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Originalmente inviato da arsenio
Inconscio biologico e culturale nell'eros
(continua)
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N° 2
La capacità di amare si forgia negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Mi sembra siano importanti la ricettività, in entrata, e l'amabilità, in uscita. In ogni caso essere amati e amare espande la personalità. Sono sempre presenti desiderio e sentimento,in varie forme e proporzioni. La pulsione amorosa, come esigenza erotico-affettiva è un'”energia” che può sfociare in sublimazioni e percorsi alternativi, come l'arte , la religione, il lavoro, ecc.
Per conoscere i veri sentimenti degli uomini occorre guardare più a quel che fanno che a quel che dicono. Molti non parlano per esprimere un pensiero o un giudizio personali, ma per fare effetto sull'uditorio, per compensare il loro senso di inferiorità, per fare bella figura. Discorsi, garanzie, affermazioni, non andrebbero quasi ascoltati: sono simulazioni per l'immagine che si vuole dare di sé. Non confondiamo le parole con la realtà. Spacciano luoghi comuni che tutti approvano;per compensare una fragile identità puntellata inventano la parvenza di quegli attributi di cui sono privi, e negano le identità altrui per affermare la propria inesistente. O altri, “ contradditori ”, all'incontrario , improvvisano un discorso sconclusionato, ma non si tratta di musica cacofonica. C'è un numero immenso di chi emette opinioni perentorie ,tanto che il valore delle loro parole diventa nulla di fronte alla loro effettiva condotta, se ci si propone di conoscerli più fondo pure nel loro agire concreto. Alcuni non maturano mai sessualmente; restano fissati all'ideale femminile nato dall' immagine materna. La loro virilità monca è ossessionata dalla vergine madre. Le affermazioni narcisistiche sono sempre e comunque “giuste” Perchè? Perchè sono loro a farle ,ma hanno bisogno della conferma del proprio narcisismo, quindi di qualcuno che convalidi che ciò che pensano è vero. Non potranno mai comprendere l'altro, né amare; quindi nemmeno raggiungere un equilibrio psicofisico.
E in amore, i fatti, quando corrispondono alle parole? Sono le manifestazioni di comportamenti passionali : guadarsi negli occhi, abbracciarsi, tenersi per mano, fare l'amore. Non serve considerarsi romantici commuovendosi davanti a un film d'amore. Conta dimostrare concretamente i propri sentimenti attraverso il linguaggio dell'espressività gestuale ed erotica: è più facile dichiararsi passionali che esserlo concretamente. E' difficile per gli uomini parlare del proprio innamoramento. Sovente baci, abbracci, carezze sono frequenti nelle prime fasi del rapporto, ed i coniugi hanno raramente tali contatti fisici.
In America sarebbero i maschi più romantici, mentre le donne avrebbero una visione molto più pragmatica e concreta della propria relazione amorosa.
L'arte della seduzione può essere anche finzione. Ad esempio simulando ciò che le donne più apprezzano secondo mode e tendenze del tempo. Non dimentichiamo che l'amore è una sovrastruttura emotiva e intellettuale costruita dalla cultura sulle differenze sessuali, soprattutto è determinato dai vari significati assunti dalla sessualità.
Oggi l'homo sentiens che non disconosce le dimensioni del pathos non esiste più. L'individuo postmoderno è incapace di relazione e privo di emotività. Regna l'apatia e l'indifferenza celate sotto le ipocrisie delle false coscienze.
Quando l'amore sarebbe compiuto e totale? Devono essere presenti 3 elementi in proporzioni equilibrate: passione, intimità (amicizia) e impegno. Ma i maschi hanno difficoltà ad aprirsi senza temere una reale intimità. Così specialmente per questo fattore l'amore non può compiersi ami in un armonico equilibrio. E la passione non è una limitata attività organica animalesca, Ma dev'essere civilizzata dalla cultura, che la carica di emozione,la riveste di rituali, cerimonie, ecc. Allora il sesso arricchisce la vita, e può pure essere meglio inteso come trasgressione e non atto naturale e “asettico”.Si conferma sempre l'ambiguità dell'amore posto sulla linea che separa la spiritualità dalla biologia; e desidero e sentimento non sono conflittuali.
E' certo un altro abbaglio mediatico l'annunciata controtendenziale riscoperta dei sentimenti, campo disusato in tempi in cui il cuore è uno “scordato strumento”. Lo conferma un sondaggio da cui emerge quanto sia faticoso per tutti parlarne in famiglia di amore,di felicità,di questioni fondamentali e dei problemi dell'esistenza. Si preferiscono le chiacchiere disimpegnanti e le parole oziose. E' sintomatico di una continuativa diseducazione alla gestione dei sentimenti con riflessi negativi anche sul versante erotico che richiede attenzioni ed espressioni di interesse.
