un piccolo aiuto for me


ho una compagna , una moglie ... non sono fedele , mento spesso per ottenere dei risultati , sono costantemente ricettivo nei confronti dell ' altro sesso eppure : domenica sera invito una persona a cena , improvvisamente , ci troviamo a mangiare io , tale invitatA ed un amico comune . Questa ragazza la frequento da tempo , le dico "ti amo" , facciamo l 'amore ... l ' amico in comune conosce la situazione e conosce anche la mia totale mancanza di possessività . Ad un certo punto della serata la "mia" lei si sdraia sul letto ( monolocale ) , insieme al "terzo" , cominciano a parlare toccandosi le mani ... io li guardo dalla sedia e mi pervade un senso di ... non rabbia ... impotenza . Dopo 5 minuti facciamo il gioco delle associazioni ed al mio turno pronuncio la parola passione , l 'amico risponde sesso e lei ( sempre mantenendo il contatto fisico con lui ) risponde a sua volta il mio nome ... dopo di questo il maschio in più decide di lasciarci soli e finiamo con il lasciarci trasportare dalla passione . Bene , sono passati 4 giorni ed entrambi i partecipanti della serata mi risultano antipatici ... non li sopporto più come prima ... e non mi capacito di questo

datemi un motivo , un alibi , una cura

...è un po' difficile!
c'è un proverbio che dice: 'Chi è causa del suo mal fugga se stesso...'
Come porre rimedio con un consiglio a qualcosa che tu stesso hai determinato?
Forse dovresti partire dall'analizzare la mancanza di rispondenza reale tra quando dici che 'manchi totalmente di possesività' e quanto mostra la tua reazione spontanea.
Dico FORSE!

Forse dovresti partire dall'analizzare la mancanza di rispondenza reale tra quando dici che 'manchi totalmente di possesività' e quanto mostra la tua reazione spontanea.

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è il mio timore più grande rodi , è un dolore che non riesco a decifrare e per questo mi spaventa ... non ho esperienze dirette legate ad un disagio di questo tipo , non capisco se la soluzione al malessere stia nell ' emancipazione dello stesso tramite il ragionamento o piuttosto nella consapevolezza di doverci convivere ... se così fosse non sarei comunque in grado di sopportarlo

grazie per la risposta

Ciao pennac,

ti dirò che la tua storia mi ha -inizialmente- dato fastidio: hai una moglie/compagna ma non le sei fedele! Scusa, ma per me conta solo questo, ciò che poi hai combinato con gli altri 2... lasciamo perdere... Ma la tua compagna lo sa? E' d'accordo? Ti senti innamorato di lei?

Poi però ho pensato che forse stai cercando un modo per uscire da questa situazione (in generale, non solo dal non sopportare i 2 amici) e ho visto che ancora -tranne rodi- non ti ha risposto nessuno. Magari c'è sul forum qualche psicologo o studente di psicologia che ti può aiutare, meglio di me.
Però ci provo.
Io ti consiglierei di parlarne con qualcuno con onestà; di analizzare i tuoi sentimenti ed emozioni per capire i tuoi comportamenti e se c'è qualcosa di "patologico", lavorarci su.
Fatti aiutare!
Non mollare alle prime difficoltà (perchè sarà difficile), metticela tutta e se vuoi tienici informati sui tuoi sforzi, noi ti daremo la "spinta" (insomma, farò il tifo per te).
Auguri!
Chiara*

Vado a tentoni nel risponderti perchè, sinceramente, non ho idea di quale possa essere la strada giusta per te.

Provo ad esporti quanto penso...

Non sto a fare la moralista sul fatto che hai un rapporto 'serio' con un'altra persona, anche se....

Una cosa per volta...
credo che ogni essere umano abbia il diritto di vivere le propria vita nella maniera che gli è più congeniale e che gli dà più benessere (questo senza creare danni ad altri), per cui se per te è positivo un 'rapporto aperto', che non escluda eventuali rapporti sessuali con persone che non sono la tua 'lei' ufficiale... se lei anche non si sente privata di nulla ... allora nessuno esterno alla coppia può stare a sindacare ciò che per voi è giusto o sbagliato.

Nel momento però in cui uno dei due si trova, per questa 'apertura', in uno stato di malessere che fa decadere il discorso che facevo prima sul 'benessere'... allora, forse, c'è qualcosa da rivedere.

Non sono una psicologa per cui mi muovo male su questa strada...
che dirti? forse la 'gelosia' provata ti dà il segno che questa faccenda bene non ti fa stare... e che devi riesaminarla per non portarti dentro cose che ti generano malessere, anzichè benessere.

Devi però riesaminarla tu, perchè solo tu puoi decidere e capire se quanto provi è segno di innamoramento, se è segno di 'gelosia sessuale', se è segno di 'rivalsa nei confronti dell'altro maschio'... o duemila altre cose che non mi vengono in mente ora.

