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02-02-2008, 10.34.39 | #12 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le alterità postfemministe
[quote=Maura]Caro Arsenio,
a volte penso che il nick più rappresentativo per me sarebbe stato “lumaca”,ma ho scelto il mio vero nome. A me piace la trasparenza. Mi perdonerai se sto andando fuori tema, non sono in grado ancora di lanciare miei 3d, non potrei garantire di poterli poi seguire successivamente, potrei anche non farmi più viva per giorni e giorni, se non per mesi. [quote=arsenio]"Che il Papa faccia il suo mestiere mi sembra giusto, ma dovrebbe limitarvisi, astenendosi dal voler legiferare, fondandosi viceversa alla carità evangelica, e non all'inflessibilità dogmatica, con rinnovati spauracchi dell'inferno. Si tratta sempre di “dare a Cesare quel che è di Cesare, evitando elusive e fumose interpretazioni sulle pertinenze della Chiesa. E' questa riconosciuta suddivisione di competenze la vera “laicità”, non identificabile nel “laicismo”, termine che sminuisce chi non si allinea. Il dialogo della fede con la ragione e la scienza sottomesse è fuorviante e non giova a nessuno, perchè la fede è merito, grazia, rivelazione e non può equipararsi a un scientificità indiscutibile ,essendo Verità rivelata fine quota arsenio Citazione:
Non sei una lumachina , cara maura, bensì una partecipante intermittente come in genere lo sono anch'io. I miei interventi nell'arco di circa quattro anni sono veramente poco numerosi. Pure io potrei eclissarmi, partecipando per solo brevi permanenze, ecc. Ora è fortuito questo periodo di maggior frequenza. Dovuto anche perchè sono entrato in percorsi di discussione che mi piaceva approfondire almeno un po' di più, sempre alla luce di quanto emerso dalla discussione. Ammetto che ho un modo personale e discutibile di partecipare alle community. Dove si richiede assiduità e connessione continuata, anche se a parer mio devono mantenere una differenza dalle chat a botta e risposta sincrone, come non è successo in altri siti nel tempo degradati. Ora vi prevalgono sms di nonsense corredati da immagine e astrusi taglia e incolla. Ma anche per il resto non sono omologato ai trend ora quasi generalizzati dei forum. Comprendo come non riceva moti consensi e di contro ci siano sempre alcuni che pur trovano spunti stimolanti in ciò che di alternativo mi capita di proporre per un dialogo. Volendo anche molto prolungato,ma il tempo di rado lo concede. Soprattutto perchè in Rete è prezioso per alcuni partecipanti dai numerosi interventi. Tu ora sei tra chi riesce a recepirmi e darmi ascolto ma come off line, pure le amicizie virtuali sono vulnerabili. La pedofilia clericale è un fenomeno da sempre diffuso. Un tempo veniva facilmente messo a tacere, non veniva amplificato dai media, ed il colpevole veniva “premiato” attraverso una serie di trasferimenti da parrocchia a parrocchia, a suo vantaggio. Quasi sempre era recidivo, nonostante le accuse dei parenti delle vittime. Le collettività religiose e sportive offrono più occasioni a certi “educatori” di manipolare menti e corpi di bambini ed adolescenti. L'obbligo del celibato ha il suo peso. Anche S. Agostino riconobbe che la repressione istintuale può esplodere in deviazioni aberranti. In America il patrimonio accumulato con l'elemosina non è sufficiente a risarcire le famiglie dei bambini violati dai “servitori” di Dio. L'aspetto più grave è che per tradizione dottrinale-teologica il misfatto viene giudicato solo sotto l'aspetto di disubbidienza al sesto comandamento,e s'ignora la grave violenza psicofisica subita dai ragazzi, che poi li traumatizza per la vita. Ci sono numerose testimonianze di ex ospiti di case chiuse sulla frequenza di certi preti. Tempo fa la polizia fermò un'automobile per eccesso di velocità e poi relativo incidente. Quale fu il loro stupore nell' accorgesi che all'interno c'era un anziano travestito e seminudo, con sul sedile posteriore ripiegato un abito talare! Era un cardinale segretario presso alte sfere ecclesiali. Per sdrammatizzare ti racconto quella storiella che forse conosci. Durante un Concilio Ecumenico due tipi circospetti si avvicinano a un pellegrino. Ammiccando gli offrono una donna per la