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19-05-2008, 19.00.05 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
non eisste uomo che non abbia bisogno di stare da solo, da solo con se stessa.
La maggioranza delle persone però ha paura della solitudine. Perché? Perché saper stare bene con se stessi, ascoltare se stessi, dialogare con se stessi, sentire nella carne il dispiegamento dei propri pensieri, saper ascoltarsi non è cosa facile. Uomini e donne spesso hanno paura di ascoltare se stessi. La paura è quella di perdersi se si è soli, quella di non riuscire a tollerare la profondità del prorio sentire. Più si ha paura più si rifugge da una condizione che invece è umana, connaturata alla natura umana. L'essere umano ha necessità di riflettere, pensare, ascoltarsi, pensare. Quel che varia è l'intensità di questo bisogno. Certo è che se non lo si riconosce si cercano modi fintamente sociali, non genuini, di stare in compagnia, di cercare l'incontro con l'altro. Una socialità che è solo fuga dalla propria solitudine diventa allora anche negazione di un altro bisogno, quello di appartenenza. Con il risultato che sono frustrati entrambi i bisogni e con conseguente sofferenza della persona. La domanda da porsi è il perché non si riesce a tollerare se stessi, infatti stare da soli significa sapersi amare, curarsi di sè, conoscersi, sapere chi si è, cosa si desidera, cosa no. E l'incontro con l'altro da te allora diventa anche esso necessità, bisogno di scambiare e condividere con altri che sono diversi da te, non fuga da se stessi. Ci ritornerò. L'argomento mi interessa molto. soprattutto sull'idea di infinito. spiegherò meglio. |
19-05-2008, 19.49.51 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
Citazione:
Buona sera Donella, l'idea dell'infinito--- da dove ci deriva dal momento che e' estranea ai nostri sensi e non verificabile scientificamente? L'idea dell'infinito ci terrorizza? Non credo che necessariamente cio' che non conosciamo ci terrorizzi, anzi per molte persone e' fonte di appoggio e di speranza. Donella, questo e' un argomento nel quale non si dovrebbe cercare d'aver ragione perche' siamo guidati da sensazioni piuttosto che da razionalita'. Personalmente do' grande valore alle sensazioni. Ti devo risposta alla frase "dall'infinito proveniamo". Si collega ad un'esperienza personale che forse non e' qui al suo posto, e percio' comprendo la tua irritazione. Un abbraccio . |
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20-05-2008, 13.50.32 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
Citazione:
Se ho (del tutto inconsapevolmente) evocato l'idea di "irritazione" me ne dispiace davvero molto: non solo perchè non "sentivo" alcuna irritazione, ma ancor più perchè, anche riflettendoci a posteriori, non riesco tuttora a cogliere di cosa (chiunque, non solo io) avrebbe potuto irritarsi. Mentre ci si interrogava sulle "risposte" alla solitudine.... io ero dichiaratamente (e forse persino spasticamente) ferma sulla "domanda:solitudine".... e nella semplice o semplicistica posizione di chi, per il momento, osservava ...solo che la domanda può unire tanti che dalle risposte, invece, sembrano divisi e perciò condannati al cronicizzarsi del meccanismo domanda-tentativo di risposta. Sono pienamente d'accordo sul valore delle sensazioni. Fino a questo momento della mia vita sono queste, appunto, le mie fallibilissime sensazioni sull'argomento, e resto profondamente interessata alle altre.... Il riferimento all'infinito.......... : se ascolto le mie sensazioni scegliendo al contempo d'essere sincera.... il concetto di "infinito" lo ritrovo innestato-indotto nella mia vita esclusivamente per via culturale (filosofia, religione, matematica), e non mi riesce di sentirlo "innato". Tutto questo può essere rivelatore del peggio del peggio del peggio al riguardo di me stessa e della mia immagine, ma resta quel che posso dire se voglio essere spietatamente sincera. Mi consola temporaneamente il fatto che lo stesso concetto risulta innestato e non onnipresente e sempiterno anche in filosofia, religione e matematica.... Non è , ma soprattutto NON VUOLE essere "polemica" l'umile CHIEDERE "cosa vi fa ritenere che il senso d'infinito sia innato e, ancor prima, cosa vi fa ritenere che dall'infinito si provenga? Potrà suonare confessione di mia turpe ottusaggine, e mi consolerà che comunque fosse il mio sentire sincero in un dialogo sperato e gradito, ma io.... l'infinito non riesco neanche a pensarlo.............. |
