Fragola, in altra discussione, si domandava la ragione dell’aggressività che alcuni utenti manifestano nel web …l’anonimato, l’impunità, è vero, stimolano l’aggressività e rivelano spesso la parte peggiore degli utenti. Però ho notato che è vero anche l’inverso, la mia esperienza personale, per esempio, mi ha portato a manifestare nel web quella che – in una parola – considero la parte “migliore” di me …poter parlare di politica, di filosofia, di letteratura, di sentimenti, avere la fortuna di poterlo fare con “anime affini” …tutto questo può creare una sorta di dipendenza, ed è doloroso separarsi da questa parte “nobile” che nel quotidiano così raramente abbiamo modo di esprimere. Quando mai è possibile parlare veramente di arte, di sentimenti, di filosofia con i colleghi, con gli amici, spesso persino con il proprio compagno, stritolati da impegni pressanti e ritmi massacranti? Mi è capitato di considerare certi ambienti web un po’ come il mio “angolo”, nel quale rifugiarmi per ricordarmi veramente chi io fossi.
Ma quando l’attaccamento al web diventava troppo stretto per me scattava l’allarme. Era un po’ il sintomo di un malessere più profondo che mi ha sempre portato a riconsiderare le mie relazioni reali …e magari a trascurarle meno, cercando di riattivare passioni e interessi condivisi. Alla fine, gira e gira, credo che solo il “reale” rappresenti una fonte autentica di calore e di arricchimento, perché nel web si è comunque soli davanti ad uno schermo. E davanti ad uno schermo mi è capitato, in certi periodi, di starci assiduamente per colmare dei vuoti che si erano aperti nella mia vita di relazioni reale.
Comunque cara jula credo che quello che stai vivendo sia solo una “fase”, e il fatto che tu abbia sentito il bisogno di scriverne e di interrogarti a riguardo, secondo me significa che si evolverà positivamente. E anche il suggerimento pratico di fragola mi sembra molto utile, è un piccolo “esperimento” che tenterei. Un abbraccio affettuoso.