notte. “Ma io sono qui per il Papa!”, si schermisce con sdegno. E loro : “Il Papa sarebbe difficile, se si accontenta possiamo procurare un cardinale”. Di politica e religione non discuto sovente, perchè non fa parte dei miei prevalenti interessi. Le seguo più sotto l'aspetto etico, sociale, di costume, di confronto con un pensiero laico e scientifico, ecc. detesto i forum “Politica” dove il dibattito si risolve in becere esternazioni tra rigidità ideologiche, che degenerano in liti telematiche. La vita di Chaterine Millet è un romanzo scandalo di alcuni anni fa. Talora il confine tra l'eros letterario e la pornografia è labile o quasi inesistente. Tale libro ha dei passi hard ma è scritto bene ed ha pure un senso. L'autrice è una critica d'arte e saggista, allora 53enne. Mi piacque paragonarla al personaggio di Maria in “11 minuti”, trovandovi punti di contatto. Ad esempio il loro atteggiamento di donne non autorealizzate nella sessualità, intesa anche quale rapporto di comunicazione coinvolgente. La varietà di partner intercambiabili è ancora un ideale comune alla tendenza poligamica maschile. Non fa presa sull'eros femminile, ma in un futuro prossimo, chissà? Il sesso mordi e fuggi potrebbe ancor più uniformarsi a entrambi i generi. Il sesso separato da altre attività della vita e privo di elaborazioni dell' immaginario diventa monotono: si trasforma solo in un'attività organica primaria. Risulta appagante se la natura è civilizzata dalla cultura che lo carica di emozioni e lo riveste di suggestioni rivolte alla mente prima che al corpo. La sessualità sta al cervello come l'erotismo sta alla mente, disse Bataille che ne è stato il massimo teorico. Ma perchè questa sublimazione avvenga bisogna porre un freno alla sessualità esibita in modo troppo manifesto. Sottrae all'amore fisico il vissuto di trasgressione. E' il proibito che vitalizza l'eros. Ad esempio l'indumento che non scopre una totale nudità, ma è così rivelatore che induce a disvelarla. Una sessualità sbrigliata banalizza l'amore fisico. Già dicevo che l'esasperata sessuofobia cattolica di alcuni decenni fa giovò a un erotismo che ora si dice sia ormai spento nei maschi. Non preoccuparti per la tempestività delle risposte: quando ne hai il tempo e l'opportunità. Ora rispondo alla tua prima parte |
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01-03-2008, 10.25.21 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-01-2007
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Riferimento: Le alterità postfemministe
Esattamente tre settimane fa ero seduta a questa postazione per continuare il mio intervento: ho peccato per un eccesso di precisione e al momento di spedire ho perso tutto.
In queste tre settimane si sono susseguiti eventi di diversi natura sia in famiglia che sul lavoro, ma ho continuato ogni tanto a pensare a questo 3d. Ho visto che è rimasto intatto: fermo. E’ per riconoscenza a te che scrivo e per mantenere una promessa nei confronti di “percaso”. Ora la lettura di 11 minuti è un ricordo lontano, sono rimasti alcuni appunti e ti confesso che non sono riuscita a finire la “Vita sessuale di Catherine Millet” proprio perché richiederebbe uno sforzo, per il quale in questo momento mi mancano le energie(Mi avevi avvertito che rasentava la pornografia e sin dall’inizio ho provato molta compassione per questa povera donna, per come si è buttata via). Non ho tempo per rileggere ciò che hai scritto, ricordo alcune cose, volevo trovare il filo conduttore che univa Maria a Catherine, ma come vedi per diversi motivi non riesco farlo. Ribadisco ancora una volta che esistono diversi tipi di femminilità e nel romazo di Coelho troviamo oltre a Maria, le amiche del paese d’origine, la madre, la bibliotecaria e le colleghe prostitute. Secondo me Maria non vuole conoscere il mondo attraverso il sesso, ma inizialmente vuole vivere la propria vita, acquisire nuove conoscenze, passare qualche giorno di vacanza da sola. E’ una bella ragazza e ciò le permette di mettersi in mostra ed essere ingaggiata come ballerina da uno Svizzero. Non scappa, ma prima di partire va dalla madre e la informa delle sue intenzioni. Ne riceve quasi una benedizione, tutte e due sono consapevoli del rischio, ma sembra quasi che la madre desideri che la figlia possa vivere una vita diversa dalla sua.