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15-02-2008, 12.12.50 | #3 |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Affetti speciali
Ti quoto pallina, anche se una passione inconsumata, epistolare ieri e telematica oggi, è sempre il frutto di uno scontro tra impeto e ragione, oggi più di ieri, tra la voglia di annullare quella distanza e la ragionevolezza sul senso ultimo di farlo.Con alterne vittorie e sconfitte.Una corda tesa che però non permette di guardare il tutto da fuori, nè di ascoltare consigli didattici.Una contraddizione ipertrofica nella misura in cui lo è già una passione reale e consumata.
interessante, concedimi la battuta e rimanendo in tema, la contraddizione tra questo tuo post "strategico" e "temporeggiatore" e la tua firma che suggerisce invece di mollare gli ormeggi!! |
16-02-2008, 11.11.03 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: Affetti speciali
Citazione:
Cara pallina,grazie per la segnalazione del film che non ho avuto occasione di vedere. Contraccambio con l'indicarti un libro dal tema analogo; non un capolavoro, ma certo tra i migliori romanzi d'amore da me letti in tempi recenti. Lo caratterizzano essenzialità e ... suspense, che sempre apprezzo. E poi il tema di un epistolario tra sconosciuti, oggi rinasce nelle nuove forme digitali di “amici di penna” per e-pistolari anche protratti nel tempo, che non avranno riscontri nella realtà ... molto romantico. Se mi rileggi comprendi tutto il mio scetticismo sulla possibilità di una passione romantica in chiave moderna. Non alludevo all'amor cortese provenzale da cui ebbe origine, né i sospiri d'innamorati esangui, sospirosi e spesso ammalati dell' '800 “Amore romantico eterno”, poi, in ogni caso l'ho definito un paradossale ossimoro. Ho ben compreso la tua domanda retorica che qualcuno scambiò per strategia con lo scopo di sminuire un amore, sia pure inesistente, ma che spero rimanga nel cuore delle donne d'ogni età, e perciò io non credo tu sia in contraddizione quando in calce metti un aforisma che è un invito, sia pure nostalgico, ad ancora esplorare, sognare, scoprire. Iselin C. Hermann – Per lettera Una danese visita la mostra di un pittore parigino . Colpita da una delle sue opere, manda un breve messaggio all'autore. L'artista, inaspettatamente le risponde e comincia un'intensa corrispondenza in cui il desiderio prende il sopravvento: desiderio di reinventarsi nell' immaginazione,desiderio di un corpo sconosciuto e lontano. Le missive diventano un tormentoso gioco di passioni e scambio di esplicite fantasie erotiche. Fino all'ultimo messaggio, quando Delphine vinta ogni esitazione,annuncia a Jean Luc di essere in viaggio per incontrarlo ... ma la conclusione è imprevedibile.... quella ... de - virtualizzazione non avrebbe dovuto mai dovuto avvenire ... |
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16-02-2008, 12.27.24 | #5 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Affetti speciali
Citazione:
Il richiamo a quel film (che a me per altro piace tantissimo) non era casuale. Arsenio scrive di "Affetti speciali" e per me la passione in sè di "affettivo" ha poco o niente.... E penso che Miss Hanff e Mr. Doel questo lo sapessero bene. La mia riflessione verteva proprio su questo: quanti di noi sarebbero capaci, oggi, partendo da una passione (non amorosa ovviamente, nel film è quella per la letteratura e i libri) condivisa, di costruire un "affetto speciale" e mantenerlo nel tempo? Tenendo, volutamente, distante "tutto il resto"? Oppure è inevitabile che prima o poi l'impeto (come tu lo chiami ) metta la ragione in stand by? D'altronde anche qui nel forum tempo fa (ma penso sia un classico, per non parlare ovviamente delle chat) è stata aperta una discussione su "se e quanto fosse importante conoscersi", a dimostrazione che, proprio perchè la tecnologia (e ci metto dentro tutto, dall'aereo alla foto fatta con il cellulare) è alla portata di tutti, è quasi scontato, direi, cercare "almeno" di mostrarsi all'altro, non fosse, appunto, anche solo con una fotografia. Quell'amicizia amorosa è resistita nel tempo (venti lunghi anni) solo perchè l'emozione legata all'attesa, al ricevimento e alla lettura di quella lettera, che impiegava settimane ad attraversare l'oceano, era l'unico "legame" che sapevano di poter avere e per questo preziosamente coltivato e vissuto. Torno solo per un momento sullo scontro tra impeto e ragione. Per quanto mi riguarda penso che da un certo punto in poi, anagraficamente parlando, la passione amorosa acquisti altro senso e altro significato. Sicuramente più devastante ma (purtroppo) limitata, inibita, soffocata - ma ripeto è una mia idea - sempre più dalla ragione. Mentre la vera passione "esigerebbe" di essere vissuta. L'aver scelto questa frase di M. Twain come firma svela, quindi, quale sia il mio pensiero. |
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16-02-2008, 19.57.53 | #6 | |||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Affetti speciali
Citazione:
