quindi non sono stato fiondato in un mondo immaginario. Il mondo è sempre quello, sotto un’altra prospettiva, forse meno condizionata. IN SPECIAL MODO, questa è una mia ipotesi che credo realistica, credo che la cannabis stacchi la spina il cui cavo va ad alimentare i pannelli di controllo della razionalità contagiata dall’abitudine, cioè stacchi la corrente al versante sinistro del cervello, logico e strumentale, a favore di quello destro, emotivo e personale così come è personale l’emozione. Favorisca cioè un contatto più intenso con la parte di se stessi più pura, meno contagiata dai condizionamenti e apprendimenti ricevuti. E questa ipotesi, mai verificata con un esperto del settore, forse sarebbe confermata dal fatto che, fumando, la percezione dello spazio diventa più globale, meno analitica, sguardo panoramico, non ristretto su particolari visti in successione. Evito di fumare il più possibile, ormai è una cosa più unica che rara. Certi stati dell’essere esistono, e credo siano accessibili anche per altre vie. Questo mi è confermato da altre esperienze, curiose, che credo segnalino che nella mia psiche, ad un livello più profondo rispetto a quello della banalità quotidiana che la ricopre, si trova una parte forse più autentica, una sorgente energetica, vitale. L’episodio è questo: una notte, andato normalmente a dormire, e addormentatomi verso la mezzanotte, mi risvegliai improvvisamente verso le quattro, pieno di gioia, di entusiasmo, di vitalità, la mente lucidissima e velocissima nei suoi pensieri, come un meccanismo ben oliato (al contrario della normalità in cui sono abbastanza arrugginito), la percezione della stanza, aerea. Libertà, vita, entusiasmo, benessere. Dopo aver passato un po’ di tempo a gustarmi questo straordinario vissuto, mi riassopii. Ho una spiegazione anche per questo (ed è inerente al 3d), ma mi sto allungando Ultima modifica di r.rubin : 28-02-2005 alle ore 19.22.55. |
28-02-2005, 20.51.48 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Allora ho chiesto al mio maestro e lui mi ha detto che non mi faceva niente perché sono stonato di mio. (E’ bello avere un maestro…. ) Oddio ma si potranno dire queste cose in forum? Cioè si potrà dire che ho un maestro? Comunque tornando al 3d credo che se hai una spiegazione, inerente al 3d rispetto a quell’esperienza notturna la puoi dire, allungandoti. |
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