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06-07-2003, 10.29.06 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
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Quella di Irene la vedo come una critica rivolta a chi studia ed assimila asetticamente, cioè apprendendo ciò che studia come una serie di dogmi che guideranno il suo pensiero; mentre invece se studia per capire il frutto del ragionamento degli altri, lasciando sempre aperta una porta al SUO ragionamento, sarà una persona reattiva che conosce tante cose ma queste cose non diventano il suo pensiero bensì un bagaglio culturale di supporto al suo pensare ed agire.
Chiedo conferma all'autrice... Sull'intelligenza delle persone ricche che occupano posti di responsabilità, sono d'accordo con te dali. Penso sia un male della ns. società: per occupare posti di responsabilità ora si dà per scontato che bisogna essere ricchi, mentre invece bisognerebbe essere prima di tutto responsabili, molto intelligenti e reattivi. Così ci troviamo a capo di tante gestioni una massa di stupidi arrivati alla loro posizione solo grazie all'arroganza. |
06-07-2003, 11.55.48 | #18 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Buongiorno e buona domenica...
Concordo sul fattore cultura che, in ogni caso, non può e non dev'essere considerato sinonimo d'intelligenza. Il problema è, secondo me... chi ha compiuto studi "alti", troppo spesso si attribuisce una sorta d'importanza che va a cozzare con l'egocentrismo e la voglia di essere superiore al resto del mondo, non solo, esiste anche la tendenza ad avere sempre la ragione. Ho avuto modo di conoscere persone che si auto definivano intelligenti solo perchè plurilaureate..poi, nella vita pratica, ostentavano tutto questo quale arma per poter apparire superiori... io lo trovo molto stupido. La cultura è qualcosa di personale, che va ad arricchire il proprio io... non dovrebbe essere usata come mezzo per apparire superiori (anche perchè, alla fine, si ottiene l'effetto contrario...) Fare proprie teorie altrui senza adattarle al proprio essere... per me, significa fare il pappagallo...nel senso che, il pensiero altrui, per quanto valido, non serve a nulla se non adattato alle nostre esigenze... poi, ovvio, ognuno è libero di pensare come vuole... è facile citare pensieri o teorie di filosofi o religiosi o chi che sia....ma, se... nella realtà..rimane solo ed esclusivamente una semplice citazione... bhe..lascio a voi intendere.... |
06-07-2003, 12.50.09 | #19 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Beh,anch'io uscito con il mio misero 60 centesimi dal liceo classico tendo a fare lo ...sborone... coi miei amici,che magari hanno fatto l'ipsia o l'itis o nemmeno....Cioè,mi rendo conto di sbagliare...ma quando uno s'è fatto il culo per 5 anni a fare versioni e a studiare mattonazzi vuole sfruttare al 100% quello che ha imparato.C'è un certo complesso immotivato che ti spinge a pensare di aver studiato tutto per niente.Poi effettivamente quando ti trovi di fronte uno che ha una cultura inferiore,magari vuoi parlare di qualcosa....ma lui ha talmente tante lacune che non sai nemmeno da dove cominciare...allora ti insuperbisci.Oppure gente che non sa il significato delle parole...ieri parlavo con un mio amico e non sapeva cosa voleva dire "ovattato"..cioè,ma un po' di lessico!Siamo mica animali che ci esprimiamo a versi!
Comunque colti o no poco importa...sarà la vita a decidere e a dare ragione ai migliori...perchè gli intelligenti vanno avanti,i colti,chiusi nei loro schemi,spesso si arenano... |
06-07-2003, 13.01.55 | #20 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Cat... e le versioni ti sono servite a questo? Rileggi ciò che hai scritto.... pare che quanto ti hanno insegnato non sia altro che insuperbirti a causa dei 5 anni di culo.... bhe, certo...sicuramente hai sbagliato a dire qualcosa
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