ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
07-03-2008, 04.43.23 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Le ragioni di un "no" in una donna
Citazione:
l'alternativa pronta..su questo proprio non ci piove,direi matematico! ..scappo,piu tardi pero voglio rispondere anche a donnella e virginia.. intanto grazie per le vostre risposte |
|
07-03-2008, 07.37.17 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Le ragioni di un "no" in una donna
Citazione:
E' per questo che riflettono in silenzio. ..questo cominciare a riflettere in silenzio (da parte femminile) non sarebbe dunque l'inizio di una diversa interpretazione e di una diversa re-azione a cui fanno seguito crepe che si allargano sempre piu fino a non poterle piu colmare?..insomma mi chiedo pure; che bisogno ce' di tenerti le cose per te attraverso quel silenzio (tacite avvisaglie),posso pure arrivare a pensare che in effetti il "silenzio" e' in realta quanto di piu assordante ci possa essere e preannuncia soltanto una cosa,chiara,definitiva e senza appello: l'inizio della fine!...in breve queste a me sembrano diverse interpretazioni,niente di strano,solo due modi diversi di intendere ma (almeno a me) pare che si dia per scontato che l'uno debba per forza avere ragione sull'altro...come dire,se non capisci il mio modo e il mio "silenzio" io non mi abbasso certo a cercare di capire il tuo,perche il mio e' ovvio ed essendo tale non puo esserlo il tuo. mi riallaccio a quello che dice confucio che anche secondo me i motivi fisio/bio-logici in una donna sono,senza offesa,piu schizzofrenici..quella sensibilita di cui parlavo,cosi intensa e sempre presente prima,poi prende il posto all'unico interesse rimasto,quello di voler allontanare l'altro da te senza mezzi termini e allora forse senza nemmeno piu rendersene conto si diventa di un cinismo unico..tipo,si e' rotto il "giocattolo"o non va piu bene per me.. vabbe lo butto e me ne compro un altro!anzi,il "giocattolo" era gia pronto da un bel pezzo prima..allora-tra le altre cose- se cio fosse vero,non siamo piu persone ma cose,anche noi ridotti ad oggetti di consumo. ciao per virginia: E poi nel "no" di cui parli è già insita la spiegazione: significa "non provo ciò che provavo prima" ..ma certo,e' di una semplicita inaudita!!... |
|
07-03-2008, 12.44.07 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-08-2007
Messaggi: 54
|
Riferimento: Le ragioni di un "no" in una donna
Citazione:
Beh la vita mi ha insegnato e ancora mi sta insegnando a semplificare al massimo le esperienze perchè altrimenti si rischia di finire assorbiti da una spirale di "perchè" che alla fine non cambiano di una virgola la situazione...un "no" è un no e spesso senza ritorno. Io in passato pensavo che conoscere il perchè mi avrebbe aiutato nelle future esperienze di vita (di qualsiasi genere esse siano) poi mi sono accorta che ogni esperienza è unica ed irripetibile e che non sempre ci fornisce la soluzione per comportamenti futuri che magari riguardano altre persone e altri situazioni apparentemente simili, ma completamente diversi. Ciò che poi dici delle donne è una mera generalizzazione...anzi la maggior parte delle donne sono molto più riflessive nei rapporti rispetto a tanti uomini. Parli da persona che è stata ferita e generalizzi. Ma ripeto il problema non riguarda il "maschio" o "femmina", ma la persona con cui veniamo a contatto. Non vedo perchè la donna non debba dare spiegazioni potrei citare milioni di esperienze raccontatami da amiche e conoscenti, relative a uomini spariti nel nulla senza uno straccio di spiegazione... |
|
07-03-2008, 15.00.48 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
|
Riferimento: Le ragioni di un "no" in una donna
Citazione:
Condivido questa osservazione. Nel senso che il risultato pratico e concreto è in effetti quello che dici tu. Però non dimenticare che anche la donna "innamorata" scopre soltanto ex post che s'è prodotto questo risultato. Personalizzo perchè mi aiuta a spiegarmi : io sono una di quelle persone che "o partono alla grande o non partono". Significa che non esiste uomo con cui sia nato un qualcosa "giusto per" o con un prudente e tiepido "bah... proviamoci" : o ti vedo Grande oppure non ti vedo proprio. Ne deriva che un rapporto nasce solo se ti vedo Grande. Ok? Come spesso accade, nel rapporto ravvicinato e quotidiano si sperimenta dell'altro oltre a quel che si conosceva quando ci s'era formata l'idea di "Grande". E' così doloroso, scoprire questo, che non resti in silenzio a riflettere per reticenza! Resti in silenzio, inizialmente, PERCHE' cerchi le dimostrazioni del fatto che lui è Grande come credevie volevi e speravi, e t'accusi di metterlo in dubbio, e ti senti anche "sbagliata". Quando gli elementi son troppi per poterti ancora illudere che ci sia in effetti quella grandezza che avevi sognato.... lì cominci a darne segno, lì cominci anche a cercare di spiegarti : cosa sognavi, cosa invece vivi.... Da qui in poi, Acquario, unica protagonista diventa la sensibilità maschile. Quando questa manca (da manuale le discussioni in corso sul concetto di "gioco" nel sesso : ma quale gioco e gioco? se guardare genitali estranei a tutto schermo su internet... a te mio compagno t'attizza e a me fa solo pena.... ma più che dirtelo e cercare di parlarne.... ma che posso fare? Chi è che fugge? chi propone un "parliamone" o chi ci fa pure il superiore e lo chiama "gioco"?) e, dunque, quando la sensibilità maschile MANCA di raccogliere persino segnali espliciti e dichiarati, lo chiedo a te : cosa può fare la donna ex-più innamorata-del-mondo-e-profondamente-delusa più che dire "ok! Basta." |
|
07-03-2008, 15.44.16 | #10 | |
Ospite
Data registrazione: 06-02-2008
Messaggi: 8
|
Riferimento: Le ragioni di un "no" in una donna
Citazione:
su questo purtroppo devo smentirti o Confucio. Da una recente rivista che ho visto qualche giorno fa avevo letto che è stata fatta una ricerca negli States in cui sono stati presi come campionamento un certo numero di individui uomini e un ugual numero di donne. I due gruppi sono stati sottoposti alla visione di uno o più film e in tutti gli esperimenti sono stati registrate le variazioni dei loro battiti cardiaci. La risultante è stata che in media la spinta emozionale che si rifletteva nei battiti cardiaci era pressochè uguale tra l'uno e l'altro insieme. Ciò vuol dire che gli uomini provano di pari grado le emozioni rispetto alle donne, forse è diverso il modo di dimostrarle soprattutto se teniamo conto delle condizioni socio-culturali prevalentemente maschiliste. Alla donna possiamo attribuire forse una maggiore empatia, ma anche quello bisognerebbe dimostrarlo, non solo intuirlo a sensazioni. |
|