Ciao Rododendro.
Anche io sono nuovo del Forum, anche io ho più o meno la tua età ed anche io per ben due volte mi sono ritrovato nella tua condizione. La differenza sostanziale è che io, al contrario di te, ho sempre sacrificato tutto "il resto" - amore, affetto, amicizia, svaghi, divertimento - per il lavoro, per la carriera, per raggiungere un certo stato sociale, per i soldi. Non che il lavoro non mi piacesse, ma sicuramente non l'ho mai vissuto con quella passione della quale tu parli. Ciononostante era tutta la mia vita, proprio perché non mi curavo di altro, o me ne curavo marginalmente. Oggi, guardando indietro, mi vedo come una persona trascinata dalla corrente di un fiume che nuota, si dibatte, annaspa, si aggrappa a quello che trova per arrivare a riva. Ed a riva ci sono arrivato, ho fatto carriera, ho guadagnato soldi (tutti spesi!) ho raggiungo - come si dice - una certa "posizione". Ma poi, ancora una volta, qualcosa (la crisi? la mia età? un po' di stanchezza? giovani colleghi rampanti?) mi ha spinto di nuovo nel fiume. Paura? Si, tanta! Sconforto? Eccome! Senso di inutilità? Certo! Voglia di ricominciare a nuotare? Poca! Possibilità di raggiungere di nuovo la riva? Scarsissime! In due parole, mi sentivo vecchio e stanco, troppo vecchio e troppo stanco per ricominciare tutto daccapo. Non ti nascondo che ho pianto come non mai e che mi è anche passato per la testa qualche pensiero autolesionista. Alla fine ho pensato che, invece di sbattermi per raggiungere la riva, avrei potuto vedere dove mi avrebbe portato la corrente. Chissà, tanto peggio di così ....
Adesso faccio un lavoro decisamente più "umile", guadagno decisamente meno di prima ed a volte mi sembra che chi mi guarda si domandi come ho fatto a passare da quello che ero a quello che sono! Chissà che cosa pensano!
Ma ti dirò una cosa: sto meglio! Per incredibile che possa sembrare, sto meglio. Intendo a livello di persona, di essere umano. Riesco a vedere le cose che mi circondano sotto un'altra luce, o, forse, riesco semplicemente a vedere le cose che mi circondano, cosa che prima non facevo, perché non ne avevo il tempo e non me ne curavo.
Guarda, non posso certamente darti consigli, ma invece di dannarti ripensando a quello che è stato e che ormai non c'è più (ripeto: non c'è più!), tira un bel respirone, rilassati e smettila di pensare. Lasciati portare dalla corrente, guarda i colori degli alberi in autunno, guarda il tramonto rosso del sole, il sorriso di un bambino, un cane che scodinzola per un biscotto, una bella ragazza (tanto, più che guardarla ...
). Ma guarda cercando di vederle e di vederle bene. "La vita è quello che ti succede mentre tu stai pensando di fare altro", ha detto un saggio. Ed un altro : "Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla!". Spero di leggerti ancora.