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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 20-10-2014, 17.39.16   #1
ilsocratepazzo
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 19-10-2014
Messaggi: 11
Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

Gent.
Mi sono appena iscritto, mi presento: il Socrate pazzo è il mio nome, Diogene il Cinico per per gli amici stretti come Alessandro Magno.
27 anni sono passati dal giorno infausto/fausto in cui la mia mente nacque, eppure mi sembra di essermi fermato lì.
Tra tutte le mie virtù, l'insicurezza è quella che più, secondo me, mi contraddistingue. Sapete bene le nuove generazioni vengono forgiate per raggiungere un solo scopo: la vittoria!
E per quelle che non mirano alla vittoria? Quelle che pensano che la vittoria sia solo un futile motivo che tende a riempire un contenitore con un buco? Cosa sono?
Solo insicurezze... e beh, se non hai un ruolo al giorno d'oggi non sei nessuno! Devi studiare per diventare qualcuno, non per diventare te stesso!
Ecco la mia storia in sintesi.
Storia che mi porta a considerarmi un fallito ai miei occhi, una persona stimata agli occhi di quelli che mi hanno conosciuto. Non so se per pietà, ma gli altri hanno qualcosa nei miei confronti che io non riesco a trovare in me stesso: stima.
Vi confesso, non ho condotto studi classici... ma è stata sempre la mitologia greca a catapultarmi in una realtà in cui il sacrificio ti porta alle stelle. Chi, oggi, non vorrebbe essere Eracle nel momento in cui sceglie la via più impervia per raggiungere l'immortalità?
Ma quando tutto questo può bloccarti nel mondo in cui viviamo?
Se hai degli ideali, al giorno d'oggi, sei considerato uno che non ha capito nulla dalla vita. I miei nonni, i miei genitori, i miei amici etc considerano la disonestà in un mondo disonesto qualcosa di naturale, e la giustificano. Io ho sempre cercato di studiare per me stesso, per quella sete di conoscenza che da 7 anni a questa parte mi stimola al miglioramento! Ma quanto questa può essermi d'aiuto se non credo nelle mie capacità? Recentemente ho letto alcune pagine di un meraviglioso libro che mi riprometto di acquistare al più presto: Essere o Avere di Erich Fromm. La mia domanda è: come posso trovare sicurezza nella mie capacità, rimanendo umile? Il desiderio di conoscere fa parte dell'essere o dell'avere? Per raggiungere serenità, dal mio tormento interiore di non essere all'altezza, cosa secondo voi dovrei fare?

Ultima modifica di nevealsole : 20-10-2014 alle ore 20.05.12.
ilsocratepazzo is offline  
Vecchio 20-10-2014, 20.31.36   #2
Jacopus
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 09-08-2014
Messaggi: 86
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

La stima di sé si ottiene in modo "naturale" se si hanno avuto dei genitori e in generale un ambiente che si è preso cura di te e che ti ha amato. Se tu hai capito, nei primi anni di formazione, di essere stimato e degno di amore questo comporta l'ottenimento dell'autostima, che diventa una sorta di scudo nei confronti delle disavventure che possono accadere nel resto della vita.
Ciò non accade sempre ed anzi accade sempre parzialmente e quindi accanto a questo patrimonio culturale vi è anche il nostro "impegno". Se riusciamo in una impresa che ci sembrava difficile, ad esempio superare un esame o prendere la patente, allora la nostra autostima aumenta. Al contrario se falliamo la nostra autostima diminuisce.
Si perviene alla maturità e ad un alto grado di stima di sé allorquando i fallimenti non vengono vissuti come tragedie e i successi come euoforico dominio.
Rispetto ad "avere o essere" ho una certa antipatia. Mi sembra che Fromm scinda troppo a fondo le due parti. In fondo come si può essere senza avere o avere senza essere. L'essere mi sembra una entità molto platonica e avrei voluto vedere Fromm senza una casa o senza i suoi libri. Il mondo è ambivalente. Non esiste alcun valore assoluto e chi lo crede lo fa per sua consolazione. Anzi un valore assoluto esiste ed è il relativismo.
Jacopus is offline  
Vecchio 20-10-2014, 22.54.48   #3
nikelise
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 28-05-2012
Messaggi: 198
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

