una serata come tante
mi rimbomba nella testa un frase di un film eccezionale:
"..quanti inviti respinti.. quanti sguardi non ricambiati... a volte la vita ci passa accanto e non ce ne accorgiamo nemmeno"

orbene.. a prescindere da chi siete ora... da chi siete su sto forum.. senza fare nomi...
qualcuno di voi ora a posteriori puo' realizzare e raccontare un tale episodio della propria vita?
..e di notte di notte mi va di camminare..

Ciao, personalmente nella vita ho un solo rimpianto: quello di aver smesso le lezioni di danza classica.
Sai non per vantarmi ma ero molto brava e mi piaceva da morire, ma poi per vari motivi ho dovuto smettere. Ora sto pensando di ricominciare ma posso farlo solo come un qualsiasi altro sport,
nel senso che non ho certo più il sogno di andare alla Scala o a Parigi! O quello di diventere prima ballerina!
A quell'epoca non mi ero resa conto di quanto fosse importante per me la danza, e ora forse è troppo tardi per diventare una Carla Fracci o una Alessandra Ferri!!
Ecco, questo è l'unico grande rimpianto che ho, quello di non aver sfruttato appieno un dono e una passione che avevo. Per il resto, mi considero una persona molto fortunata e realizzata, ma quando penso alla danza provo una grande amarezza e un gran rimpianto. Un saluto!!!

Un tempo tante volte pensavo al passato come "un'occasione sprecata"...avrei potuto fare questo, dovevo dire quello...mi veniva addosso una rabbia...forse accecati da convinzioni o grandi progetti si guarda troppo in là...intanto la vita va, come per i cavoli suoi...forse ha ragione chi dice che si deve vivere ogni momento...sembra una frase così fatta che a volte mi dico, bah, capaci tutti di affermare una cosa così, sono robe che si dicono ma poi non si fanno...e invece magari si dovrebbe...si dovrebbe mettere da parte la paura di arrivare impreparati all'alba di domani, si dovrebbe mettere da parte il rimpianto del tramonto di ieri...pensare solo al sole di oggi, che splende alto nel cielo, mentre noi corriamo qua e là, indaffarati, con lo sguardo a terra, e quando è venuto buio non ci accorgiamo più neanche della luna che ci sorride, e saluta un altro dei nostri giorni, ormai passato come gli altri...ci troviamo lì, nel buio improvviso, e non sappiamo null'altro se non quanti sono i granelli di sabbia contati in quel giorno, con lo sguardo a terra, indaffarati...chissà chi è passato...chissà cosa è successo fuori dal minuscolo riquadro di terra che i nostri occhi fissavano...Ne ho tanti di tali episodi, probabilmente stupidi, del tipo dovevo dire il fatto suo a quel cretino, oppure dovevo scusarmi con quell'altro, oppure dovevo portare allo scoperto il mio amore platonico...stupidaggini, probabilmente, ma tutte insieme sono tante...definiscono un habitus che non è esattamente quello che vorrei avere...a poco a poco sto cercando di eliminarlo...eppure tante volte la sera mi coglie ancora impreparata...e se la luna mi chiedesse cosa è stato quel giorno, non glielo saprei dire...

Un rimpianto solo, non essermi accorta prima che mio marito stava con la mia migliore amica... hanno rubato tre anni e mezzo della mia vita...
Per il resto non serve averne, ho ricominciato tutto da capo, con grande fatica e sulla mia pelle, guardando avanti.
Ciao a tutti

Rimpianti? Molti, forse troppi... in fondo, la mia vita si è evoluta basandosi su scelte compiute (talvolta errate)..e queste evoluzioni hanno portato me ad essere ciò che ora sono. Forse, rimpiangere è errato, bisognerebbe proseguire senza voltare lo sguardo verso ciò che non si è mai stati o quanto non si è mai avuto... ma è arduo dimenticare..difficile anche non pensare alle mille occasioni che avrebbero potuto donare qualcosa in più..o in meglio.