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20-05-2008, 14.46.26 | #17 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
Citazione:
Tutto nasce dalla fiducia verso il proprio sentire..il corpo..qui,adesso.. Nel chiedermi quali energie mi sommuovono,quali emozioni mi trasportano prima ancora che diventino pensieri: pure astrattezze da acchiappare con la mente.. Rimanendo ancorati a quella "domanda" senza fuggire a cercare risposte se ne possono scoprire delle belle.. ma senza fiducia e onestà verso se stessi,innanzitutto, non si va da nessuna parte.. |
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20-05-2008, 14.48.52 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
se il senso dell'infinito non fosse innato non avremmo paura della morte, che è la nostra finitezza, non avremmo trascorso secoli a cercare risposte al problema della morte.
Le religioni sono un esempio di ciò che intendo. Altra cosa, ben diversa, è dire che dall'infinito proveniamo. Io non lo credo affatto. Non ricorro all'idea di infinito per accettare la mia finitezza. Quel che sostengo io è che la solitudine ci mette a tu per tu con noi stessi, con quello che siamo, che siamo stati e saremo. Ci vuole coraggio per non scappare, ci vuole consapevolezza di sè, ci vuole anche l'umiltà di guardarsi e di dirsi che forse non lo sappiamo anche noi. E' interessante per me comprendere il perché la solitudine è vista molto spesso come qualcosa di negativo sia da chi la vive sia da chi la giudica. Siamo tutti pronti a condannare la superficiliatà dei rapporti umani nati solo per farsi compagnia e niente altro, ma allo stesso tempo abbiamo paura che qualcuno dica di noi che siamo soli e giardiamo a chi riteniamo sia solo con uno sguardo giudicante, e sempre negativo. Siamo fatti di opposti. Siamo soli ma non possiamo stare sempre da soli. Non possiamo aspirare nè alla completa soclialità nè alla totale solitudine. Un opposto ci rimanda incessantemente all'altro. Bisgogna imparare a godere sia dell'uno che dell'altro, ciascuno provilegiando quel per cui è naturalmente portato. |
21-05-2008, 14.50.42 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
Citazione:
Ma siamo sicuri che la "paura" più diffusa sia quella della morte (=finitezza)? La morte è , alla fin fine, ricercato oblio per tanti (e non solo per i suicidi). E....ha persino la peculiarità di accomunare nel "sentire positivo" tanto l'ateo che il credente: per il primo comincia La Vita Vera (e finiscono le "prove").... per il secondo... finiscono "le prove" e basta! Sarebbe interessante una seria statitistica in merito. Se c'è non la conosco. Ma quando parli con tanti che incontri..... ti dicono la stessa cosa che ha detto Vasco Rossi in TV poche sere fa: "non ho paura della morte, che è l'unica cosa di cui non potrò avere consapevolezza; ho paura del dolore e della sofferenza". |
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22-05-2008, 13.20.49 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: Le diverse vie per combattere la solitudine.
Citazione:
Anch'io la penso così. La solitudine che ci permette di sentire il vuoto è secondo me uno stato di grazia. Accettata l'angoscia esistenziale ed aperti i sensi all'ascolto di quanto ci circonda è più facile stare con gli altri e con essi comunicare e creare nei progetti che ci stanno a cuore. |
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