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02-09-2004, 01.39.22 | #45 | |
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Citazione:
Credo che qui sia necessario stabilire che cosa si intende per solitudine. Bomber parlava di single, cioè di persone che non hanno un compagno. Ma non è così automatico che essere single significhi essere soli!!! Generalizzando, ma basandomi su una mia teoria, io credo che le donne soffrano di più degli uomini per una solitudine (nel senso di isolamento) eccessivamente prolungata. Credo che sia proprio una questione fisiologica. Credo che una donna costretta a lungo in una situazione di solitudine fisica più o meno completa (tipo cella di isolamento, per capirci, o casalinga forzata), possa dare fuori di matto prima di quanto lo faccia un uomo. Ma prima o poi lo fa anche lui. A meno che, questo vale sia per gli uomini che per le donne, questa solitudine non sia una scelta. Ma il post iniziale parlava di single, cioè di persone che per scelta o meno, non hanno un patner sessuale fisso. La questione è un po' diversa... la questione qui diventa non tanto la solitudine ma l'appartenenza. E una donna che scopre che può stare benissimo anche senza appartenere ad un uomo (perchè la sindrome del principe azzurro ce l'abbiano tutte, più o meno) magari ... magari ragiona di meno perchè... perchè... perchè finalmente impara ad essere sè stessa e quindi privilegia un modo più femminile di comprendere che è l'intuizione che precede il ragionamento... Ma io sono certissima che una donna che ha imparatp ad usare lo strumento della razionalità, può scegliere di non usarlo perchè ha uno strumento migliore, uno strumento più a misura di donna, ma in caso di necessità te lo risfodera fuori perfettamente. |
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03-09-2004, 00.08.55 | #46 | |
Ospite abituale
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Citazione:
in questo post mi hanno colpito due cose ... 1 la definizione di solitudine ...gia defire cosa sia sarebbe gia un passo avanti in questi giorni sto cercando una definizone di solitudine ma non riesco ad avere nettamente un idea cosa sia questa solitudine a livello generale ogni persona la vede in maniera diversa ed anche molti psicologi non trovono una definizione precisa di questo sentimento (lo chiamiamo sentimento ???) 2 bello parlare di donne che usano l'intuito ma sarà vero ?? o forse in quei momenti prevale una certa spensieratezza ??? penso pero che spesso usare l'intuito sia la cosa sbagliata perche per quanto si possa avere una soluzione matematicamente ragionevole la soluzione trovata tramite un intuito rimane non la piu coretta ma la piu soddisfacente da prendee in quel momento ... dico sempre a chi ragiona ma se avessi saputo ... se avessero saputo sarebbero dei veggenti .... |
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03-09-2004, 00.29.09 | #47 | |
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Citazione:
1) mi pareva idoneo definire che cosa si intende qui per solitudine, non dare una definizione assoluta. C'è una certa differenza tra il non avere un patner fisso ed essere in cella di isolamento, non credi? Ancora diverso quello cui accenni ora, cioè il sentirsi soli, che non è un essere realmente soli ma uno stato emotivo. 2) Posso fornirti una ricca bibliografia sul pensiero intuitivo e sulle peculiarità del pensiero femminile. 3) ... per quale motivo in un momento di "solitudine" dovrebbe prevalere una certa spensieratezza? Questa tua osservazione mi pare irrazionale. Ultima modifica di Fragola : 03-09-2004 alle ore 00.31.45. |
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03-09-2004, 08.39.38 | #49 |
Ospite abituale
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<ma le donne sono cosi diverse dagli uomini ???>
