ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
13-09-2004, 19.22.00 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-09-2004
Messaggi: 54
|
Wax:
penso che i ragazzi non siano affatto più infantili, anzi attraverso tutti i media che hanno a disposizione crescono molto più in fretta che in passato, Senz'altro i media, soprattutto per l'aspetto della sessualità, contribuiscono molto a far maturare precocemente..., ma l'educazione che danno i media è una vera educazione? non propongono forse modelli tipo "costantino" un po' fuori dalla realtà?... Da parte mia sono d'accordo che sotto alcuni aspetti si maturi più in fretta che un tempo, da un altro no: non credo che i media ti insegnino a "sbrigartela" nella vita...trovarsi un lavoretto x l'estate, andare a vivere soli in un appartamento, affrontare veri problemi...non lo so, è sempre difficile dare giudizi quando si parla in generale... Nel libro Risè afferma che il padre col suo esempio insegna al figlio a essere uomo ed essere padre, a prendersi le proprie responsabilità, ad affrontare i problemi senza nascondersi, a soffrire con dignità...ma in una società in cui tutto è sempre più ovattato, dove un diffuso benessere tende a farci dementicare cosa è realmente essenziale, dove vige la regola del superfluo, del consumismo fine a se stesso come può imporsi questa figura del padre? ...siamo meno uomini e più automi? ...o è semplicemente l'illusione del "buon tempo anticho" e alla fine tutto non è che un ciclo che si ripete di generazione in generazione? ciao, wallace |
18-09-2004, 09.09.11 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
|
ma come si educano i figli?
un padre ,anche se prevalentemente assente in termini di tempo, educa cmq facendo capire al figlio quanto il lavoro lo interessi più della famiglia(se è una scelta, sia chiaro, stare lontano dal nucleo familiare), o come la vita sia dura in questo senso se di scelta felice non si tratta;quando è presente,poi , anche se non interagisce apparentemente in modo diretto con il bambino lo educa lo stesso.....
i bambini copiano come ci comportiamo con gli altri,imparano a lamentarsi come si lamentano i genitori, a maltrattare come fanno i genitori ecc.... i bambini ci guardano all'opera con gli altri, imparano i nostri limiti e i nostri pregi, quando meno ce ne accorgiamo, cioè quando ci osservano stando dietro le quinte, quando ci vedono parlare ,interagire con gli altri e stanno in silenzio, quando vedono'come si fa' nei fatti,come fanno in pratica i 'grandi',e non come noi vorremmo che facessero quando insegnamo loro a parole quello che dovrebbero fare e che magari nemmeno noi facciamo perchè non ci piace . Non credo poi ci sia un problema di tempo ,al fondo della questione; ci sono padri e madri presenti solo fisicamente di continuo nella vita dei figli che non interagiscono con i loro bambini se non con messaggi concreti di rifiuto, o di cedevolezza estrema pur di non starli a sentire( e anche quello, a ben vedere , è un modo di comunicare loro qualcosa.....)così come padri e madri presenti poco nella vita dei bambini che cmq infondono in loro amore, principi di vita psicologica sana perchè li rendono partecipi del loro sano modo di interagire col mondo in modo diretto, e non fanno vivere loro l'incongruenze tra quello che predicano e quello che fanno in prima persona con gli altri, oltre che con loro pochi sono i genitori che educano consapevolmente con i fatti e gli esempi concreti sani e non solo a parole corredate da fatti cheli smentiscono di continuo ,forse perchè pochi di loro sono in grado di darne credo che le nevrosi 'di famiglia', difetti caratteriali comuni a molti membri familiari ecc. possano essere definiti come sottili catene che si portano avanti di generazione in generazione, mescolandosi ad altri con i matrimoni in maniera inconsapevole, e solo chi ne prende atto e non solo si sforza, ma riesce a rimettersi in sesto prima di riprodursi riesce a invertire la rotta non solo con se stesso , ma anche quella della prole....in fin dei conti l'analisi dei propri problemi psicologici e la loro definitiva soluzione effettiva è un investimento non solo egoistico, che termina con la vita del singolo che si rimette in sesto, ma anche altruistico, in questo senso, se ci si pensa come modello concreto della propria prole. Ultima modifica di mark rutland : 18-09-2004 alle ore 09.11.32. |
20-09-2004, 11.30.24 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 203
|
personalmente noto due tendenze:
1) i figli sono spesso trascurati, sia dalla madre che dal padre (quantità e qualità del tempo a loro dedicato); 2) i genitori spesso riversano sui figli i propri nervosismi e insoddisfazioni (anche inconsciamente). Una delle conseguenze è che i ragazzi crescono con un senso di smarrimento, insicurezza e con poca educazione, che certo non gli giova...! |