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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
01-10-2007, 02.47.02 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Citazione:
Quoto Donella perchè leggendo il tuo racconto ho percepito le sue stesse sensazioni. Per risolvere i casi della vita è più utile partire da se' stessi che dal comportamento altrui: alla fine gli avvenimenti sono lezioni dalle quali si può imparare, oppure al contrario chiudersi a riccio nella convinzione che la colpa sia sempre degli altri. Leggendo il racconto si evince un giudizio nemmeno tanto celato, che è il tuo in prima battuta: Giudichi l'amica alla quale "piacciono troppo i ragazzi", e l'altra che prima era tua amica, abbandonata nel momento in cui ha scoperto che fa uso di marjuana. Partiamo da questa seconda amica, che prima consideravi alleata e poi hai deciso che non meritava più la tua stima. Perchè non meritava più la tua amicizia? Non ti fidavi più di lei? Pensavi che il suo comportamento avrebbe in qualche modo inciso su di te? Forse per lei questa è stata una delusione, forse si sarebbe aspettata da un'amica che il suo comportamento sarebbe stato compreso o che comunque non avrebbe inciso sul vostro rapporto. Forse un'amica potrebbe chiedersi cosa c'è dietro all'uso di una sostanza e nel caso offrire un aiuto. Anche a me capitò una cosa simile ai tempi del liceo: difficile non capire che X faceva uso di sostanze ben più pesanti della marjuana. Ma la compagnia, me compresa, che le voleva bene cercò di starle vicino il più possibile; sua madre che sapeva, me lo chiese direttamente. Purtroppo non riuscimmo a fare molto ma lei sapeva che la porta era sempre aperta e più volte rimase con me nei pomeriggi di sconforto quando l'aiutavo a studiare e a ripassare le lezioni. L'amica che mente alla madre invece: niente, ha detto bene Donella a mio parere. Con questo non voglio affermare che tu abbia sbagliato e che gli altri siano nel giusto, ma ci sono malattie giovanili ed errori a volte fisiologici e la speranza che si tratti di un passaggio verso un'età più consapevole; l'importante è non rimanerne invischiati. Troverei utile nel tuo caso la sospensione del giudizio nei confronti dei tuoi amici, il resto verrà da se'. |
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01-10-2007, 14.40.03 | #15 | |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Citazione:
Decidi. In qualche modo ti mancano questi personaggi, da te descritti come: bugiardi, ingiusti etc. Che guerra vuoi fare e a chi , non vuoi dargliela vinta solo perchè in fondo ti dispiace essere fuori dal branco...se davvero vuoi differenziarti ricorda che forse dovrai rimanere sola. Impossibile stare con ..e allo stesso tempo lontano da...Dici cosa mi servirà arrivare fino in fondo? A nulla, cosa cerchi? Ti servirà a stare bene con te stessa, ti sembra poco? |
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02-10-2007, 13.38.43 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Citazione:
Sintesi, per me , SUBLIME!!!!!!! |
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02-10-2007, 15.21.40 | #17 | ||
Ospite
Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 35
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Citazione:
Quando ho visto B fumare per la prima volta canapa (e ridursi non molto bene) gliel'ho detto che disapprovavo il suo modo di fare e che la sostanza che portava in borsa mi faceva paura, e anche che mi faceva temere per lei. Lei mi ha semplicemente risposto di farmi i caxxi miei, che stava bene così, non aveva bisogno di prediche o altro. Quella sera in cui lei ha fumato (eravamo in gita scolastica) subito si è sparsa la voce, un po' perchè le sue condizioni erano evidenti (anche se negava con ostinazione e rabbia), un po' perchè si sa, alle lingue piace spettegolare. Lei si era arrabbiata molto con me, rimproverandomi di averla portata in mezzo agli altri (quando lei ha tirato fuori la canapa c'erano altre 5 persone circa, di cui due già ubriache fradice, e in seguito i 3 sani se ne sono andati da altre parti a divertirsi e a conciarsi, rimasta sola con lei e gli altri due ho pensato di farmi seguire dove c'erano altri nostri compagni) e di aver reso "pubblica" la sua condizione. Le avevo chiesto scusa, anche se non mi sentivo per niente colpevole. Il mio gesto era frutto del panico e della preoccupazione; non potevo di certo lasciarla lì come un sacco di patate in una città straniera. Da questo io ne deduco che se lei avesse veramente problemi, avrebbe anche cercato di capire che il mio agire non era mirato ad altro che al suo bene, inoltre sapeva che l'avrei aiutata o avrei cercato, qualsiasi cosa avesse. Io dal canto mio, come posso stare vicino ad una persona che mi rifiuta? Ci sono stata per 6 anni con lei, donandole sorrisi silenziosi e incoraggianti quando stava male e non voleva parlarne. Non posso combattere contro i mulini a vento. Con lei ho chiuso definitivamente ieri: in piena ricreazione sono andata in bagno per bere e l'ho trovata lì, infreddolita e ammalata. Avevo voglia di chiederle con strafottenza dove fossero i suoi amici, dove fosse A, la sua migliore amica (che ho visto tra l'altro con un altro ragazzo in pausa), dove fosse C, con cui sembra avere così tanto feeling ultimamente... Ma non le ho rivolto la parola, ho salutato una per nome passandole davanti, e una mezz'ora dopo la sento che mi chiama "stronza perchè non l'ho neanche cagata in bagno quando stava male...", naturalmente spettegola con C e A. Lo so, sono stata insensibile e maligna nell'agire, ma sono stufa, ora sono diversa da prima, e loro non esistono più, anche se sono sola. E che spettegoli pure (non chiedo che abbia il coraggio di venire a dirmi le cose in faccia). Mi sa che ha una moralità e una visione degli amici un po' alterata. Citazione:
No, non mi dispiace essere fuori dal branco, perchè nel branco non ci sono mai stata. Alle spalle so che loro mi definivano "sfigata" comunque, perchè non uscivo la sera. Sono uscita una volta con loro, ho bevuto un cocktail e sì, lì per lì mi sentivo bene, ma poi ho avuto vergogna di me stessa. Che cosa ho dimostrato a me stessa bevendo con loro? Niente. Che cosa ho trovato in me stessa dopo aver bevuto? Il solito vuoto e i soliti problemi. Non voglio dargliela vinta perchè odio perdere, l'ho sempre odiato. Mi sento impotente a sapere che loro ridono e s'inventano balle su di me. Io sono una ragazza da scontro diretto, odio gli inganni e le cose subdole, mi piacciono i confronti i faccia a faccia onesti e leali...e loro non li sopporto perchè stanno agendo in modo molto scorretto e pusillanime. Stare da sola. Stare da sola mi servirà a non infangarmi ancora di più la coscienza, a sapere di non essermi umiliata solo per entrare in un gruppo. Sarà motivo di orgoglio e dignità, anche se è una strada dura quella controcorrente. Quello che spero è che mi renda più saggia e più forte, un po' più consapevole della vita e della gente che mi circonda. Perchè ho tanto bisogno di crescere per diventare una donna matura e grande. |
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04-10-2007, 22.04.40 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2006
Messaggi: 158
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Dire che ti sia capitata una cosa meravigliosa mi sembra eccessivo
Ma è pur vero che questo grosso problema rappresenta per te una grandissima opportunità. Tuttavia vedo in te un elemento molto pericoloso per stessa. Sembra che tu ci tenga a dimostrare che tu hai ragione e gli altri torto, che tu sei quella buona e loro i cattivi. Da come l'ha descritta tu sembra anche così, cioè che tu sia stata presa di mira, ma tu non devi dimostrare niente a nessuno. Innanzitutto perchè una persona che sa di valere non da valore -mai- ai veleni altrui, perchè inevitabilmente arriva a dargli una mano. Ho visto in te la necessità di avere delle conferme anche qui nel forum. Ora, non vorrei sembrare eccessivamente critico nei tuoi confronti, anche perchè sentire che non ti trovi bene con persone dai valori incivili (chiamiamoli così) non può che catturare la mia simpatia. Anche io, e non solo (ma siamo un forum di disagiati? ) abbiamo avuto esperienze analoghe. Ad ogni modo, non ti devi mai contrapporre a loro, cioè: 1. Sarebbe un dialogo (già se fosse un dialogo sarebbe tanto) che non porterebbe alcun beneficio per te, evitalo 2. Se sai di essere nel giusto non hai bisogno che qualcuno te lo confermi, soprattutto queste persone! Ad esempio quando un idiota mi da ragione io mi metto paura. Cmq questo non vuol dire essere arroganti, discutere civilmente con persone valide è sempre un buon abito. 3. Noto un eccessivo coinvolgimento emotivo in tutto questo, comprovato dal romanzetto che hai scritto , il che porta con sé sofferenza mentale e a volte fisica, cose che tu non vuoi! Niente coinvolgimento emotivo. 4. Non fare l'errore di credere che la situazione migliori o che le persone migliorino. Tra qualche tempo qualcuno tornerà da te, tieni la porta chiusa, perchè se li fai entrare faranno casino di nuovo. Le situazioni non migliorano, solo tu puoi migliorare. Chiuso questo paragrafetto (anche io sto scrivendo un romanzo ) noto che vedi la "canapa" come una specie di diavolo fatto persona. Mi trovi d'accordo che come tutte le droghe siano dannose, ma le canne non sono certo peggio dell'alcol, anzi... per esempio il tabacco è più dannoso, cmq: http://www.mentecritica.net/la-marij...nte/jimmi/290/ . Poi non ho ben capito perchè hai raccontato tutto alla madre. Se il tuo intento era quello di aprirle gli occhi, allora è onorevole, ma dubito che una S.... incallita abbia una madre di natura molto diversa. Nel migliore dei casi non è in grado di gestire la figlia e se tu le racconti determinati fatti non migliorerai le condizioni della madre, della figlia, e darai carne ai lupi. PS Le persone sono sempre in cerca di un capro espiatoria da lapidare. Soprattutto chi disconosce il loro sitema di valori. Ma se tu vuoi migliorare le cose devi essere il più gentile che puoi, perchè se reagisci con violenza, fisica o verbale, darai loro un motivo (futile, ma un motivo) per odiarti. Forza e coraggio. |
05-10-2007, 13.18.22 | #19 | |
Ospite
Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 35
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)
Citazione:
Grazie mille, ti quoto pienamente perchè riconosco che hai assolutamente ragione. Cercherò di seguire i tuoi punti e non farò mai più rientrare nessuno di quelli tra le simpatie. C'è una cosa che però forse non hai capito (come dici anche tu): io parlando con la madre di A le ho solo raccontato che A non era stata con me la sera prima e che non avevamo ricerche da fare per storia, presupposti da cui poi la donna non so quali conclusioni abbia tratto. Secondo la versione di A (quella ufficiale cioè, che tutta la scuola conosce), io mi sarei presentata da sua madre e le avrei raccontato tutto di mia spontanea volontà: che lei fuma, beve, ecc. ...La fantasia degli adolescenti vola!! |
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