[u] Ciò che ho sottolineato, è secondo me importante, si tratta del passaggio generazionale tra madre e figlia, che dall’ esperienza dell’una nasca una nuova vita per l’altra. Un piccolo periodo lo dedico alle amiche, incapaci di uscire dal percorso di vita a loro predestinato. Ma che mezzi avevano per farlo? Maria viene notata non per le capacità personali, ma per la bellezza del corpo. La realtà in Svizzera è ben diversa da quella che Le era stata prospettata, direi che in fondo al cuore Lei sapeva già di come sarebbero andate le cose. Stringe i denti, si prefigge uno scopo: quello di guadagnare abbastanza soldi, per tornare al suo paese come una donna di successo che può aprire un’azienda agricola e mantenere i propri genitori. Per tutelare sé e i sui genitori, non ha nessuna intenzione di rivelare l’origine della piccola fortuna accumulata. La sua intelligenza e curiosità la portano anche a non perdersi in quella vita, che l’avrebbe vista sfiorire e passare dal miglior locale, a quello di un livello inferiore e poi sempre più giù sino alla strada. Ha saputo fermarsi anche rispetto l’avidità per il denaro. Non tutte le sue colleghe riescono in ciò alcune appena possono si sposano, altre rimangono prigioniere di quella vita. Ripeto, Lei non voleva sposarsi come alcune colleghe, ma voleva tornare al suo paese, dividere la ricchezza con i propri genitori. E’ questo secondo me ciò che la tiene vigile, che le fa mantenere la propria identità nei confronti dei maschi che è costretta ad incontrare. Riesce a superare questa fase difficile della sua vita scrivendo un Diario, leggendo, imparando il francese. Vuole attraverso i libri sapere di più sul sesso, ma capisce che chi ne scrive, ne sa meno di Lei. Tu scrivi:”Giudica gli uomini fragili, inconstanti, insicuri, e timorosi delle donne. Per sfuggire la realtà con una felicità fittizia, incapaci di vivere intensamente, pagano le donne”. Io dico “non tutti i maschi, ma sono così coloro che Lei frequenta per mestiere”. Visto che si parla sempre più spesso di parità tra uomini e donne, vorrei ricordarti che alcune donne agiate hanno sempre fatto uso dei così detti “accompagnatori femminili”, ovviamente oggi che l’indipendenza economica ha raggiunte un maggior numero di donne, tale pratica è più diffusa. E’ un peccato che le donne tendano ad usare il potere ripetendo gli errori maschili! Capisce l’influenza che ha la psiche sul sesso sia incontrando il cliente “sado-maso” che il cliente “artista” che diventerà il suo grande amore. La bibliotecaria è una donna di mezza età, che proprio su richiesta di Maria, decide di creare una nuova sezione dedicata al sesso nella biblioteca che gestisce. Leggendo quei libri si rende conto della mancanza di consapevolezza in materia. Coelho ha saputo mettere in risalto quella solidarietà tutta femminile che emerge in situazioni particolari. In questo caso la donna matura, che vuole trasmettere ciò che ha imparata sul sesso alla ragazza più giovane, che sembra volerle dire“non vivere la tua sessualità come l’ho vissuta io”. Ovviamente la bibliotecaria non sapeva quale fosse il mestiere di Maria. La conclusione è lo stereotipo della donna che vorrebbe abbandonarsi alla passione, ma preferisce partire, e poi Lui che si ripropone, proprio quando Lei non spera più. Non possiamo dire che sia sempre così. Io non terrei più così divisa la realtà femminile da quella maschile. Rimescolerei le carte e dividerei le persone per provenienza geografica, classe sociale e livello culturale. Poi distinguerei tra maschile, femminile, omosessuale, transessuale e poi abbiamo altro da aggiungere? Non sai quanto fastidio mi dia scusarmi per come ho scritto questo intervento, ma preferisco spedirlo con alcuni errori, piuttosto che non spedirlo per niente. Un forte Maura |
02-03-2008, 12.32.53 | #14 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le alterità postfemministe
Citazione:
Cara maura mi fa molto piacere questo nostro reincontro, ma mi rattrista quando dici che ti mancano le energie per continuare la lettura della storia di C. Millet. La tua sintesi di “11 minuti” è perfetta e coglie i punti più essenziali, che io avevo un po' dimenticato, avendolo letto anni fa. E' vero che il giudizio di Maria sugli uomini è dovuto a un sua esperienza non generalizzabile, la pari di quella di Chaterine. Infatti il mondo della prostituzione, o delle varie forme di sesso a cui non sempre si danno significati affettivo-amorosi , è molto variegata; dove sarebbero da discernere vari aspetti sociologici, storici, antropologici, ecc. Non si può banalizzare certo in chiacchiere superficiali nelle “chat” come qualcuno pensa. Spesso i clienti hanno una personalità non proprio condannabile: si tratte del un timore di un rapporto interpersonale autentico, sostituito d rapporti a volte con uno sfondo sadico, dove pur convivono con un moralismo formale ostentato in famiglia e società. Se leggi la cronaca, ogni tanto viene colto sul fatto anche qualche religioso di alte gerarchie, che s'è tolto la veste, anche in senso metaforico. Per la donna le motivazioni possono essere fattori economici ambientali, ecc. Da distinguere le schiave vendute ai protettori, ecc. che è un fenomeno ben più tragico da chi mette in vendita il proprio corpo per sua volontà, e comunque consapevole, e senza il miraggio di un mestiere che non c'entra per nulla a quello a cui verranno obbligate. La donna che si vende talora s'inserisce in un'ottica di donna oggetto, sua condizione sociale di cui oggi purtroppo rimane ancora qualche retaggio. Gli uomini talora sopperiscono ad un rapporto anche per loro “sbagliato”: esistono, sebbene tale causa sia in minoranza, pure donne castranti e colpevolizzanti che anche implicitamente si rifiutano di collaborare per un'armoniosa vita sessuale che gioverebbe ad entrambi. Altro è quando certi maschi hanno bisogno di stimoli sempre più forti e talora ripugnanti: e ciò spiega l'enorme fortuna e richiesta di transessuali, travestiti, di benpensanti padri di famiglia. ecc. il “Moralismo” va a braccetto con il sesso mercenario: pure la verginità sarebbe un'esigenza di chi ha avuto i suoi primi rapporti sessuali con prostitute e non con coetanee del proprio ambiente. Catherine Millet è un'altra figura letteraria molto interessante che ho confrontato con Maria, al di là delle situazioni pornografiche: ma talora erotismo e pornografia sconfinano e si confondono l'un l'altro. Dapprima si propone di cercare nei rapporti sessuali una forma di comunicazione con i suoi simili. Ma scopre che gli orgasmi sono spesso meccanici, rasseganti, tristi. Nonostante la varietà delle persone con cui ha fatto l'amore non si è mai sentita realizzata. E' dubitabile l'idea maschilista, quando in materia di sesso ritiene che il piacere del si possa trovare solo nella varietà. Nessuna delle sue numerose accoppiate può soddisfarla. Solo sesso è un'attività organica primaria, come ingerire, defecare, ecc. Separato dalle altre attività esistenziali è monotono, disumanizzante. Solo quando è civilizzato dalla cultura che lo carica di emozione e di passione, e lo riveste di cerimonie e rituali, arricchisce la vita, beneficiandone tutti i meandri dell'esistenza. Ma perchè questa sublimazione si realizzi bisogna perseverare in regole che incanalino e frenino la sessualità, in modo che l'amore fisico possa essere vissuto e goduto come trasgressione. La libertà ha banalizzato l'amore fisico.: routine, ginnastica, per un fecondo mistero umano. Per il resto, hai ragione: non c'è più una contrapposizione di genere. Le donne saranno “uome”; gli uomini “donni”. Omosex, lesbiche ,bisex, transex, transgender ecc. i metrosexual, come qualcuno equivoca, non c'entrano per nulla,: è stata una moda di maschi vanitosi al pari delle donne, che vivono per apparire. Le donne oggi accettano il sesso anche con minore coinvolgimento emotivo, ed esistono quelle che si affidano a prostituti, sebbene non sia ancora un fenomeno di massa. C'è un bellissimo film con Charlotte Rampling (sempre splendida) che affronta questo tema: un viaggio nei paesi esotici, per scegliersi un gigolò di colore, come usanza che sta prendendo piede, a quanto si dice. Ma sai che avevo per te un lungo post, 2a parte, che devo cercare e inviarti, se ci sarai, come spero? Oggi non riesco a digitarlo. . |
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