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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
08-10-2007, 13.32.11 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: familiari di malati mentali
il mio messaggio era un po' stringato forse non mi sono spiegata.
ero interessata a conoscere e scambiare vissuti e punti di vista, sostanzialmente emozioni al riguardo, con chi vive o ha vissuto con un malato psichiatrico grave. e per grave, al di là della diagnosi, dico grave cioè: perdita di contatto con la realtà che significa parlare con le voci, sentire voci e vedere persone che che non esistono. si tratta di pazienti gravi che subiscono periodicamente dei tso, ovvero trattamenti sanitari obbligatori, in quanto ritenuti pericolosi per sè e/o per gli altri. conosco la malattia, sono anni che ci convivo, conosco la diagnosi, conosco le cure, relative, ho una mia opinione in merito su tutto, costruita nel tempo per capire, per aiutare mia sorella, i miei genitori e me stessa. conosco me stessa, perché per affrontare tutto questo in analisi ci sono andata io. so tutto quel che c'è da sapere e non mi dilungo. ora, io vorrei confrontarmi con qualcuno che abbia vissuto esperienze analoghe. spero davvero che non ce ne siano molti, perché non lo auguro a nessuno, nè a chi è malato nè a chi vuole bene a una persona malata. ma qualcuno ci deve pur essere. vorrei scambiare opinioni, per esempio circa il vuoto del sistema legislativo, circa l'assenza grave delle strutture pubbliche, la codardia di psichiatri che si rifiutano di firmare tso, l'ignoranza delle persone che non sanno cosa sia uno psicotico. e poi sentimenti ed emozioni di chi vive o ha vissuto con psicotici gravi: la paura, il terrore, la rabbia, la pena, e più di tutto l'impotenza, un'impotenza oggettiva (perché purtroppo la verità è che una cura non c'è, almeno per mia sorella non c'è) e quella sensazione di impotenza indotta, indotta da chi invece di prendersi in carico un problema così grave (e mi riferisco alle istituzioni) lascia le famiglie sole a gestire qualcosa che nessuno sa gestire. se qualcuno c'è che ha vissuto esperieze analoghe sa di cosa sto parlando. |
08-10-2007, 16.25.19 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-03-2007
Messaggi: 162
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Riferimento: familiari di malati mentali
A me quelli del reparto psichiatrico (3 anni fa') mi hanno definito uno schizofrenico cronico,ma la mia famiglia ha deciso di tenermi in cura da un privato,il quale afferma che posso guarire.Prendo abilify e ziprexa pero' credo di essere diventato un asociale e non so' cosa dire a riguardo,evito il contatto umano e d'altro canto ho capito che le voci sono "io" anche se a volte ci casco.
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08-10-2007, 21.19.08 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: familiari di malati mentali
Citazione:
la diagnosi di cronicità è spesso data sommariamente per motivi che nulla hanno a che vedere con la malattia. il privato da cui sei in cura invece forse fa il suo lavoro perché ci crede, perché è appassionato e mi sembra che i risultati ci siano. in bocca al lupo! |
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08-10-2007, 21.55.13 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 28-02-2007
Messaggi: 13
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Riferimento: familiari di malati mentali
Io non raccoglierei tutto ciò che può riguardare la psicopatologia in una stringa: malati mentali. Se è vero che ad oggi la nosografia non è l' ideale a cui si tende è altrettanto vero che qualcosa rispeto al passato è stato fatto, dove i malati psichici erano un pò tutti coloro che, per la società, erano devianti. Appunto, in una società stanziale.
