Pollina, curioso come hai interpretato la mia frase. In effetti poteva avere diverse interpretazioni, hai ragione, ma tu ti sei sentita subito sotto accusa. Come mai questo? Io con persona sbagliata intendevo persona che non è la causa principale della rabbia del tuo compagno. Adesso lui ha te vicino per sfogarsi, ma se è così facilmente collerico forse (forse, ripeto non sono psicologa e non lo conosco) potrebbe aver covato del risentimento per anni, ma non nei tuoi confronti. Ora però nella sua vita ci sei tu e sei tu che ci vai di mezzo. E' certo però che tu lo conosci meglio di chiunque altro, per lo meno più di noi. Quando leggo che ha un rapporto di odio amore con la madre mi vengono in mente tante cose, forse tutte sbagliate per via del fatto che non conosco la situazione. Però mi verrebbe da domandarmi se c'è un padre, se è presente, se lui il tuo ragazzo ha fatto le sue veci, se la madre è una donna debole, vittima, se lui si sente in colpa per qualche motivo nei suoi confronti, se il suo senso del dovere lo ha portato a sacrificarsi per lei,.. mah chi lo sa il perchè? Scusa le elucubrazioni, sarà difficile che ti stia aiutando... Una cosa, banale, la potrei dire però: è molto soggettivo stabilire se vale la pena di continuare un rapporto oppure no. Come dicevo la diversità può arricchire ma può diventare un ostacolo insormontabile. L'intensità dei sentimenti è l'unica fonte a cui attingiamo l'energia per continuare una relazione. Quando e se si esaurirà quella, anche se lui fosse diventato Monsignor Della Casa tu lo lasceresti.
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