La soluzione?
Prendere con filosofia e... proseguire

Beato chi, la sera, riesce a colloquiare con la luna della sua giornata. Questo dialogo lo rende consapevole della sua giornata che, giorno dopo giorno, compone la sua vita.

Ricordo una volta che, rientrando da una serata con gli amici, passavamo in una stada buia in mezzo ai campi. Mentre gli altri chiacchieravano in macchina io mi ero perso al finestrino posteriore, innamorato dello sguardo di una splendente luna. La sentivo che mi chiedeva "come è andata stasera? Come va Attilio?". In quel momento mi ha staccato dallla compagnia, ho provato quelle strane emozioni che ti fanno inumidire gli occhi.
Rimpiango di non avere detto agli amici: "ragazzi: fermatevi un momento e lasciatemi qui un pò da solo, voglio parlare con il mio amore".

Invece abbiamo proseguito e, una volta giunto davanti alla porta di casa, esitavo ad aprirla: non la riconoscevo più come la mia casa.

passa,
attraverso il profumo dell'aria,
passa,
attraverso i colori delle stagioni,
passa,
attraverso i ricordi,
passa,
attraveso i rimpianti,
passa,
attraverso i fantasmi,
passa,
attraverso le parole,
passa,
attraverso i sorrisi,
passa,
attraverso la carne,
passa,
attraverso le passioni,

passa attraverso.......

Rimpianti?...

...

errori fatti tanti, snasate parecchie... ma rimpiangere di non aver fatto questo o quello... no, non mi succede, perchè sono troppo come dire.. impegnata a guardare avanti... per potermi "permettere" di buttar via tempo a guardare cosa ho lasciato indietro...

posso solo cercare di migliorare il mio futuro, ovviamente sapendo che cascherò ancora e ancora... e altrettante volte mi rialzerò ancora e ancora.... così all'infinito.. perchè questo è vivere...

posso dire di rimpiangere le persone che non ci sono più... ma coloro che ho amato sono presenti e vive in me... forse ecco... rimpiango il tempo che non ho più da poter trascorrere con loro..
se lo possiamo chiamare un rimpianto...

un abbraccio

brava moni!

anch'io non ho rimpianti, perchè anche le scelte sbagliate in quel momento in cui sono state fatte erano l'unica scelta possibile, in quella situazione non ero in grado di fare diversamente.

Forse l'unico rimpianto, che rimpianto non è, è il fatto che i momenti e le decisioni più importanti sono già passati. Le emozioni che considero più forti per ogni persona le ho già vissute: innamoramento, marito, figlio. Vedo il futuro meno ricco di scelte importanti rispetto al passato, a vent'anni tutte le strade e tutte le direzioni erano aperte. Ora, credo, un po' meno, è già stata presa una certa direzione. Non so se sono riuscita a spiegarmi.

Mi è capitato di rimpiangere le volte che mi sono lasciata mancare di rispetto, che ho porsto docilmente e per troppe volte l'altra guancia... ingoiando la rabbia e le lacrime. Rimpiango di non aver reagito, non con un pugno sul naso, ma almeno con una sonora inc....zzatura che avrebbe messo, almeno per un pò, certa gente al suo posto e liberato il mio stomaco dalla gastrite... del resto mi capita ancora spesso di lasciare perdere anche se invece a me l'arroganza da molto fastidio. In genere però non ho molti rimpianti, se non come dice moni per le persone care che non ci sono più (non almeno nella forma in cui io le conoscevo.... ) per esempio mio padre che ho perso ormai dodici anni fa quando ero una ragazzina. Oggi mi capita di pensare a come sarebbe bello averlo ancora, a quanto si prodigherebbe per aiutarmi con la casa nuova. Penso a noi due che ci beviamo un caffè dopo a qualche lavoretto in casa, lo vedo intento a montare mensole nel garage, a chiamarmi per chiedermi se mi piace. Invece ho sempre dovuto fare senza di lui... e invidio un pò le mie amiche che hanno ancora i loro padri. Il rapporto da quasi trentenne sarebbe molto più intenso di quello che avevo a quindici anni, quando i genitori sono solo dei matusa antiquati. Ecco questo mi è pesato molto...