Credo che sia come dici tu.....

Caro, Dr. Death

leggendoti vedevo me stessa, nel tortuoso cammino della mia vita.
Fino a quando mi sono resa conto di cosa è importante e di cosa non lo è. Solo in quel momento la vita cambia. Se non si riesce a vedere le cose, ovvero la realtà per quella che è, la vita è un continuo inferno e purgatorio.

Ci perdiamo dietro i nostri miraggi e dopo, affaticati e stanchi, ci accorgiamo (se siamo fortunati) che stiamo ancora camminando nel deserto.
E quando vedi il deserto che ti circonda e che è anche dentro di te, sei pronto a vivere. A vivere davvero la tua vita e non a lasciarti vivere.

Ci facciamo in quattro, in otto, in mille e non riusciamo mai ad essere uno solo, una sola parte. Quella più vera: noi stessi.

Fermarsi anche un solo istante per "sentirsi esistere" rende la vita straordinaria.

Ciao
Mary

Secondo me invece la vita è inferno ,purgatorio e paradiso e noi passiamo continuamente attraverso questi stadi .
Non credo che capirò mai cosa è veramente importante e cosa non lo è perchè le cose mutano continuamente e noi stessi mutiamo ;io oggi non sono più quella di ieri e quindi le cose che mi potevano andare bene ieri ,oggi non mi vanno più bene.
Quindi ....Dottor Death....stai passando solo attraverso un momento ...diciamo infernale con tutte le sofferenze che comporta ma .....il paradiso ti aspetta quando meno te lo aspetti
Ciò non significa che devi stare a guardare senza agire!


Fermarsi anche un solo istante per "sentirsi esistere" rende la vita straordinaria.....come dice Mary....giustissimo!

Agire , reagire e guardarsi intorno ,scoprire che gli altri soffrono come noi ma gioiscono pure come noi o .....possono aiutarci a gioire,solo se lo vogliamo ,se siamo aperti e curiosi e vogliosi di cambiamenti .......

Non mi conosci, eppure hai capito perfettamente quale è il mio problema...
miraggi.... In questo momento sono confuso, disorientato, non riesco a prendere decisioni in relazione a qualsiasi cosa; e la mia paura è proprio quella di ritrovarmi, domani, a scoprire che quelle che credevo oasi (magari anche le persone) altro non erano che i miraggi di cui parli....

E' facile parlare così, quando la propria percezione di problemi e situazioni si riduce al concetto di 'momento'.
Ma se quel momento in realtà dura da anni, da una vita?
Comprenderai che non è così semplice...

Detto questo, credo che invierò una mia autocandidatura all'UniEuro.

Caro Mr Death,
mi sono ritrovata in quello che hai scritto , ho anch'io terribile la sensazione di giorni che si ammucchiano uno sopra l'altro.....senza lasciare traccia....
Non vogli fare paternalismi ma se come dici hai 24 anni ti prego non farti vincere dalla tua pigrizia...lotta con i denti e trova qualcuno/qualcuna che ti stia vicino e ti accompagni, ti prego non perdere la speranza altrimenti la tua assenza di energia si trasformera' piano piano in depressione...o sbaglio.........??

Concordo pienamente anch'io: penso che questa confusione
capiti quando si perdono i propri punti di riferimento, per una delusione di lavoro, o d'amore, o d'amicizia.
Come se noi ci riconoscessimo solo nel lavoro che facciamo, o nella persona che amiamo, ecc. e non in noi stessi, semplicemente.

Noi stessi siamo la parte più vera, con cui dovremo passare tutta la nostra vita: dovremmo rivalutarci di più.


ciao

Carissimo, Dr. Death

tu hai paura di scoprire i tuoi miraggi, pensa a quanto sia duro scoprire che hai speso una parte considerevole della tua vita (parlo di decenni) ad inseguire solo miraggi!
E' successo a me. Dopo la rabbia, la disperazione, lo sconforto può accadere di riuscire anche a sorridere.

Viviamo in un mondo fatto solo di illusioni. Come una casa costruita sulle sabbie mobili.
E' la capacità di vivere, in piena consapevolezza, in un deserto dove si vedono solo miraggi, a rendere la vita degna di essere vissuta.

Lavora, impegnati, combatti, cerca ma senza mai dimenticare che è solo un gioco. Un gioco straordinario, infernale e paradisiaco ma resta sempre un gioco. La sola cosa che conto in questo gioco sei tu. Tu sei la cosa più importante. Non è quello che ti accade, ma come vivi gli eventi.

Quando io avevo vent'anni credevo, senza ombra di dubbio, di avere la mia vita tutta nelle mie mani. Volevo volevo volevo.

Quando ho compreso che il mio solo ed unico nemico ero io stessa, mi sono sentita il mondo crollare addosso. Mi sono ritrovata sotto un cumulo di macerie..... e solo allora ho compreso che è davvero difficile staccarsi persino dalla polvere del passato.

Il solo punto di riferimento siamo noi stessi, evitiamo di cercarli fuori di noi. Evitiamo di colpevolizzare gli altri, perchè così facendo rallentiamo la nostra consapevolezza.
Pe un solo istante dimentica il passato e lascia il futuro a se stesso, e pensa a te al tuo respiro, al tuo cuore che batte, ai suoni che dall'esterno entrano nel tuo corpo senza alcun timore..... ed ecco che la vita diventa straordinaria.
Hai bisogno che gli altri ti dicano che sei bravo, buono, intelligente?! A cosa ti serve?! Non fondare la tua vita sul giudizio altrui. Quel che conta è riuscire a divenire se stessi.

Mi sono dilungata troppo, prendi quel che ti serve dalle mie parole, il resto buttalo via. Le parole sono come uno scalpello ed un martello: strumenti.
Ciascuno deve imparare ad usarli per scrivere la propria storia.

Ciao
Mary