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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
16-06-2004, 12.03.35 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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:), ci si prova
X Catharsis
'Non esistono colpe, esistono solo situazioni spiacevoli che si sono venute a creare per tutta una serie di motivi;il termine "colpa" lo trovo angosciante!' siamo esseri perfettibili,che fanno cose perfettibili.Certo questa non vuole suonare come una scusante per un liberalismo sciatto e uno scrollarsi di dosso eventuali insuccessi con un appagante''vabbè.....'', quanto più spronare ad una responsabilizzazione nelle azioni, con la consapevolezza che , se anche non sempre i migliori intenti trovano una realizazione esatta, ok,è preferibile non perder tempo nella colpa , ma adoperarsi nel fare quello che si può per mettere mano alquelo che non funziona e risolvere almeno nella misura in cui si può avere un campo di azione. La colpa non serve a cambiare le cose o a farle magicamente mutare in meglio perchè è sinonimo di paralisi;l'azione invece è sempre foriera di qualche sviluppo. X Neman1 'Ma mi turba ancora questo "indurmi" da fuori....sembra che non riesco a stabilire una giusta misura (giustizia, etica) emotiva...boh, non so'... .....teoricamente tutti adoriamo esser autocentrati, avere cioè il controllo emozionale dentro di noi e non essere eterocentrati, cioè riporre negli altri la possibilità di pilotare le nostre emozioni o la nostra vita.In genere ci si eterocentra sia per impulsi culturali che educativo-pedagogico('ascolta i tuoi, ti vogliono bene e ti danno i giusti consigli', oppure'è una persona incosciente, fa solo di testa sua' al negativo) e di qui poi si passa ad applicare questa modalità di riferimento esterno un po' in tutto, sia essa scuola(il voto, il docete), affetti (chi si ama, chi si considera buon amico), lavoro (capo, colleghi, amici cui si riconosce un certo valore)ecc. In parte ci sono problemi di nostra ricerca di approvazione dalle persone che noi stessi ammantiamo di facoltà giudicatrice della nostra persona, quando in realtà dovremmo avere la capacità di considerare i consigli altrui o le altrui ingerenze nella nostra vita per quello che sono, cioè opinioni personali ALTRUI, e non necessariamente nostre....rispettabili, sia chiaro, se finalizzate al nostro bene, ma non pedissequamente accettate senza un vaglio personale....per non parlare dei tentativi di manipolazione o di denigrazione.Ecco, in questi ultimi due (manipolazione o denigrazione)casi è necessario comprendere che tutto quello che ci viene da fuori è un TENTATIVO , una PROPOSTA di visione della nostra persona, cui si è però sempre liberi di non aderire; e se anche ci fosse un fondo di verità, vagliare la possibilità di ringraziare chi ci fa notare degli aspetti di personalità nostra da limare, ma non negare....lo so, facilius dictu quam factu(più facile a dirsi che a farsi)tuttavia già saperlo, cioè...almeno ci si riserva, volendolo, un margine decisionale ....... |
16-06-2004, 14.34.13 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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x Mark Rutland
Davvero, complimenti per la lucidita' del tuo pensiero. Anche a me mi interessa: sei psicologo? Come detto, non ho le idee abbastanza chiare a riguardo, tantomeno per formulare una domanda precisa. Vedo che dietro alle iniziative prese, sopratutto per il coinvolgimento con altre persone, avviene una specie di "abuso" dello scaricare la colpa (non neccessariamente verbalmente per intenderci) perche l'iniziativa fraintesa, pretenziosa, azzardata etc. Avviene alla fine questo gioco infantile del: chi ha cominciato per prima? Oppure: sei insensibile. Proprio perche lo vedo spesso (sottolineato lo spesso) come se fosse un gioco vizioso, non riesco ad individuare con precisione: quanto e quando uno si fa scudo con la propria sensibilita'. E li' allora ricominciano di nuovo i miei dubbi ed autocolpevolisazzioni. Non e' che mi mandano in tilt, mi aiutano a crescere, pero'...Spero di essere stato piu chiaro. Comunque, bravo Mark. Ciao
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16-06-2004, 16.12.40 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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detto così SEMBRA FACILE
1) 'sei insensibile'
mi pare un tentativo di manipolazione e colpevolizzante; in genere lo sono tutti i rimproveri, a meno che uno poi proprio non debba riconoscere delle incapacità di comprensione dell'altro, nel qual caso sarebbe anche, teoricamente corretto dire 'sei insensibile'....tuttavia se è veramente insensibile sarebbe come dire ad un ipovedente che non ci vede......un po' tautologico cosa risponderei se mi venisse rivolto un rimporvero simile?passiamo ai fatti mi faccio dare delle spiegazioni, cioè chiedo cosa significhi in quel frangente, chiedo cioè prove concrete di insensibilità. caso a)Se ci sono manifeste prove di insensibilità commesse, ok, le riconosco(sarei ridicolo o prepotente altrimenti) caso b) se non esce fuori un discorso logico....eh beh, mi saprebbe di manipolazione......rispondo con un TU (e sottolineerei il TU con calma )sei convinta/o che io sia insensibile, ma non mi hai presentato motivi credibili a sufficienza per tale tesi', quindi mi alzo(creo distanza ) e me ne vado dicendo 'ci si sente per riparlarne con calma'e me ne andrei senza cedere agli sberleffi altrui o recriminazioni facendo così intendere che non solo non amo essere trattato così(cioè non amo essere manipolato), ma , seppure disposto al dialogo so che in quel momento è meglio lasciar perdere, perchè in una litigata , all'inizio o in mezzo che sia,tra orgoglio, voglia di vendetta ecc addio ragionamento 2)quanto al 'chi ha cominciato per prima?' credo sia scorretto in ogni caso;si parla, si esprimono le proprie idee , i propri disagi,le proprie difficoltà e lo si può fare con molto tatto e rispetto altrui(forse questa è la mancanza ?scusa la domanda personale, ma a volte i modi contano più del contenuto), senza doversi necessariamente sentir poi rinfacciare la cosa come un elemento di colpa. Pensiamo per esempio a questo sito;si riflette con calma, si esprimono opinioni personali rispettando quelle altrui anche opposte alla nostra, ci si confronta con garbo ed eleganza di modi....è forse un delitto farlo? Se una persona si apre con un'altra credo che lo faccia cmq con familiarità e affetto di fondo....se poi in un rapporto a due uno dei due deve solo tacere e reprimere i propri disagi, difficoltà senza porre in discussione qualche aspetto dell'altro o senza accettare una eventuale messa in discussione da parte dell'altro ....ma che rapporto è? vi ringrazio dei complimenti e ringrazio voi degli spunti di riflessione alla prossima Ciao PS= si, lo so sembra facile a dirsi ............. |