Diamo un nome alle cose, se le cose ce l' hanno. Ammesso che la società occidentale è drogata, inquinata e dannosa per l' animo umano, ammesso che questo comporta innumerevoli mali di società, ammettiamo anche che vi sono delle patologie le cui cause risiedono anche in quel patrimonio genetico che tanto afffascina gli studiosi. Non basta, perchè l' ambiente esercita la sua pressione, ma è significativo. Esistono patologie la cui etiopatogenesi è nota, altre si rilevano dal quadro sindromico, altre ancora hanno l' etiopatogenesi ignota. Ci sono malattie, disturbi, sindromi, psicopatologie, ritardi maentali.. Insomma guardiamo oltre per vivere qui. Personalmente sono un familiare diretto di un paziente affetto da disturbo bipolare dell' umore. Ciò ha comportato moltissimi problemi in famiglia perchè 20 - 25 anni fa non c' era ancora chiarezza sul trattamento farmacologico verso questi pazienti. Veniva trattato con farmaci utili anche per la schizofrenia. Inoltre, ma il tutto si condiziona, la famiglia rispondeva male al comportamento da adottare. C' era un cronico rifiuto e non accettazione della malattia che, fra l' altro, è ben gestibile volendo. Nel corso degli anni si sono succeduti 17 ricoveri al centro d' igene mentale, tenuto in pessime condizioni igienico - sanitarie - sociali. Si cresce, si matura, si studia perchè il veleno in dosi maggiori genera l' antidoto e si comprende, perchè se ne ha consapevolezza. Se penso al clima familiare che vivevo e mi guardo allo specchio oggi potrei vedere due persone se non pensassi che il senso della vita, a cui tendo, è l' evoluzione che mi accompagna. 5 anni di psicoterapia individuale ( la più bella scoperta ), la pelle scottata e tanta voglia di rinascere. Oggi sono uno studente alla Sapienza alla facoltà di Filosofia, lavoro per una cooperativa sociale la quale mi dà l' opportunità di lavorare con adolescenti con lieve - medio ritardo mentale ( qualcuno è affetto da sindromi varie ), una volta laureato vorrei prenderla a Psicologia perchè è qui che mi sento a mio agio. In questo campo. Il mio percorso di ricerca non è finito, ma la sua strada ormai l' ha presa. Non so se sono riuscito a trasmettere emozioni, sentimenti e stati d' animo però il solo ricordo di alcune esperienze a me ne trasmettono in modo intenso. Ciao. |
11-10-2007, 13.24.52 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: familiari di malati mentali
Citazione:
beh sì ciclico ci sei riuscito. in bocca al lupo per il tuo percorso. io guardandomi allo specchio vedo me stessa e non so bene cosa vedo, soprattutto non so bene cosa sento, perché riuscire a conciliare al proprio interno stati d'animo così diversi e così opposti non è cosa facile. va a finire che diventa tutto un calderone. e mentre cerchi di gestire quelgli stati d'animo devi anche vivere la tua vita, fatta delle cose di tutti i giorni, ma le energie tu ce le hai impiegate in altro e ne servono parecchie. |
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11-10-2007, 20.45.19 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: familiari di malati mentali
Ciao Senzanome!
Mi spiace molto per tua sorella e per te e la tua famiglia che dovete confrontarvi con il "disturbo" psicotico. In passato ho avuto modo di conoscere direttamente la psicosi, sono stata fidanzata per un anno circa con una persona che aveva questa patologia ( pobabilmente scatenata dall'uso spropositato di pasticche allucinogene e simili ), la quale è molto diversa da quelle malattie mentali che mantengono comunque un contatto con la realtà... lo so perché mia madre ha depressione e disturbo bipolare più annessi e connessi ma comunque la sua mente è presente a ciò che la circonda ( anche se non le piace ), mentre la psicosi è "inaccessibile" ... è una realtà a parte... la testa è altrove. Questo ragazzo con cui ho convissuto devo dire che inizialmente riusciva a comunicare ancora con me, poi col tempo è andato a peggiorare... ovviamente ero diventata la sua infermiera personale ( e sono contenta di averlo fatto ), stavo sveglia tutta la notte, assecondavo i suoi deliri ( forse un pò li capivo ).. e cosa incredibile: dormiva con le palpebre aperte! Mi stava fisicamente e psicologicamente deteriorando e ho dovuto rinunciare ad aiutarlo, perché allora non avevo mezzi né materiali né emotivi per poter continuare a sostenere la situazione. E' stata un esperienza che mi ha lasciato un grande senso di impotenza e ancora oggi mi chiedo cosa avrei potuto fare di più per aiutarlo. Per questo vorrei chiederti una cosa : c'è possibilità di guarigione o rilevante miglioramento, attraverso le cure, per questa "malattia", che tu sappia? Un abbraccio di cuore a tua sorella e a voi famigliari che la sostenete. |