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24-10-2004, 12.38.40 | #33 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Ciao,
il mio discorso sull'attrazione fisica era riferito ai rapporti per così dire "nascenti", con persone nuove... E' chiaro che con amici e familiari è molto importante il contatto fisico sia dal punto di vista "attivo" che "passivo". Mi spiego: non so se è capitato anche a voi ma talvolta è più facile abbracciare o baciare qualcuno che farsi abbracciare o baciare, nel qual caso anche se per una piccola frazione di secondo, ci si irrigidisce o ritrae. Questo, ovviamente, è chiaramente percepito dall'altro che lo trova in qualche modo un comportamento "ostile" che denota carente fiducia. Mi sembra che ci fosse qualcosa del genere nel film sulla vita di Jung "Prendimi l'anima", quando la protagonista tenta di abbracciare la madre che la spinge via, in questi casi le parole non servono e neppure i baci dati alla figlia, perché lei capisce comunque che c'è una sorta di non reciprocità... ti dimostro affetto ma solo quando lo voglio io... Vi è mai capitato? Neve |
25-10-2004, 14.06.19 | #34 |
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Data registrazione: 07-05-2003
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Si.
A pensarci è più facile esternare un'affettuosità che non accettarla. Credo dipenda dalla 'preparazione' all'evento...o qualcosa di simile...questo nel caso ci sia una nostra apertura verso la persona che si mostra affettuosa con noi. Diverso è il caso di una persona che non ci fa piacere e allora...preparazione o no...la sua rimane sempre una violazione al nostro spazio vitale... A questo aggiungerei poi la percezione di quello che ciascuno di noi intende per proprio spazio minimo...qui entra in ballo il modo di essere...perchè ci sono persone che toccano tutti pure se questo non rappresenta per loro se non un completamento della parola. Nel caso del film che citi...l'ho letto in modo diverso...non tanto un discorso di 'tempi'...quanto di modi di esternare affetto e di tipo di affetto esternato. Lei chiede alla madre una partecipazione emotiva nell'abbraccio...la madre è in grado di dare una partecipazione più formale. Sono su due lunghezze d'onda diverse...più che su tempi diversi. A caldo l'avevo letto in quel modo. |
25-10-2004, 15.08.00 | #35 |
Moderatore
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Ciao Rodi,
in relazione al film, per essere esatta, io l'avevo interpretato come qualcosa di più forte a dire il vero: quasi come se la madre accettasse le problematiche mentali della figlia solo apparentemente, per dovere, rifutandole poi a livello inconscio... contribuendo così al loro radicamento. |
25-10-2004, 15.40.00 | #36 |
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a voler precisare è così, lo davo solo compreso nel dire che mi sembrava un'accettazione formale della figlia.
mi fa piacere che anche tu ci hai colto risvolti di questo tipo...perchè in varie discussioni mi è stato dato dell'esagerata, mentre per me era estremamente complesso quel particolare... |
14-11-2004, 20.07.38 | #38 |
Moderatore
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Ciao Rodi,
riprendiamo il discorso sul contatto? … Diciamo che per quanto riguarda il mio caso di scuola ha subito un’evoluzione nella direzione del contatto come generico gesto d’affetto. Evidentemente la persona di cui parlavo giorni fa trova che susciti tenerezza e usa il contatto fisico per manifestare affetto, a mio avviso non più con finalità seduttive. Probabilmente conoscenza e diversità caratteriale hanno modificato la situazione… solo che tutte le volte che mi accarezza la testa o la schiena mi viene in mente la canzone di Baglioni, Avrai (… avrai carezze per parlare con i cani…): non so se sia proprio un onore essere trattata come un animale, o forse sì? Scherzi a parte, perché non parliamo invece dello sguardo : il post di Arsenio mi ha fatto riflettere sullo sguardo seduttivo che invece si presta a ben pochi malintesi. Mi chiedo però, si guarda l’altro in modo seduttivo perché vogliamo instaurare un rapporto o per provare la nostra capacità di seduzione? Mi vengono in mente i casi, piuttosto frequenti, al ristorante di uomini accompagnati che – magari seduti al tavolo vicino – per tutta la durata della cena ti fissano come se volessero sedurti. Ora mi domando: tutti potenziali fedifraghi o semplice curiosità di verificare la dose di fascino che promana da loro? Neve |
14-11-2004, 21.51.34 | #39 |
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annoiati dalla compagnia?
trovo che lo sguardo sia molto importante in un approccio, più che il contatto fisico... dagli occhi di una persona puoi capire molte cose... anche se a volte le cose espresse si fermano lì...tipo l'esempio che fai tu... o tutte quelle volte in cui chi lancia lo sguardo si tira poi indietro se riceve una risposta positiva, alcune persone lo fanno per una specie di prova con se stesse... |
14-11-2004, 22.41.47 | #40 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
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Penso anch'io che con lo sguardo si trasmetta molto di più di se stessi che non con una carezza.
E può non essere necessariamente uno sguardo seduttivo, può essere uno sguardo che esprime interesse, partecipazione, empatia, curiosità di entrare in contatto con l'altra persona. Se poi allo sguardo si aggiungono successivamente altri gesti d'affetto, è il massimo. Ci sono persone che lo fanno solo per provare la propria capacità di seduzione? boh, mi spiace per loro, spero di non incontrarle... |