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28-12-2004, 22.24.20 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Citazione:
Ci vuole coraggio ad amare, coraggio nel mettersi in gioco profondamente, coraggio nel mostrarsi vulnerabili, il coraggio di rischiare e magari soffrire. E anche saperlo ricevere non è facile, è come ammettere di averne bisogno, richiede un po' di umiltà. Ad amare si impara, ed è la vita (e anche il dolore) che ce lo insegna. Ultima modifica di dana : 28-12-2004 alle ore 22.30.11. |
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29-12-2004, 07.31.27 | #15 |
Ospite abituale
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Messaggi: 839
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Anche se
penso che si tratta solamente di approci diversi verso la questione, rimango per il momento ancora nella mia , ribadendo che non si impara ad amare, bensi a rimanere/ritornare aperti e saldi nell'amore. Quando 'accade' non c'è niente di più ispirante alla naturalezza, non occorono nè regole nè tecniche mentali nè esperienze precedenti. Con il tempo si impara la stabilità caso mai, volete che sia in un rapporto di copia, volete che sia nei confronti di quest'unica esperienza amorosa quale dovrebbe essere la vita, volete verso se stessi etc. con il tempo l'innamoramento matura nell'amare.
Nel precedente post ho messo apositamente l'accento sulla paura perche la ritengo la causa di questi tanti mondi arridi che incontriamo. Doveva essere una sottiglezza per sensibilizzare alla ricettività, perche la paura per l'appunto, genera chiusure e la rende scarsa, oltre che indurre ad assolutismi. Meglio che enfatizzare, amplificare le capacità individuali del 'dare' l'amore. Abbiamo gia abbastanza 'corruttori', gente di 'potere' e santoni vari in giro, ecco. Tutto qua. L'ho detto anche perche prima di scartare una persona in quanto incapace di amare la considero innanzitutto impaurita, quindi opererei per farla superare le paure, mettendomi sullo stesso piano ed incoraggiandola senza forzature all'apertura. Cosi, secondo me. Saluti |
29-12-2004, 08.28.44 | #16 |
Ospite abituale
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manuali e reciprocità
Ad amare si impara, il che, bruny, non significa che sia necessario leggere manuali, si impara vivendo, e qualche lettura può comunque sempre aiutare...d'accordo, inoltre, sulla necessaria distinzione tra innamoramento e amore (pur non avendo letto Fromm) e sulla necessaria reciprocità del sentimento di amore, affinché esso sia sano e possa crescere (il che non significa, come avevo cercato di spiegare in altro thread, essere calcolatori...)
Herzog |
29-12-2004, 08.43.34 | #18 |
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'ama il prossimo tuo come te stesso....'
non credo si possa amare il prossimo in nessun altro modo se non come amiamo noi stessi .L'amore che si prova per chi ci circonda è specchio dell'amore che proviamo per noi stessi Ultima modifica di mark rutland : 29-12-2004 alle ore 08.46.32. |
29-12-2004, 09.11.11 | #19 |
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x Herzog
...il mio dire era per via del meccanismo che menzioni nel tuo thread: la teoria del mal di testa. Se devi imparare qualcosa, vuol dire che ci pensi, e più ci pensi meno avviene, meno lo riconosci, ecco...era per questo meccanismo psicologico. Col tempo uno impara, matura psico-affetivamente parlando, ma cio non preclude il fatto di essere capaci o non di amare. Vabbè, ora mi levo...ho gia rotto con la mia testardaggine..hihihi . Ciao
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29-12-2004, 09.16.53 | #20 |
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neman 1
E’ insolito trovare qualcuno che sappia cos’è l’amore e come si ama. Nel presente contesto mi riferisco alle varie sfumature del coinvolgimento sentimentale e non alle conoscenze tecniche che pure richiedono apprendimento.
Perfino i professionisti della psiche di ogni tempo (es. Freud) per capire qualcosa di un sentimento così sfuggente e sfaccettato, dove entrano in gioco anche fattori inconsci e condizionamenti educativi, si affidano alle intuizioni di romanzieri e poeti capaci di cogliere aspetti di enigmatiche soggettività. Sono molteplici i casi d’incompiuta reciprocità e d’incomprensione anche escludendo l’incapacità di amare e la paura di un legame impegnativo o di una situazione fuori norma., Ad. es. c’è chi fa innamorare e poi si ritira come nello splendido film “Cuore in inverno”. Esperienze più comuni sono non riuscire ad accettare un’offerta d’amore perché non si riama o perché si subodorano nell’altro scopi estranei all’innamoramento. I maschi sono spiazzati dalle donne troppo disinvolte, le femmine inibite se pensano che la finalità è solo sessuale, ecc. Quali sono i casi a cui tu ti riferisci? Ciao |