Il fatto in sè, visto dall'esterno, da me che non sono coinvolta, non è poi così strano: in fondo la ragazza, avendo probabilmente recepito la tua non possessività si è comportata di conseguenza, non pensando di produrti un danno.
Oppure lo ha fatto apposta per 'dimostrarti' che poi così 'non possessivo' alla resa dei conti non lo sei.
Bisognerebbe essere nella sua testa per poterlo dire, ed io non lo sono.

Posso solo consigliarti, come se fossi una sorella più grande, di goderti la vita evitando accuratamente tutte le situazioni, non strettamente necessarie alla tua sopravvivenza, che ti fanno star male, o anche solo 'non bene'.

Spero di esserti stata in qualche modo utile, ed in ogni caso... sai dove trovarmi.

Credo che Rodi ti abbia detto cose giuste.
Mi chiedo se quello che non potresti sopportare è il fatto di scoprire in te una vena di possessività o se è questo disagio così simile alla gelosia. Se non sopporti la sofferenza che ti provoca.

Nessuno di noi più mettersi al tuo posto ed analizzare per te i tuoi sentimenti.

Tu dici che hai una compagna. Lungi da me un giudizio morale sul tuo comportamento ma mi domando se la tua non possessività comprende anche lei. Me lo domando più che altro per capire che cosa intendi quando parli di non possessività.

Non so, non potrebbe essere che questa ragazza ti ha colpito ad un livello diverso delle altre?

Anche io mi sono appesa addosso, come una bella collana, un'etichetta di non possessiva, non gelosa, libera e che lascia liberi gli altri ... ma so bene che ci sono state e che ci saranno persone da cui desidero essere amata in un modo ... abbastanza escusivo.
La gelosia, in fondo, altro non è che la paura di perdere l'altro.

ciao

siete spettacolari , sul serio ... non capite forse quanto mi siete utili .


x chiara : è tutto talmente opinabile ... amo mia moglie , amo la mia compagna , loro non lo sanno ... probabilmente confondo l ' amore , non lo so ... il problema non è questo ... grazie comunque per l ' intervento , se la situazione dovesse risultare particolarmente gravosa a livello emotivo non tarderò a rivolgermi a chi di dovere

x rodi : è facile pensare per me di essere stato messo alla prova , ma non lo credo possibile ... è un convincimento senza fondamenta , piuttosto posso capire il fatto che lei si sia sentita libera di agire come ha fatto perchè consapevole di non infastidirmi ... di certo non lo saprò mai , il mio personaggio non mi permette di indagare su questo

x fragola : l ' ho pensato anch ' io , forse sono stato colpito in maniera diversa ... ma se così fosse e se questo significherebbe aver trovato la persona capace di rendere esclusivo il mio rapporto con l ' altro sesso ... beh ... allora credo che non sia la direzione da prendere per il raggiungimento del benessere giustamente citato da rodi

Dirò una banalità. Qualche volta però le cose banali vanno prese in considerazione.

Ci sono, nella vita, dei momenti in cui occorre per un attimo togliere gli indumenti del personaggio per metterlo in discussione.
Ci sono delle svolta, dei cambiamenti.
Certo, se tu avessi incontrato la persona capace di rendere esclusivo il tuo rapporto con l'altro sesso ... beh, questo vorrebbe dire cambiare un sacco di cose e anche causare sofferenza a quelle persone (moglie, compagna ... sai che non ho capito se sono una o due?) che contano sulla tua presenza stabile.

Però, anche negare quello che si prova per essere fedeli ad un personaggio e agli altri, tradendo però se stessi, è causa di dolore. E non di un dolore a breve termine.

Da come parli (ed avendo letto molti tuoi interventi trovo che questa volta parli davvero in un modo diverso) è chiaro che la situzione ti tocca profondamente.

Purtroppo nessuno di noi può veramente aiutarti.
L'unico consiglio che mi sento di darti è di guardarti dentro senza paura.
Qualsiasi cosa troverai ... non è grave , anche se lo sembra!

ciao

Non ti nascondo che anche io all'inizio ero rimasta un po' perplessa, poi rileggendoti ho provato tenerezza. Non esagero credimi, sto cercando di muovermi un po' nel mondo degli uomini e mi accorgo che tante cose mi sfuggono oppure... le capisco troppo. Credo anche io, come Fragola, che tu debba conoscerti un po' più a fondo, per vivere serenamente quello che chiami il tuo "personaggio" che sei tu. Una cosa sola ti prego di fare, rispetta le donne che ti vogliono bene, non farle soffrire, i tradimenti annientano la nostra fiducia, ci fanno rimettere in discussione e soprattutto fanno tanto...tanto ...male.

Scusa Pennac....sarò non recettiva ma ....solo ora leggo il tuo intervento:dici che ti è diventata antipatica anche la tua compagna ,cioè la ragazza della cena ,o sbaglio?Non comprendo .Se la situazione ti irritava sotto sotto ,semmai provavi un pò di gelosia ,strana semmai per te che dici non sei possessivo ,(ma dalla mia esperienza noi siamo diversi e ci riscopriamo diversi nei confronti di persone diverse ,)come poi dici che non la sopporti più come prima?