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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
13-02-2015, 09.24.26 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: L'effetto transfert
Citazione:
Tornando al transfert, l'ideale sarebbe avere la capacità di fare tabula rasa, perché se ho avuto una giornataccia al lavoro, non è giusto che, tornando a casa, trasferisca le mie frustrazioni su persone che in quel momento, invece, meriterebbero la mia concentrazione libera e incontaminata. Il problema è che, data l'intensità di certi sentimenti, non sempre possiamo fare tabula rasa così, a comando. Dobbiamo purtroppo accettare i limiti della nostra natura, e in funzione di ciò possiamo, credo, migliorarci. Ritorna quindi il tema dell'accettazione del destino come libertà |
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14-02-2015, 12.39.23 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: L'effetto transfert
Citazione:
be in fondo a me sembrerebbe che il transfert,così come ne abbiamo discusso qui,non sia solo di portata individuale ma collettiva..e questo confermerebbe che un sistema,per quanto potente possa essere si regge solamente dal sostegno che ne da la maggioranza.. forse quando parli delle "due" realtà ti riferisci ai due livelli,quello relativo ed assoluto e il fatto che questa gabbia diventa sempre più stretta,secondo me perché sono stati tagliati tutti i ponti che permettevano un tale accesso ed ora ci accorgiamo che ci sentiamo orfani e completamente isolati. riguardo ai limiti…ebbene ci sono,ma il problema secondo me non sono i limiti in se,ma il fatto che non vengono accettati o considerati erroneamente qualcosa a noi estraneo…secondo me abbiamo un concetto del limite stravolto. forse in questo senso non ce proprio niente che dobbiamo migliorare..e' l'idea stessa "progressista" che ci induce a pensarla in questa maniera e allora sarebbe del tutto normale considerare i limiti,dei non limiti..ma più semplicemente una manifestazione diversa del nostro essere |
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16-02-2015, 11.00.51 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: L'effetto transfert
Citazione:
Questo intendo per transfert, ovviamente si può estendere il discorso alla collettività. Ritengo cruciale l'importanza del sostegno della maggioranza nella psicologia dell'individuo, ma forse questo è un altro tema. Con le due realtà mi riferisco al fatto che l'essere umano ha effettivamente due menti, una cosciente e l'altra inconscia, e che noi siamo effetto dell'interazione fra queste due menti. Sul fatto dei limiti credo che siamo sostanzialmente d'accordo. Se io non riesco a correre i 100 metri in 10 secondi non devo prendermela con il mio limite cercando disperatamente di abbassarlo. Dovrei invece ricorrere alla da te citata visione d'insieme e scoprire che, magari, non sono un velocista ma forse posso vincere la maratona. Anche in questo caso esempio un pò azzardato visto che, dato l'età che avanza, forse sarebbe il caso di iniziare a pensare alle bocce.... |
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16-02-2015, 20.14.13 | #6 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 09-08-2014
Messaggi: 86
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Riferimento: L'effetto transfert
A costo di fare la figura del maestrino saputello (ma fra le mie varie personalità c'è anche quella) vorrei sottolineare che "transfert" nel linguaggio tecnico psicologico significa una relazione precisa fra paziente e analista che tra l'altro permette di migliorare il rapporto e di conseguenza la cura (tuttavia può esistere anche un transfert negativo).
