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29-11-2003, 11.52.42 | #6 | ||
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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...La Paura di deludere e il deluso...
Messaggio originale inviato da Mary
Citazione:
Ciao Mary, al contrario di quanto dici riguardo la paura di deludere l’idea che abbiamo di noi stessi e che vogliamo mantenere salda e immacolata, credo che la paura di deludere sia cosa ben diversa dalla delusione. Questa paura è causata non dall’idea che abbiamo di noi stessi, ma da altro. Ad esempio, quando un genitore pensa al figlio, ha un’idea sullo stesso, e delle prospettive brillanti e felici riguardo il suo futuro. Quando il figlio viene a conoscenza di queste idee, o del giudizio dei genitori a suo riguardo, e non può fare altrimenti, la delusione nasce da una reale impossibilità di raggiungere quelle mete, dal non ritenere le stesse, idonee al suo Io, ecc. In questo caso, si ha paura e frustrazione per il non poter soddisfare il desiderio dei genitori, ma non perché questo debba essere soddisfatto, ma perché la mancanza di tale soddisfazione, potrebbe portare alla “non-felicità” dei “desideranti”. Questo avviene in famiglia e in tutte le altre relazioni in cui si è sviluppata una sorta di conoscenza dell’altro che impone il “desiderio del “meglio” per l’altro” e il desiderio dell'altro "come io lo voglio". La delusione, al contrario è la cosa opposta, cioè la “non-felicità dei desideranti. Riprendendo l’esempio precedente, la paura della delusione è propria del figlio, così come la frustrazione derivante la “non-riuscita”, e in questo caso la “delusione” appartiene ai genitori. Frustrazione da parte del figlio/soggetto, in quanto il suo “Io” (non trovo parola migliore), non è uguale all’idea dell’Io dello stesso che hanno i genitori/desideranti. Quindi la paura di deludere, deriva dalla diversità del vero “Io”, dall’Idea che gli altri hanno di noi, e quindi è conseguenza della mancanza di conoscenza, e questa, anche se non può essere totalmente sanata, deve essere la “più profonda possibile”, al fine di non illudere l’altro e fargli avere meno aspettative in contrasto con il nostro modo di essere, dal momento che l’altro, non potendo avere la conoscenza completa di noi, avrà sempre qualche aspettativa “estranea”. Messaggio originale inviato da Alby83 Citazione:
Ciao Alby83, quello che descrivi, è cosa normale, capita a tutti, ed è molto difficile da superare, almeno completamente, e personalmente credo che non sia possibile farlo in modo completo. Hai detto bene :”Come loro mi vorrebbero…le poche volte che sono me, mi sembra…non mi accetti…”. Credo che qualsiasi persona, nel rapporto con l’altro o altri che siano, “conosce l’altro in base a quello che cercano nell’altro” e/o in base a "quello che si vorrebbe per l'altro". Quindi è inevitabile che il tuo “essere” non soddisfi in pieno le loro aspettative. Il fatto di cercare di essere “quello che gli altri cercano in me”,o quello che "vorrebbero che io sia", significa oscurare parti del tuo Io, e di conseguenza è causa di quella sorta di malcontento popolare che si prova il ogni rapporto (non è mai come si vorrebbe), ma non solo, è anche causa di delusione degli altri, per i motivi sopra descritti. Questa situazione però, può e deve essere affrontata nella maniera migliore, e credo, quindi, che bisognerebbe essere sempre e comunque quello che si è, cercare di farsi comprendere il più possibile dall’altro, cercare in prima persona di non avere aspettative “strane” dall’altro… Può essere controproducente in certi rapporti per la paura di perdere “ciò che si cerca” e ciò che si è trovato nell’altro, ma per un rapporto “sano” e “vero”, queste considerazioni devono assolutamente essere applicate, nella prospettiva della durata, dell’utilità dell’altro e dello “star bene con se stesso”, nel rapporto stesso. Non so se sono stato abbastanza chiaro nell’esporre il mio pensiero,…spero… Ciao |
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29-11-2003, 22.23.54 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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"Parlo per esperienza personale: giornalmente ho questa paura di deludere gli altri (amici e compagni di università) e perciò cerco sempre di essere come LORO mi vorrebbero e fatico ad essere quello che sono in realtà."
Non ti devi preoccupare di deludere gli altri, l'importante è che tu non deluda te stesso. Comunque non potrai mai accontentare tutti. E' meglio che siano gli altri ad accettare te, anche perchè non si può fingere sempre. "Le poche volte che sono me mi sembra che nessuno mi accetti così come sono..." Forse perchè non ti riconoscono, anzi non ti conoscono veramente e quindi quando sei te stesso rimangono disorientati, perchè sembri strano o diverso. Credo che alla fine la sincerità con se stessi e con gli altri dia risultati migliori. |
29-11-2003, 22.39.44 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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"nn vi capita mai di pensare che potreste deludere persone care???"
Avrò sicuramente deluso persone care, ma non mi importa molto, perchè se il mio comportamente le ha deluse vuol dire che in quel momento non mi hanno capita e in realtà non mi conoscono. La paura di deludere le aspettatative dei genitori è una trappola che i figli devono cercare di lasciarsi alle spalle per essere se stessi e seguire la loro strada e i loro sogni, che saranno probabilmente diversi da quelli che le persone care vorrebbero. Il mondo ora cambia talmente in fretta che è difficile prevedere, anche alla luce dell'esperienza, cosa potrebbe essere meglio. Spesso le scelte dettate dall'istinto, dal cuore, sono quelle giuste per noi in quel momento, e non importa se non sono condivise da tutti. Se gli altri ci vogliono bene veramente, continueranno ad amarci. Se no, pazienza. |