Vedi Winnie io ho espresso semplicemente quello che è servito a me. E che mi sta servendo tuttora. Ambisco anch'io alla spontaneità, ambisco anch'io a un sano vaffanculo ma devo fare ancora un pochino di strada. Certo ne ho fatto già abbastanza, abbastanza quanto basta per comprendere che non mi sono fatto dodici anni di tossicodipendenza per il semplice motivo, come mi sono raccontato per anni, che mi piaceva il flash dell'eroina e della cocaina, che non temevo in maniera ossessiva le ragazze per una mia malformazione genetica, che tutto questo è accaduto anche per il fatto di aver, come già sanno molti in questo forum, subito violenze di un certo tipo quando avevo 4-5 anni e anche oltre, violenze tali, i cui ricordi ho potuto recuperare solo attraverso un lungo e dolorosissimo percorso terapeutico. E allora, un invito affettuso che ti faccio, o se preferisci, non affettuoso, è quello di essere cauta/o nel fare certe affermazioni, visto che non mi pare che frequenti questo forum da così tanto tempo per stabilirne la tendenza. Personalmente le mie affermazioni, hanno solo l'ambizione di mettere a fuoco il mio punto di vista, un punto di vista, maturato prima che sui diversi libri che ho letto, sulla mia stessa pelle. I miei sono e vogliono essere solo inviti alla riflessione. Nicola

vi ringrazio veramente per ciò che scrivete...
per il tempo che dedicate....
certe questioni non hanno risposte nere o bianche....
e vedere la diverse sfumature dei vostri pensieri...
mi è d'aiuto.....
grassssie....

politica e religione sono argomenti spinosissimi... un po' come il calcio in italia.
Personalmente cerco di frequentare persone che la pensano in maniera simile alla mia; se non è così quanto meno evito l'argomento, perchè porta inevitabilmente allo scontro verbale.

Sul "razzismo" nei confronti dei razzisti... beh io non mi faccio scrupoli di sorta. Non è una forma di razzismo.
Il razzismo implica un pregiudizio, mentre l'isolare un razzista non è un pregiudizio, ma un giudizio sul merito.

ciao lai...dico che nn c'è proprio nulla di strano. Quando si chiacchiera sui massimi sistemi la linea di demarcazione tra ciò che è sentimentalmente sentito e ciò che è razionalmente vagliato tende a sfumarsi molto. Il primo impatto,quasi stordente, con qualche affermazione non proprio politically correct (tu citi il razzismo) è inevitabile per chiunque abbia del carattere.

la mia congenita curiosità per ciò è desueto per ciò che è bistrattato, per ciò che ostracizzato, mi aiuta a superarlo. Di solito (quando mi gira ) cerco di sondare se si tratta solo di sentenze o se c'è dietro qualcosa di piu' . Nel secondo caso troverei comunque,a prescindere dalla eventuale diversità di opinioni, un forte elemento di affinità nell'amore per la discussione e nel senso critico, invece nel primo caso.. un pò di delusione e...beh, amici come prima

sciao

io distinguerei 2 casi base:

1) parlo con una persona su questioni 'intellettualoidi' (come filosofia, psicologia in senso lato, etc...)

2) parlo con una persona su questioni concrete (l'agire nel mondo vero e proprio)

con un razzista 'applicato' (che fa parte dei casi delle questioni concrete) non è possibile parlare: con chi picchia, usa violenza in genere non si può parlare, non ne vale veramente la pena.

però ci può essere un razzisa 'non applicato' (e ne conosco) e allora ci parlo veramente di gusto...

(così è anche in campo religioso: posso discutere di tutto (Dio, trinità, illuminazione, etc...) ma se mi si parla di uccidere milioni di persone perchè il preservativo è male, allora mi incavolo di brutto!!)

Penso che se una persona che mi è simpatica, che stimo, ha una posizione diversa dalla mia su questioni importanti, mi interessa molto cercare di capire le sue ragioni.
Voglio dire che parlando con un razzista potrei fargli venire qualche dubbio, non dico proprio fargli cambiare idea, ma almeno farlo riflettere. Se invece si rifiuta a priori di parlargli, si perde questa opportunità.

E' diverso invece se la persona ci è antipatica, e in più ha anche idee diverse dalle nostre (ad ulteriore conferma), credo sia molto più difficile cercare di parlarle, perchè manca la corrente di simpatia.