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01-04-2008, 07.51.04 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Viviamo in una Italia capitalista
Cizione da Ivan:
Il fatto è, possiamo realmente smettere di consumare? Siamo abbastanza liberi da poterlo fare? Siamo abastanza indipendenti da poter spegnere televisione e da smettere di muoverci in base alle esigenze delle aziende? Io credo di no, credo che non saremmo in grado con il lavaggio del cervello della socità moderna di avere solo qualche paio di calzoni e qualche maglia, di non comprare ogni aggeggio teconologico che esce in continuazione in una versione leggermente più avanzata e tutto il resto. Siamo semplicemente diventati schiavi del nostro stesso sistema sociale ed adesso tornare indietro è dura, se riusciremo a non fare danno all'ambiente a forza di consumare e produrre prima o poi una fine verrà da sè perchè l'economia non può crescere costantemente, però io credo che se non si ferma da solo noi non possiamo farci ormai più niente. Carissimo Ivan, non sono d'accordo con tè quando dici che non possiamo farci nulla oramai. Anche se a lunga scadenza un modo esiste ed è quello che ho descritto rispondendo a Donella,Noi non ne vedremo i risultati ma possiamo adoperarci per le generazioni future. Un caro saluto,espert 37 |
01-04-2008, 21.49.07 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-03-2007
Messaggi: 49
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Riferimento: Viviamo in una Italia capitalista
Citazione:
Ciao, in un certo senso nemmeno io sono d'accordo con quello che ho detto , cioè sono convinto che le cose si possano cambiare, sono convintissimo che la maggioranza vorrebbe farlo, però credo che adesso come adesso la gente non abbia la possibilità di vedere con sufficiente chiarezza i risultati della vita che fa (leggasi consumo smoderato e senza senso) e se non esce da questo stato di cieca fiducia nell'economia attuale il cambiamento non è possibile. |
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02-04-2008, 08.04.57 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Viviamo in una Italia capitalista
Citazione da Ivan:
Ciao, in un certo senso nemmeno io sono d'accordo con quello che ho detto , cioè sono convinto che le cose si possano cambiare, sono convintissimo che la maggioranza vorrebbe farlo, però credo che adesso come adesso la gente non abbia la possibilità di vedere con sufficiente chiarezza i risultati della vita che fa (leggasi consumo smoderato e senza senso) e se non esce da questo stato di cieca fiducia nell'economia attuale il cambiamento non è possibile. Carissimo Ivan. Condivido in toto quanto dici, ma,se intendiamo intellettualmente vegetare,lasciamo pure le cose come stanno,convincendoci che non è possibile il cambiamento. Ma se vogliamo dare un senso alla nostra vita,cerchiamo di adoperarci quel tantino che è nelle nostre possibilità a trasmettere e divulgare i modi che riteniamo corretti per un cambiamento. Nonostante si incontrino vari ostacoli e difficoltà,questa etica di vita è quella che dona maggiormente buone gradazioni di gioia e felicità,notandone i piccoli risultati che si riescono ad ottenere. Chi ha portato la società a questo stato tanto materialista e consumistico è una forza reale che in questo momento è riuscita ad imporre il suo volere,ma per nostra fortuna è dimostrato scientificamente che in natura esiste sempre,una forza direttamente contraria,quindi cerchiamo di rafforzare questa affinchè ottenga il sopravvento. Un caro saluto espert37 |
02-04-2008, 12.13.11 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-03-2007
Messaggi: 49
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Riferimento: Viviamo in una Italia capitalista
Citazione:
Sì certo sono d'accordo con te, le mie parole vengono più che altro da un po' di frustrazione per quello che vedo intorno a me, io sono un paio di anni che sto cercando di limitare di molto i consumi, a volte con successo, a volte meno, ho dato un taglio a tantissime cose che ora non riesco a sopportare e che mi creano non pochi problemi soprattutto nelle relazioni con gli altri. Mi sembra di notare che lo stile di vita che facciamo, il lavoro e tutto il resto comunque ci spingano molto verso il consumo. E' quasi impossibile in molte città ad esempio non possedere una macchina, non consumare qualcosa la sera quando si esce, e tante altre cose ancora, secondo me siamo arrivati ad un punto in cui è molto improbabile che la massa si renda conto di quello che fa perchè la normalità ormai è il consumo. |
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02-04-2008, 12.41.14 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: Viviamo in una Italia capitalista
Citazione:
msg assai conciso e preciso ... cmq l'italia è si un paese capitalista, ma non totalmente capitalista. Ovvero vuoi per la presenza del papa, vuoi la nostra storia, vuoi il clientelismo, siamo un paese a parte capitalista e a parte socialie. Ovvero se prendiamo un paese realemente capitalista comegli USA ci accorgiamo che gli assomigliamo solo a fette. Infati non esiste la pubblica assistenza, non esiste una scuola pubblica decente ecc.... La realmente chi ha il capitale ha un trattamente diverso da chi non ce l ha. Non avere soldi negli States vuol dire non essere nessuno. Non avere soldi in Italia vuol dire avere una serie di servizi che ti aiutano a stare meglio e ti possono anche aiutare a trovarti un lavoro ecc... Insomma la vedo come un capitalismo sociale, i due estermi in equilibrio e per continuare a stare bene vbisogna che sia mantenuto forte questo equilibrio ... |
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02-04-2008, 14.11.59 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Viviamo in una Italia capitalista
Mi riferisco all'intervento di Ivan:
Sì certo sono d'accordo con te, le mie parole vengono più che altro da un po' di frustrazione per quello che vedo intorno a me, io sono un paio di anni che sto cercando di limitare di molto i consumi, a volte con successo, a volte meno, ho dato un taglio a tantissime cose che ora non riesco a sopportare e che mi creano non pochi problemi soprattutto nelle relazioni con gli altri. Mi sembra di notare che lo stile di vita che facciamo, il lavoro e tutto il resto comunque ci spingano molto verso il consumo. E' quasi impossibile in molte città ad esempio non possedere una macchina, non consumare qualcosa la sera quando si esce, e tante altre cose ancora, secondo me siamo arrivati ad un punto in cui è molto improbabile che la massa si renda conto di quello che fa perchè la normalità ormai è il consumo. Carissimo Ivan,Credo fermamente e condivido congratulandomi con te per la presa di posizione che tu hai descritto di aver preso,presa di posizione che per molti potrebbe sembrare cosa di poco conto,mentre invece è di fondamentale importanza e consta di non poco sforzo.cerca di continuare trasmettendo ciò anche a chi ti è vicino. l'essenziale per una buona riuscita,è il dovere di sentirsi EGREGI,cioè fuori da quel greggie enorme di pecoroni che seguono con i paraocchi quel pestore capitalista che li condice dove meglio crede.Cerchiamo di farci condurre dal NOSTRO intelletto consapevolmente,rifiutando quella schiavitù superiore a quella esistente negli anni bui del medio evo. Ti saluto perchè ora devo andare a lavorare ciao. espert37 |