Quello che invece traspare, ad esempio dall'ultimo post, è un altro concetto psicologico, che è un meccanismo di difesa arcaico, cioè la proiezione. Fra il transfert e la proiezione vi sono innegabilmente dei punti in comune e si può persino parlare di proiezione positiva, allorquando l'ottimista di natura vede tutto rose e fiori (o il migliore dei mondi possibile), ma resta il fatto che i due concetti sono separati, come descrive bene, ad esempio, Laplanche-Pontalis a pag. 440 dell'enciclopedia della psicoanalisi (Laterza). |
16-02-2015, 21.00.20 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: L'effetto transfert
Citazione:
Comunque citando Wikipedia Il transfert (o traslazione) è un meccanismo mentale per il quale l'individuo tende a spostare schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da una relazione significante passata a una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale. Il processo è largamente inconscio ovvero il soggetto non comprende completamente da dove si originino tali sentimenti, emozioni e pensieri. Il transfert è fortemente connesso alle relazioni oggettuali della nostra infanzia e le ricalca. Non mi pare di essermi allontanato di molto da tale definizione. Quanto al linguaggio tecnico della psicanalisi, lo lascio agli psicanalisti così come lascio il latino ai latinisti. |
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17-02-2015, 01.32.08 | #8 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: L'effetto transfert
non so se quello che sto per descrivere sia transfert o proiezione ma mi e' venuto in mente che da bambini riceviamo un imprinting (credo si chiami così) anche e forse sopratutto dai nostri genitori…
alla fine credo si possa dire che tutte queste cose ci condizionano,allora riprendendo quello che dice CVC sull'identità mi chiedevo se appunto la nostra autentica identità non sia pure qualcosa che le trascende tutte,perché se e' vero che transfert o proiezioni o imprinting mi condizionano,e qualora me ne rendo finalmente consapevole, allora vuol dire che ce qualcos'altro di me,della mia natura,che in un certo senso non può subire violazioni,e che attende di essere liberata dalla gabbia dell' "io" che ripropone ogni volta tali condizionamenti. Citazione:
forse,si potrebbe quindi dire che più che guardarci dentro in direzione del subconscio si dovrebbe fare l'inverso e orientarsi su un "superconscio" che ci sveli la nostra natura che non e' prettamente individuale. |
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17-02-2015, 10.45.46 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: L'effetto transfert
Citazione:
Per quanto riguarda l'identità io credo come sostiene la tradizione stoico-platonica che esista una parte direttrice dell'anima ed una parte passionale (irascibile e concupiscente), e che l'individuo debba essere virtuoso cercando di appropriarsi della parte direttrice dell'anima, perché è quella che rispecchia l'uomo nella sua essenza e identità di essere razionale. Credo si che le tendenze di fondo del nostro comportamento si generino nell'infanzia, ma credo anche ci sia sempre la possibilità di modificarle grazie all'interazione fra conscio e inconscio. Nell'ultima parte del tuo intervento forse alludi ad una sorta di coscienza universale, che potrebbe essere un equivalente della ragione universale in cui credevano gli stoici. Allora si, in questo senso essi predicavano che l'individuo dovesse elevarsi alla visione dello spirito oggettivo. In tale stato l'uomo comprende che la natura non ci è nemica perché ci fa ammalare, invecchiare, morire. È solo nella nostra concezione soggettiva che vediamo queste cose come mali, in una concezione naturale invece dovremmo comprendere che tutte queste cose fan parte della natura e che non c'è nulla di male in esse. Perché ciò che conta è il nostro giudizio sulle cose e non le cose stesse. Uno dovrebbe dire "sto soffrendo? È una cosa naturale. E se è la natura stessa che mi ha creato, essa non può volermi male. Il dolore è sopportabile o di breve durata. Se ascoltiamo la natura possiamo vincere qualsiasi cosa". Così la pensavano gli stoici. |
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23-02-2015, 23.06.23 | #10 | |
Messaggi: n/a
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Riferimento: L'effetto transfert
Ciao CVC.
Io l'effetto transfert lo vedo manifestarsi tutti i giorni per le strade. Ovvero, la gente accumula tensione, magari in famiglia o sul lavoro e non potendo scaricarla in quelle sedi si sfoga con altri, attribuendogli colpe inesistenti. Non so se questo fenomeno puo` essere propriamente detto transfert. Per fare un esempio e` l'automobilista che si accanisce con il prossimo per un taglio della strada, o un padre che rimprovera eccessivamente il figlio per un minimo errore (in realta` sta rimproverando se stesso per errori precedenti). Citazione:
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