la passione virtuale si basta, l'altro è una proiezione iniziale che permette poi di volare in cieli senza fine.Amori epistolari dilazionati e dilatati nel tempo dall'impossibilità materiale di essere vissuti vengono sostituiti oggi da amori mai verificati per scelta.Che l'amore stia alla sua comunicazione con rapporto di proporzionalità inversa era un dubbio venuto a molti. Ma oggi viene disarticolato finchè la parte edibile che ne rimane sia solo quella edonistica del piacere personale irreferente. Citazione:
Citazione:
che l'amore per definizione sopravviva a sè stesso solo se si nega le forme dei sensi è un assunto che sa di crepuscolo. Citazione:
Citazione:
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18-02-2008, 11.16.20 | #7 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Affetti speciali
Citazione:
A me basta questo. Ognuno di noi ha dentro di sè tempi e modi, che sono solo suoi, di vivere la passione e questi sono, chlobbygarl, "senza tempo". A me non risulta incomprensibile che molti riescano a comunicarsi "passione" in un sms di 1836 (tanti ne contiene p.e. il mio cellulare) caratteri costringendoli a usare parole a metà, sillabe tronche e sigle indecifrabili, solo che io non ci riuscirei mai....perchè "il senso" della passione che ho non è questo e non sarei in grado di manifestarla. La virtualità consente forse un surrogato, una passione ridotta ai minimi termini e al minimo indispensabile, perchè essa è desiderio e desiderare significa sperimentare. Nel virtuale, senza l'altro che fisicamente è "prova" e "conferma" della mia capacità di scatenare in lui desiderio e godimento - soddisfando quindi, egoisticamente, un mio bisogno (perchè la passione altro non è!!!) - io sperimento solo e soltanto la mia solitudine. Nessuna comunicazione reale, niente corpi che si identificano e si riconoscono ma soprattutto niente anime che entrano in contatto. Come in un gioco di specchi l'immagine riflessa all'infinito è solo quella del proprio godimento. Forse prova definitiva della dimensione tragica, a livello emozionale, amoroso, passionale, in cui viviamo. |
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18-02-2008, 16.29.09 | #8 | ||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Affetti speciali
Citazione:
io ti faccio notare soltanto la differenza tra la libertà di sceglierli in mezzo a tanti altri e invece la necessità, che tale immagine racconta come ineludibile, di, semplicemente, adattarvisi. Citazione:
Citazione:
Citazione:
Poco prima però dici che la passione più vera sia anch'essa bisogno egoistico (di riconoscimento). Posto che la comunicazione virtuale segua tempi e modi diversi, ma che si dia anche così, virtualmente, e che conceda l'espressione di almeno un pò della propria intensità così come la sua distinzione dalle altre, dunque il suo "riconoscimento" da parte altrui, non credi che più che il messaggio (di riconoscimento) dell'altrui desiderio innescato manchi nel virtuale proprio e 'solo' la necessità neurofisiologica di percepirlo, quel suo desiderio, in quel dato modo (fisico, multisensoriale) e solo in quello? Alla fine come dici tu le anime correvano ad incontrarsi su gocce d'inchiostro come oggi fanno capolino dietro i caratteri telematici. non siamo davvero "obbligati" ad amarci carnalmente per avere la maggiore consapevolezza psichica possibile, anche di quanta e quale 'anima'? non è la "materia" in questi come altri casi non un triste destino o, nel migliore dei casi, un completamento irrinunciabile ma invece una condizione sine qua non per l'espressione dello 'spirito'? |
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19-02-2008, 14.24.58 | #9 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Affetti speciali
Citazione:
Bella domanda......Riflettendo mi viene da dire che "io" non riuscirei a vivere una passione virtuale perchè il contatto è per me fondamentale, ma chi invece riesce a gestirla e non trova nessuna difficoltà è la dimostrazione che ci sono donne e uomini che non sentono quella necessità, ai quali quel contatto non interessa... perchè forse non è "quello" che cercano... |
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19-02-2008, 18.57.42 | #10 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Consiglio di lettura
Leggevo oggi su un settimanale che il metodo privilegiato di interazione tra gli adolescenti è via sms.
Via sms si comunica, ci si innamora e ci si lascia. Si dicono frasi bellissime di amore appassionato. Sembra che, dopo tanta passione, l'incontro fisico inibisca assai di più e che chi si è dichiarato amore via sms, incontrandosi non riesca a proferire parola che vada oltre il "come va?" Stranezze dei tempi moderni, ulteriore esempio di questa difficoltà di gestire le emozioni così presente nel nostro tempo. Certo, per lettera, è un'altra cosa. E' tutt'altra atmosfera. Rimane il mistero di quell'angolo incontaminato, dell'illusione del "come sarà splendido, quando finalmente saremo insieme..." Illusione che, nella vita di ogni giorno, vediamo dissiparsi così in fretta per lasciare il posto a... cosa? (Ricordo un commento di un amico, alla storia dei genitori: "loro parlano solo per decidere cosa c'è per cena"). Dinanzi a queste cose mi si gela il sangue, e riecheggia la stessa domanda: che cosa resta di un amore? Suggerisco, per restare in tema letture, "Che tu sia per me il coltello" di Grossman. Libro struggente e malinconico sugli amori epistolari. Arsenio, non fare scherzi... il pensionamento ancora non ti è concesso |