Citazione:
Originalmente inviato da ilsocratepazzo
Gent.
Mi sono appena iscritto, mi presento: il Socrate pazzo è il mio nome, Diogene il Cinico per per gli amici stretti come Alessandro Magno.
27 anni sono passati dal giorno infausto/fausto in cui la mia mente nacque, eppure mi sembra di essermi fermato lì.
Tra tutte le mie virtù, l'insicurezza è quella che più, secondo me, mi contraddistingue. Sapete bene le nuove generazioni vengono forgiate per raggiungere un solo scopo: la vittoria!
E per quelle che non mirano alla vittoria? Quelle che pensano che la vittoria sia solo un futile motivo che tende a riempire un contenitore con un buco? Cosa sono?
Solo insicurezze... e beh, se non hai un ruolo al giorno d'oggi non sei nessuno! Devi studiare per diventare qualcuno, non per diventare te stesso!
Ecco la mia storia in sintesi.
Storia che mi porta a considerarmi un fallito ai miei occhi, una persona stimata agli occhi di quelli che mi hanno conosciuto. Non so se per pietà, ma gli altri hanno qualcosa nei miei confronti che io non riesco a trovare in me stesso: stima.
Vi confesso, non ho condotto studi classici... ma è stata sempre la mitologia greca a catapultarmi in una realtà in cui il sacrificio ti porta alle stelle. Chi, oggi, non vorrebbe essere Eracle nel momento in cui sceglie la via più impervia per raggiungere l'immortalità?
Ma quando tutto questo può bloccarti nel mondo in cui viviamo?
Se hai degli ideali, al giorno d'oggi, sei considerato uno che non ha capito nulla dalla vita. I miei nonni, i miei genitori, i miei amici etc considerano la disonestà in un mondo disonesto qualcosa di naturale, e la giustificano. Io ho sempre cercato di studiare per me stesso, per quella sete di conoscenza che da 7 anni a questa parte mi stimola al miglioramento! Ma quanto questa può essermi d'aiuto se non credo nelle mie capacità? Recentemente ho letto alcune pagine di un meraviglioso libro che mi riprometto di acquistare al più presto: Essere o Avere di Erich Fromm. La mia domanda è: come posso trovare sicurezza nella mie capacità, rimanendo umile? Il desiderio di conoscere fa parte dell'essere o dell'avere? Per raggiungere serenità, dal mio tormento interiore di non essere all'altezza, cosa secondo voi dovrei fare?
C'è un solo modo per acquistare sicurezza ed e' affrontare i rischi della competizione e quindi della sconfitta : che siano esami , lavoro , concorsi ecc . Non credere che le nuove generazioni siano '' forgiate allo scopo di vincere '' e' sempre stato così , non è' una caratteristica di oggi ......anzi una volta era anche peggio . Tra le righe di quello che scrivi c'è ,a mio avviso , la ricerca della scusa per non affrontare la competizione , il rischio di perdere , non puoi fare a meno di affrontare questo rischio , onestamente come vuoi fare tu . Tutto il resto sono chiacchiere che non ti aiuteranno .Benvenuto !!!
nikelise is offline  
Vecchio 20-10-2014, 23.32.07   #4
green&grey pocket
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-01-2013
Messaggi: 331
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

Il sentimento di inferiorità alla base di tutto la psicanalisi adleriana, a me ha portato solo guai.

E' lo stesso concetto che porta la mente a piegarsi su stessa, come se fosse inghiottita da un imbuto.

Ciò che Adler dimenticava è che la vita non ha bisogno di valori morali, per essere vissuta, come faccio a sentirmi in difetto rispetto al sole che sorge e tramonta, ad una tazzina di caffè, al sorriso di un viandante? cosa c'entra?

Cosa c'entra il complesso di inferiorità se non come il suo contrario, ossia come la psicosi di Adler, che infatti aprì una scuola sua, una psicanalisi senza testa, cioè senza struttura (freud), culmine delle fantasie deliranti del suo autore. (ossia frutto del suo delirio di onnipotenza)

Fra tutte le psi- forse la peggiore: caro amico, permittimi così di trasmettermi solo un pò della forza che mi ci è voluta per risollevarmi da quell'imbuto, da quella trappola mentale, forse la peggiore che potessi incontrare.

green&grey pocket is offline  
Vecchio 21-10-2014, 10.10.14   #5
ilsocratepazzo
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 19-10-2014
Messaggi: 11
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

Gent.
Grazie per le risposte e per il tempo dedicatomi.
E se al contrario hai una vita di successi? Perché secondo voi, non si ha una buona autostima?
Io non ho mai avuto insuccessi di un certo peso che potessero bloccarmi, anzi mi sono impegnato, da autodidatta, in materie mai affrontato raggiungendo i miei obiettivi eppure... non credo nelle mie capacità e ho costantemente paura di non essere all'altezza... pensavo che lo studio, la ricerca potessero rendermi più sicuro invece sono inversamente proporzionali... sinceramente non so più cosa fare
ilsocratepazzo is offline  
Vecchio 21-10-2014, 10.13.15   #6
ilsocratepazzo
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Data registrazione: 19-10-2014
Messaggi: 11
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