Oui, vive la difference!!! A parte gli scherzi, io penso che siamo uguali e diversi nello stesso tempo. Se è vero che nelle donne è più spiccata l'intuizione mentre negli uomini prevale più la razionalità, questa è già una differenza. L'essere uguali... eh, si, proprio perchè siamo diversi... si dice "i contrari sono uguali". Qui uso il termine "contrari" riferendomi appunto alle differenze, come nel caso della coppia intuizione-razionalità in cui vengono usati due emisferi cerebrali opposti. |
03-09-2004, 09.55.48 | #50 | |
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Re: ho notato che le donne
Citazione:
Contrapposizioni? No, non contrapposizioni. Almeno fino a che non c'è qualcuno che reclama la superiorità di una forma su un'altra. Le donne sono diverse ma purtroppo, molto spesso, le donne stesse pensano che la modalità maschile di pensiero (visto che il tema della discussione è se le donne ragionino o no!!!!) sia superiore e cercano di adeguarsi ad essa a tutti i costi. Per di più la scuola e le università sono costruite su un modello di pensiero maschile. Quando ti trovi davanti a frasi di questo genere: "penso pero che spesso usare l'intuito sia la cosa sbagliata perche per quanto si possa avere una soluzione matematicamente ragionevole la soluzione trovata tramite un intuito rimane non la piu coretta ma la piu soddisfacente da prendee in quel momento ..." (copiaincolla da un post di Bomber), non puoi che reagire. Perchè mai usare l'intuito sarebbe la cosa sbagliata? Perchè mai l'intuizione sarebbe un accontentarsi di fare la cosa "più soddisfacente in quel momento"? Ti faccio un esempio. Da vent'anni faccio un lavoro che richiede una grande capacità logica e una grande razionalità. Devo costruire, creare o intervenire su delle strutture logiche più o meno complesse a seconda dei casi. Mi hanno insegnato a procedere in modo razionale, a fare degli schemi, a costruire il modello passo a passo. Lo so fare ma non l'ho mai fatto. ll mio modo di approcciare il problema parte sempre da un'intuizione. La costruzione del modello passo a passo la segue. La devo fare perchè devo dare a chi sviluppa la mappa da seguire, la devo fare per lasciare traccia, ma la chiave risolutiva mi arriva sempre da un'intuizione. E' sempre stato così. Anche quando facevo gli esercizi di matematica a scuola. E se leggi quello che scrivono gli scienziati, anche uomini, su come sono nate le loro grandi scoperte scientifiche, anche molto di loro dicono questo. All'inizio c'è un'intuizione, una sorta di "visione d'insieme". Poi c'è tutto il lavoro razionale di ricerca di conferme o di smentite e di messa a punto del modello. L'intuizione non è irrazionale. Non è istinto. E' una forma di pensiero che non procede secondo i passi binari della logica classica. Intuizione e ragione sono due forme di pensiero che sia uomini che donne possiedono. Solo che nessuno mai ci insegna ad "usare" l'intuito. Si pensa che se sei intuitivo lo sei per dono di natura, che l'intuito è una sorta di sesto senso, che l'intuizione ti arrivi come un filmine a ciel sereno e che forse è meglio non fidarsene troppo. Ma non è così. L'intuizione non arriva da sè, l'intuizione arriva attraverso una forma di concentrazione. Non tanto come donna, ma come persona che usa molto, e con successo, il pensiero intuitivo, mi trovo, quando lo vedo denigrato, a difenderlo. Eppure il mio pensiero intuitivo sarebbe poco se poi non fossi capace di renderlo comprensibile agli altri traducendolo in una forma razionale. Sono solo due diversi modi di approcciare un problema. Non è che uno è superiore all'altro in assoluto. Uno è superiore all'altro per me, solo perchè a me è più congeniale e quindi in quel modo ottengo risultati migliori. Che ne so, per me è come avere o non avere orecchio. Si dice essere portati per la musica. E' vero, c'è chi per natura è portato per la musica, chi per la pittura. Quello che però dimentichiamo è che chiunque ci senta può imparare, esercitare l'orecchio. Non esistono stonati, solo persone che non hanno mai usato le orecchie. La stessa cosa vale per l'intuito e per la ragione. |
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