Io ho desiderato la vendetta ardentemente, ma non per amore, per tempo sprecato e sofferenza inutile.
Quando ho smesso di amare il mio ragazzo e me ne sono resa conto, infatti, ci sono stata malissimo: non avevo il coraggio di mollarlo perchè pensavo lui mi amasse ancora, e non volevo farlo soffrire.
Temevo avrebbe fatto una pazzia (era di psicologia molto instabile prima che lo conoscessi e aveva acquistato un po' di forza d'animo solo stando con me)...
Siamo stati insieme ancora due mesi, in cui io mi scervellavo nella confusione...
Al termine di questi lui, stufo e disinnamorato, mi ha fatto incavolare (ha tirato al limite la mia pazienza in un momento d'esami di fine anno scolastico) e s'è fatto mollare, ma quel che è peggio è che s'è vantato di essersi stufato di me e aver deciso di dare un taglio alla storia troppo impegnativa e di aver allontanato una compagna troppo soffocante (e io credo proprio di essere stata più fredda che soffocante e innamorata
negli ultimi due mesi).
Oltre al danno anche la beffa insomma all'apparenza.
Ho desiderato ardentemente la vendetta.
Quando smetto di desiderarla (da poco tempo), scopro di averla in questo momento, ma non mi porta nessun interesse, nessuna soddisfazione.
Lui ha ricominciato a vivere nella sua insicurezza di prima, ed è stato respinto da una ragazza a cui era sicuro di piacere, che lo sta facendo soffrire un casino.
Di certo è una bella rivalsa, ma a me serve?
No, non me ne frega proprio niente.
La vendetta in amore è inutile.