Citazione:
Originalmente inviato da Jacopus
La stima di sé si ottiene in modo "naturale" se si hanno avuto dei genitori e in generale un ambiente che si è preso cura di te e che ti ha amato. Se tu hai capito, nei primi anni di formazione, di essere stimato e degno di amore questo comporta l'ottenimento dell'autostima, che diventa una sorta di scudo nei confronti delle disavventure che possono accadere nel resto della vita.
Ciò non accade sempre ed anzi accade sempre parzialmente e quindi accanto a questo patrimonio culturale vi è anche il nostro "impegno". Se riusciamo in una impresa che ci sembrava difficile, ad esempio superare un esame o prendere la patente, allora la nostra autostima aumenta. Al contrario se falliamo la nostra autostima diminuisce.
Si perviene alla maturità e ad un alto grado di stima di sé allorquando i fallimenti non vengono vissuti come tragedie e i successi come euoforico dominio.
Rispetto ad "avere o essere" ho una certa antipatia. Mi sembra che Fromm scinda troppo a fondo le due parti. In fondo come si può essere senza avere o avere senza essere. L'essere mi sembra una entità molto platonica e avrei voluto vedere Fromm senza una casa o senza i suoi libri. Il mondo è ambivalente. Non esiste alcun valore assoluto e chi lo crede lo fa per sua consolazione. Anzi un valore assoluto esiste ed è il relativismo.
E se invece si riesce nelle imprese e queste non portano a nulla? Non portano a fidarti delle tue capacità?
ilsocratepazzo is offline  
Vecchio 21-10-2014, 10.14.54   #7
ilsocratepazzo
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Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

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Originalmente inviato da nikelise
C'è un solo modo per acquistare sicurezza ed e' affrontare i rischi della competizione e quindi della sconfitta : che siano esami , lavoro , concorsi ecc . Non credere che le nuove generazioni siano '' forgiate allo scopo di vincere '' e' sempre stato così , non è' una caratteristica di oggi ......anzi una volta era anche peggio . Tra le righe di quello che scrivi c'è ,a mio avviso , la ricerca della scusa per non affrontare la competizione , il rischio di perdere , non puoi fare a meno di affrontare questo rischio , onestamente come vuoi fare tu . Tutto il resto sono chiacchiere che non ti aiuteranno .Benvenuto !!!
Si la penso come te, ma è un blocco che non riesco a superare! Sono consapevole... secondo te è l'essere adulto che mi spaventa?
ilsocratepazzo is offline  
Vecchio 21-10-2014, 10.16.45   #8
ilsocratepazzo
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Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

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Originalmente inviato da green&grey pocket
Il sentimento di inferiorità alla base di tutto la psicanalisi adleriana, a me ha portato solo guai.

E' lo stesso concetto che porta la mente a piegarsi su stessa, come se fosse inghiottita da un imbuto.

Ciò che Adler dimenticava è che la vita non ha bisogno di valori morali, per essere vissuta, come faccio a sentirmi in difetto rispetto al sole che sorge e tramonta, ad una tazzina di caffè, al sorriso di un viandante? cosa c'entra?

Cosa c'entra il complesso di inferiorità se non come il suo contrario, ossia come la psicosi di Adler, che infatti aprì una scuola sua, una psicanalisi senza testa, cioè senza struttura (freud), culmine delle fantasie deliranti del suo autore. (ossia frutto del suo delirio di onnipotenza)

Fra tutte le psi- forse la peggiore: caro amico, permittimi così di trasmettermi solo un pò della forza che mi ci è voluta per risollevarmi da quell'imbuto, da quella trappola mentale, forse la peggiore che potessi incontrare.

Puoi parlarmi della tua esperienza?
ilsocratepazzo is offline  
Vecchio 21-10-2014, 14.21.02   #9
marcoriccardi1980
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-12-2004
Messaggi: 199
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

Siamo nati per cercare di realizzare i nostri sogni, se necessario combattendo contro tutto e tutti.

Tutto il resto sono pere mentali.
marcoriccardi1980 is offline  
Vecchio 21-10-2014, 21.42.55   #10
Jacopus
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Messaggi: 86
Riferimento: Se Erich Fromm potesse aiutarmi? (Come si costruisce la stima di sé?)

""E se invece si riesce nelle imprese e queste non portano a nulla? Non portano a fidarti delle tue capacità?""

Può dipendere da genitori molto esigenti, per i quali bisogna sempre primeggiare ma nonostante questo non sono mai soddisfatti (basta anche un genitore così). In questo modo nonostante i successi si è sempre insoddisfatti e intimamente ci si ritiene comunque degli incapaci.
Jacopus is offline  

 



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