Ciao,
come fai ad essere sicura che non funziona?
Poi, dici che non sai cosa significhi il termine a pelle !
Intanto mi piacerebbe che tu rispondessi a questa domanda: se funzionasse come immagini che sarebbe la cosa?
Benissimo…mentre ci pensi, andiamo avanti…
Non puoi proiettare nel futuro una sensazione che non è ancora stata creata dentro di te. Una persona ci risulta simpatica oppure no, soltanto dopo che è entrata in comunicazione con noi, pertanto quello che dici è esatto: non potendo Tu prevedere il futuro non potrai mai dire in anticipo se ti potrà diventare simpatica quella persona!
La simpatia è una sensazione derivata dall’esperienza soggettiva di comunicazione con l’altro, oltre che bidirezionale, la comunicazione può essere anche a senso unico come in Tv.
A pelle, nel linguaggio cittadino, significa: senza analisi razionale, senza pensarci troppo, sento che è così.
E’ un metodo di analisi che si basa sull’utilizzo delle risorse creative che appartengono all’emisfero destro del nostro cervello. Non analizziamo logicamente ma ci facciamo trasportare dall’emozioni, sensazioni naturali. Chiudiamo gli occhi, spegniamo la radio e ci lasciamo andare…a pelle.
Che però spesso è sbagliato…ahahaha
Quella delle ns. aspettative è un’altra storia….Chiara

Un caro saluto, Chiara

Vm

Caro Ventomagnetico..che simpatico questo nick! allora ...è vero quello che dici .mi sta succendo con gli anni e con la maturità .Aumentare in senso esponenziale le nostre potenzialità di conoscenze, con un' apertura mentale maggiore ,quindi facendo si che questo filtro che attuiamo a livello inconscio ,in parole povere ,funzioni meno.Diciamo che così vedremmo cose che guardavamo senza vedere .Essere in armonia con tutti quanti è una mia ricerca continua ,forse direi un'esigenza per sentirmi bene con me stessa.

Ciao, scusate il ritardo nella risposta...

premetto che ho veramente delle difficoltà a rispondere alla domanda di Ventomagnetico, probabilmente utilizzo poco le risorse creative che appartengono all’emisfero destro del mio cervello... e anche quelle dell'emisfero sinistro! (sto ironizzando su me stessa )

Comunque io, a pelle, non provo niente. Se vedo 10 persone, non ho nessuna percezione a pelle... Al limite una di loro potrebbe colpirmi per l'aspetto esteriore ma questo non significherà che questa persona mi starà simpatica o antipatica.
Secondo me queste sensazioni a pelle sono l'anticamera del pregiudizio. Preferisco conoscere meglio le persone prima di dire se mi stanno simpatiche o no.

(L'unica eccezione all'esempio delle 10 persone è questo:
se tra di loro ci fosse qualcuno -che so- paralizzato, allora subito proverei delle sensazioni di compassione ma questo è il riflesso su di me di una situazione e non certo una percezione "a pelle".)


Ribadisco, sarà grave?
Ciao!

premetto che ho veramente delle difficoltà a rispondere alla domanda di Ventomagnetico probabilmente utilizzo poco le risorse creative che appartengono all’emisfero destro del mio cervello... e anche quelle dell'emisfero sinistro!

Visto che mi hai risposto così allora cerca di risponderti da sola, ora sai che lo puoi fare...l'hai scritto tu stessa...
Mumble... come potrebbe essere se funzionasse??
La risposta è nella pelle.
Tu lo sai già.
Ma non ne sei cosciente.
Prova a fare questa semplice azione: pianta i tuoi occhi in basso a destra e ascolta le tue sensazioni...prova

Buon lavoro !!

Vm

Diciamo che così vedremmo cose che guardavamo senza vedere. Essere in armonia con tutti quanti è una mia ricerca continua, forse direi un'esigenza per sentirmi bene con me stessa.

Secondo me hanno un peso davvero limitato nell'ampio contesto che può portarci ad avere simpatia o antipatia per una persona...
Eppure, accanto a me non esiste nessuno che non enfatizzi l'importanza di un comune percorso "culturale" per avere un dialogo duraturo con un'altra persona.
Io sono del parere opposto.
Condizione necessaria e forse anche sufficiente per un buon dialogo è l'assenza di pregiudizi, la duttilità, l'apertura mentale...
La cosiddetta "cultura" ( esperienze di pensiero elaborate attraverso i libri) non è forse preordinata a questo obiettivo?
E, dunque, perchè non ritenere "all'altezza" chi possieda i requisiti di cui sopra anche in assenza di prestigiosi corsi di studi che, di per sè stessi, non sono affatto garanzia di una buona (cioè: non prevenuta) disposizione all'ascolto, e alla capacità di mettersi, ogni volta, onestamente in gioco, senza fingersi diversi da ciò che si è ?

Scusate...post per anima mia

non ho capito... quale post è per me?Questo? e perchèèèèè?