Un'educazione sentimentale potrebbe in qualche misura rimodellare le automatiche ”autostrade neurologiche” ipotizzate dalle neuroscienze, create dalle prime condizionanti esperienze infantili, per far acquisire quei tratti psicologici all'insegna della ”calorosità” che sono premessa della capacità amorosa.
Anche un affetto amicale profondo, oltre che gratificare della reciproca compagnia, richiede alcune disponibilità come l'assistenza, il rispetto, la spontaneità, l'accettazione, la fiducia, le confidenze. L'amore esige altrettanto e in più la passione, l'esclusività e una maggior sollecitudine.
Secondo D. Von Hildebrand autore dell'appena uscita traduzione di “essenza dell'amore” solo un'identità affettiva che orienta risposte e condotte come suggeriscono le ragioni del cuore rende degna la vita , in cui si “esce da se stessi” e si “aprono le braccia dell'anima all'amato” con gratuità desiderando unicamente il suo bene.
Un amore di dedizione più che di possesso, come dono di sé senza pretesa di contraccambio? Magnifico,progetto, specie nella prospettiva di non doversi mai aspettare molto dall'altro, tanto meno la reciprocità simmetrica in amore. Tuttavia non so quanto sia realistico e quanto sia ambizioso.
Ma oggi l'identità è costruita sugli annichilenti beni materiali posseduti; per motivazioni controverse – in un società che pur si ritiene femminilizzata – hanno più carisma gli stereotipi maschilisti dove accoglienza, comunicativa, emozionalità sono qualità misconosciute; la smorzata moda new age seduceva con un' antipassionale contemplazione del vuoto; così ome certi stati d'animo connaturati vengono a volte repressi dai farmaci.
Pochi riconoscono e confortano l'universale dolore altrui e chi dichiara di amare tutti potrebbe essere incorso nell'autoinganno di chi crede a ciò che crede, ma in realtà non ama nessuno. Chi non ha mai sospettato una discordanza tra affermazioni verbali,intimi pensieri, comportamenti effettivi?
L'amore è d sempre tema estraneo all'apprendimento antisentimentale del maschio che manifesta disagio non padroneggiano un linguaggio adeguato nelle relazioni femminili dove si valorizzano la vicinanza emotiva e il bisogno intersoggettivi. Disinteressato anche in veste di lettore o spettatore alle paradigmatiche fiction romantiche.
Tra i padri assenti qualcuno comincia a mostrare tenerezza verso i figli ,ma credo che le qualità femminili accoglienti,intuitive e accuditive improntate dalla ”maternage” è quelle maschili cognitive e impositive conformate alla dominanza, non interagiranno facilmente per un'equilibrata parità. Se non per chi già nell'infanzia abbia scoperto la fascinazione dell'eterno femminino maturando un potenziale impegno affettivo con cui tuttavia non può entrare nel loro immaginario innato dove ha spazio l'archetipico maschio foriero di presagite avventurosità, che spesso naufragano nella più meschina disillusione.
Oggi i sociologi avvertono l'incompatibilità delle espressioni amorose con i ritmi convulsi e gli stili dell'individualismo occidentale, e uno scetticismo specie femminile verso l'innamoramento ritenuto dannosa origine di delusioni,incomprensioni, limitazioni, ecc. Comunque il mito dell'amore come fusione di anime e nullificazione d'individualità è superato a favore di un realistico dialogo tra due unità.
Comprendo la chiusura con cui si elabora una delusione sentimentale,ma concordo con M.R, Parsi sull'amore come autocosciente percorso educativo, per cui non s' impara ad amare se non attraverso gli errori.: “siamo fatti delle storie d'amore felici o infelici,rasserenati o complesse, che abbiamo vissuto, che viviamo e che vivremo”.
Le separazione possono recare problemi economici a entrambi, maggiori per la donna che tuttavia non è più sottomessa e beneficia di opportunità dovute ai movimenti femminili susseguitesi nel tempo e di una maggior autostima che la predispone a nuovi amori. Con l'ipotesi di un'uscita programmata essendo consapevole che nessun legame è affidabile e può venire meno l'autenticità, la progettualità, la tolleranza.
L'uomo può vedersi riconfermata l'identità solo dalle giovani ancora inesperte della vita, mentre la donna cerca di evadere con qualcuno anche non migliore, ma in qualche modo ai suoi occhi diverso.
In amore si deve donare senza pretesa di ricevere' Esortazione antiegoista o ideologica? Potrebbe derivare da una tradizione che considera fenomenologicamente la scoperta dell'essenza universale nelle varie esperienze d'amore giungendo fino al prossimo e a Dio “sensibile al cuore e supremamente buono” come dice Pascal. Da amare di un amore che per i credenti verrà restituito dopo la morte.