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10-02-2008, 00.26.22 | #1 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Anfetamine e bambini suicidi
Ma è “normale” che dei bambini si suicidino?
Ho visto questo video e sono rimasto sconcertato: http://www.youtube.com/watch?v=1KlQ9957kR0 (è un documentario statunitense sull’utilizzo degli psicofarmaci negli scolari, fatto certo con il gusto dell’esagerazione USA, ma emotivamente parecchio forte). Questo “Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività” (ADHD), diagnosticato sembra esclusivamente su dei test sintomatologici (tipo quelli che si trovano sulle riviste di psicologia), è al centro di tante discussioni, pareri e ricerche che ne confermano l’ampia esistenza (addirittura il 10-20% tra i bambini secondo alcune ricerche!) e ne tracciano le linee di diagnosi (http://www.aifa.it/miti_adhd.htm) e altrettanti autorevoli pareri che ne mettono in dubbio addirittura l’esistenza come patologia e la scientificità, e quanto meno ribadiscono i rischi legati alla cura farmacologica (http://www.giulemanidaibambini.org/contro.php). Eh sì, perché tale è sostanzialmente la cura per questo disturbo, insieme ad un semplice supporto psicologico: il principale farmaco è uno psicofarmaco derivato dalle anfetamine, il metilfenidato (registrato con il marchio di “Ritalin”). Da anni negli States tale farmaco viene utilizzato su vasta scala e l’associazione “Giù le mani dai bambini!” cita fonti che evidenziano addirittura l’utilizzo su bambini di 3 anni! Cito il sito ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità, (http://www.iss.it/adhd/tera/cont.php...&lang=1&tipo=4 ) visto ufficialmente il Tar del Lazio ha respinto il ricorso dell’associazione suddetta contro l’introduzione in Italia del Ritalin: “Mentre l'efficacia nel breve periodo è ben documentata, pochi sono stati finora gli studi che hanno analizzato gli effetti a lungo termine del metilfenidato. I risultati ottenuti non hanno evidenziato nei pazienti trattati un miglior inserimento sociale o il raggiungimento di più alti livelli di scolarità rispetto ai controlli. Ne consegue che le evidenze a tutt'oggi disponibili supportano l'uso del farmaco solo per un periodo di breve durata e nell'ambito di una terapia non solo farmacologica.” In una società di allucinati è matematico che prima o poi si sarebbe arrivati a somministrare anfetamine ai bambini che non stanno “attenti” o sono iperattivi, ma continuo a scandalizzarmi tremendamente... per il pericolo che riguarda le menti dei singoli bambini e per il significato che tale somministrazione generalizzata ha... e prego i genitori alla lettura di stare in guardia da gente, con o senza camice, che vi chieda od imponga, tramite sensi di colpa, di sperimentare uno psicofarmaco sul vostro bambino. Ho trovato questa singolare voce su wikipedia: anche la “mania” pare sia divenuta una malattia per gli psichiatri... guardatene i sintomi, così, per curiosità. Penso se nel passato fossero esistiti gli psicofarmaci ed il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) a quest’ora buona parte degli artisti, inventori e scienziati folli ed insonni non li avremmo mai conosciuti. E’ grottesco, tutto ciò. |
10-02-2008, 13.15.09 | #2 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: Anfetamine e bambini suicidi
Citazione:
Il problema vero è che le case farmaceutiche hanno n grosso potere decisionale su quello che sono i farmaci, hanno potere sugli psichiatri che già di loro somministrano le cure come se fossero zuccherrini (probabilmente per gli incentivi dati sempre dalle case farmaceutiche per chi prescrive i loro famaci) a ogni cosa che per loro è una mezza problematica. L'ADha ovvero quello ch riguarda la sindrome di iperattività ha fatto una serie di anni e li farà nel tempo inimmaginabili ... ed intanto le case farmaceutiche si arricchiscono .... |
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20-02-2008, 19.55.31 | #6 | |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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Riferimento: Anfetamine e bambini suicidi
Citazione:
Chiedo scusa se mi permetto di puntualizzare su questa parte di intervento che ho quotato. Trovo giusto e confortante che la psichiatria venga sempre messa in discussione e che ci si interroghi sulla legittimità delle scelte che compie, dal momento che queste possono avere un'enorme portata sulla vita delle persone. Bisogna stare attenti però a non cadere nella demonizzazione; lo stato maniacale, qual'ora sia profondo, è una condizione grave, gravissima, altamente pericolosa per chi ne è soggetto, ed è difficilmente gestibile perchè porta ad una perdita di contatto con la realtà. Mi rendo conto che leggendo i sintomi riportati nel link (che trovo pertinenti e corretti) possa passare per uno stato "felice" e "leggero": non è così. Non ha nulla a che vedere con la genialità, la passione per un'idea e la vita un po' oscura e incasinata di un artista folle: si intede ben altro. Di ADHD purtroppo non me ne intendo, quindi non ci metto becco: condivido però la necessità di porsi legittimi dubbi specie quando si parla di psicofarmaci su bambini. Quello che mi spaventa è la tendenza a voler eliminare "il sintomo". che senso ha, su di un bambino poi? il comportamento è la manifestazione di un problema,ha quindi una valenza funzionale, è lo strumento attraverso cui si comunica questo problema:ed è su quest'ultimo che credo bisognerebbe concentrarsi. Non lo so. A volte ho paura che tutti questi movimenti nascano da una fondamentale impreparazione di genitori, insegnanti e medici, a tirar su bambini e a rispettare il loro individuale pecorso di crescita, che si sviluppa in tempi e modalità diverse per ognuno |
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21-02-2008, 14.09.51 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: Anfetamine e bambini suicidi
Citazione:
Diciamo che sicuramente se i bambini iperattivi prima avevono modo di sfogarsi giocando tutto il giorno con giochi fisici allora le cose andrebbero molto meglio sia per i bimbi che per i genitori ma anche per gli isegnanti stessi... purtroppo però la società è cambiata e il bambino non si può sfogare più come un tempo. Qualche anno fa quando ero bambino io, mi ricordo lunghissime giornate a giocare fino al tramonto per poi rientrare a casa, senza controlli ne restrizioni. Adesso non ce possibilità di vedere bambini che escono da soli per andare a giocare con altri bimbi. sono tutti in casa d'avanti alla Tv o internet o play station o quello che è. Non ce più il gioco fisico, che tanto manca. Poi penso che sia venuto a mancare anche la pazienza degli inseganti e il loro amore per quello che è il loro lavoro e anche la pazieza dei genitori che sempre più spesso vogliono figli perfetti e precisi, e non riescono a tollerare capricci o urla nella loro vita, anche se questi vengono dal proprio figlio. Così la soluzione più facile viene ad essere una bella pastiglia ... E se diventi cliente da bambino, non puoi che affezzinarti al prodotto ... |
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21-02-2008, 15.43.52 | #10 |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Anfetamine e bambini suicidi
Il DSM ( e l'ADHD in esso contenuta), manual of mental disoder, origina manco a dirlo negli USA 50 anni fa raggruppando le patologie su base sintomatologica e statistica e sembra davvero programmatico nei confronti della società che prende in esame più che diagnostico dei singoli componenti della medesima.
Appare cioè lo strumento attraverso il quale una società fondata su di una competizione sociale esaperata riesce a rendere tale competizione ancora più selettiva e dura, scremando i partecipanti e frapponendo loro ostacoli tramite la catalizzazione su base psichiatrica di una serie di disturbi per i quali essere normale in un clima già ostico diventa nè più nè meno che un' impresa allucinante.La corsa sociale si arricchisce di nuovi contenuti e maggiori vincoli, i quali non fanno altro che porre le basi o per l'accentuazione dell'eventuale disturbo già esistente o per la sua creazione ex nihilo. il miraggio dell'assenza assoluta di qualsivoglia sintomo e, specularmente, il suo curato e completo sviluppo patologico ove se ne ravvedano anche solo tracce, diventa un cappio attorno al collo. gli effetti sono sotto gli occhi di tutti da decenni, bambini in analisi già nei primi anni quando non mesi di vita, animali domestici in terapia. il "ritalin" ai bambini è una questione già emersa anni fa con relativi dibattiti, inutile dire che sono assolutamente contrario e che ben vengano richiami di questo tipo. la domanda che, ancora, allarma è come sia stato possibile imporre non solo un modello economico al mondo, ma anche e soprattutto, o parallelamente, o funzionalmente, un modello medico/diagnostico. quando è evidente che la diagnosi di queste patologie, abbastanza spesso non può prescindere dalla diversità culturale e geografica dei singoli che esamina, ammesso che sia plausibile almeno nel luogo che prende a modello e nel quale nasce, gli USA. |