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30-09-2007, 12.15.31 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-08-2007
Messaggi: 38
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Mi dispiace molto per ciò che ti è capitato, perché quando vogliamo bene a chi ci sta intorno soffriamo davvero per i loro comportamenti molto più di quanto si dovrebbe.
E’ difficile capire ed accettare che queste persone non diano importanza alle stesse cose in cui crediamo noi. Purtroppo, spesso, non è possibile rapportarsi a persone così diverse da noi perché non è sufficiente cercare un compromesso: o ci si uniforma (come credo, dal tuo racconto, abbia fatto C) o ci se ne discosta (come hai fatto tu). Tu hai dato prova di aver scelto la strada che ritieni più giusta, hai agito con coerenza e rispetto dei buoni sentimenti. Non sei stata capita né apprezzata, purtroppo, ma ciò che conta è sapere di aver agito in quello che ritenevi essere il migliore dei modi, è importante per te stessa. La strada che hai intrapreso è difficile, faticosa e di sofferenza perché non è facile accettare di essere trattata male perché si crede in cose diverse, perché non si è disposti “a fare gruppo” quando si ritiene che il gruppo sbagli, perché si ritengono sbagliate scelte che gli altri invece legittimano perché attualmente di maggioranza. Spero che tu riesca a portare sempre avanti con questa chiarezza e senza esitazione questi tuoi ideali perché è nel non uniformarsi che si trova la propria identità e ciò costituisce una promessa per il futuro. |
30-09-2007, 13.07.26 | #8 |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Come ben dice Mary ti è capitata una cosa splendida...e tu anche solo scrivendo qui non ti fai sfuggire l'importanza. E' arrivato il momento di tagliare i rami secchi. Una bella potatura, hai individuato che non sono amicizie per te.
Ognuno fa la sua strada e forse quella non era la tua. Prosegui serena i tuoi studi e allarga l'orizzonte, magari ci sono accanto persone, che fin'ora non hai considerato, che potrebbero dare tanto. In bocca al lupo e butta alle spalle tutto il resto. |
30-09-2007, 18.56.12 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 35
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Salve, grazie per le risposte che mi avete dato, come vedo confermato da voi, non sono io ad essere in torto...
E infatti io non sento nessun senso di colpa, ma ancora mi rimane dentro il cruccio di come certa gente fa a vivere in un mondo di calunnie... Secondo voi quando mi guardano in faccia, consapevoli delle balle inventate, provano qualcosa di simile alla vergogna? Vi faccio un esempio, ieri sera sono uscita con una mia VERA amica, con cui sto bene, e che dice di avere i miei stessi problemi, di trovarsi cioè fuori luogo nella sua classe perchè diversa dalla gente omologata. A casa c'erano i miei genitori...sapete cos'è successo? Sono arrivati scherzi telefonici da parte di A, B e un loro amico (C era via con i suoi genitori, ma sicuramente non si sarebbe tirato fuori da quest'idea) in cui m'insultavano e prendevano in giro me e il mio ex (che non c'entra assolutamente con loro...). Quando mia mamma me l'ha detto ci sono rimasta male...lei era furiosa...io solo vuota...alla nostra età si fanno ancora scherzi telefonici? La cosa che più mi fa rabbia è che sono in gruppo, in superiorità numerica...perchè non vengono ad affrontarmi di petto? Io sarei disposta ad affrontarli di petto, e non so se, con la forza d'animo e la convinzione che ho, finirei per perdere, a meno che, come spesso ho visto fare a B (la mia ex migliore amica, tanto per intenderci), si arrivi alle mani. Ma anche se dovessi inesorabilmente uscirne sconfitta da uno scontro faccia a faccia, preferirei vivamente che questa guerra si combattesse alla luce del sole, come fanno le persone mature. Perchè ricorrere a falsità subdole, ad insulti così insidiosi? Mi sento così impotente...io non reagisco di mia volontà, perchè non voglio dargliela vinta e cedere alle loro provocazioni alle spalle, ma anche il non reagire, con la forza e le potenzialità che ho, mi fa stare male e mi fa sembrare come se stessero vincendo loro. Inoltre ho una gran paura che ora comincino a prendersela magari con il gruppetto dei soprannominati "bigotti" solo perchè sto con loro e perchè sono dalla mia parte... Ho paura di fare del male ai pochi e veri amici che mi ritrovo. La via che ho intrapreso io è quella della giustizia, senza dubbio, ma è così tortuosa e odiata dagli altri che anche se so che devo continuare mi vengono un sacco di dubbi e angosce, e non ditemi che sono debole: non lo sono, perchè la continuerò fino in fondo... Solo che sono incerta...a cosa mi servirà arrivare in fondo? Avrò poi qualcosa di più rispetto agli altri, se non una coscienza pulita? Alla fine peccatori e santi vivono la stessa vita, anzi, molte volte i peccatori ricevono molte più gratificazioni, e non è giusto per niente. |
30-09-2007, 20.00.41 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 12-05-2007
Messaggi: 16
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Anche a me è accaduta una cosa simile in quarta superiore.
Ci fu un disguido con una compagna di classe, per cui io, svampita ed irresponsabile, finii per far capire ad una persona ciò che questa compagna pensava di lui. Per me non fu un tradimento, fu una leggerezza. Ma quando tornai a scuola il giorno dopo la classe era già stata accuratamente informata di tutto. Chiesi di essere ascoltata, chiesi un confronto aperto con questa persona che non mi guardava nemmeno più, ma niente da fare, ormai ero bollata. Per tutti ero una traditrice, nessuno tranne la mia "fazione", ovviamente in netta minoranza, volle ascoltare l'altra versione della storia. Non perchè pensassero che non era vera. Semplicemente perchè-ora me ne accorgo- era poco interessante. La verità e la giustizia a pochi interessano. Ai più basta sensazionalismo e un capro espiatorio, un altro da coprire del male che hanno dentro per vederlo fuori di sè ed evitare che li possa dilaniare. Mi chiusi a riccio, fui più grintosa e acida che mai, facendo leva sulle persone che avevo vicino a me per farmi forza. Passò anche quel momento. per finire, in classe nostra c'era il gruppo vip e l'antivip. Il gruppo vip si reggeva sul divertimento che i membri provavano nello sparlare alle spalle dei compagni di classe. Il gruppo antivip si reggeva su amicizie vere di persone che stavano bene assieme e per caso si erano trovate a "combattere" contro un nemico. Questo ci unì molto: mettici la situazione, l'età, tutto quanto, ma la nostra amicizia aveva uno zoccolo duro, tanto che dopo 4 anni io queste amiche, con intensità diversa dovuta alle cose che sono accadute in segiuto, le sento ancora, ci esco, o quantomeno le porto nel cuore sempre. Ho spessissimo nostalgia di quelle splendide anti vip, ognuna coi suoi difetti, ognuna che accettava l'altra nel bene e nel male per come era davvero. Gli antivip si sono disfatti dopo pochissimo.Niente di vero li teneva insieme. Ho visto persone che si sono pentite di tutto questo, delle bugie, dell'aggressività, della falsità, pensando di aver perso anni della propria vita, magari. mentre io sento una fittonata al cuore ogni volta che ripenso alle MIE amiche, alle mie compagne. un abbraccio |