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06-06-2003, 08.32.18 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-05-2003
Messaggi: 187
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" IN THE DARKNESS IS EASIER TO SEE..."
Già...forse ha ragione Igro...al buio è più facile vedere... i nostri lati d'ombra, ma anche le parti più luminose di noi risaltano nel buio. I miei lati d'ombra...beh...mi piacciono, a volte mi piace l malinconia immensa che scaturisce dal mio animo...certo, finchè non fa troppo male!!! |
10-06-2003, 09.53.56 | #20 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Ciao
Da parte mia.. ho un fondamentale bisogno di sentirmi "buono", perchè sento che è questo a permettermi di uscire tra la gente, uscire al sole e ridere, sfogarmi genuinamente con gli amici. Sento il bisogno di sentirmi buono per stare con gli amici, e starci bene, in sintonia. Il rischio è perdere di vista se stessi ed essere così in balia di chiunque: come se accecassi una parte di me per sentirmi sicuro con gli altri: altri accecati di una parte di loro dallo stesso mio meccanismo. Come potrei uscire di casa, dopo il lavoro, per rilassarmi e star tranquillo, se uscissi di casa sapendo di andare in guerra?! Una guerra che è sempre più o meno presente in una realtà, come è risaputo, paranoica, che richiede di essere attenti, se si vuol essere padroni di se stessi. Un'attenzione che costa stress, impiego di energie psico-fisiche per affrontare una sfida costante, dover sempre stare sul chi vive. La fratellanza sarebbe preferibile, ma lo ammetto anch'io, rischierebbe di essere noiosa. Sentirmi "cattivo" mi da una forza, a volte una maniacale potenza, un senso di potere personale, di controllo personale e interpersonale...che non è per nulla utilizzabile, anzi, è distruttivo (auto-etero), solo negativo: isola, uccide, ride malvagiamente... potere distruttivo. Come potrei uscire per stare con gli amici, stando con il mio egoismo, il mio maniacale senso di potere, l'esagerata consapevolezza della mia importanza...non potrei. Anche perchè, così stando, accecherei gli altri di un'altro loro lato, della ricchezza della loro diversità, della loro compagnia, delle loro esperienze. Così sento il bisogno di essere buono, per poter provare genuino piacere, fusione con la natura e la bellezza; sento il bisogno di essere umile per poter essere e basta. E ogni volta che affiora il demone, percepisco chiaramente come il mio tentativo di voler genuinamente essere...sfuma...nel mio egoismo, il mio desiderio di potere, di emergere, di sfruttare la bellezza per aquistare il potere. La convivenza sembra non essere possibile. E ovviamente soffro. Mi dico: allora io non voglio essere umile, non voglio essere, ma voglio essere per avere. Incompatibile. E' un casino. L'ombra al servizio del lato più luminoso, questa dovrebbe essere la strada. L'ho letta, non l'ho ancora vissuta. Nobile e viscido, sporco, misero. Un'animo nobile con un cancro, più un cancro dell'anima che un'anima: una volta ho sentito chiaramente questo, mi sono percepito chiaramente così, senza possibilità di scuse. La morte dentro, la morte che mi avrebbe preso troppo presto. E ho sentito quanto mi fa paura. Ma non basta questo per vivere, bisogna anche avere il coraggio di lanciarsi nel vuoto. Mah! Spero di non avervi annoiato, ho scritto tanto (non scrivevo da tanto, però ) Ciao |