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10-09-2007, 15.32.00 | #3 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Santificazione della propria compagna e calo del desiderio
Citazione:
E se fosse, alla fine, solo una banalissima questione di sesso? Perchè io non penso che c'entri " l'idealizzazione" ma piuttosto il non rendersi conto, all'inizio, che la donna che si sceglie è caratterialmente più portata a fare "la madre" che non "l'amante". E penso anche che i segni premonitori a questa, chiamiamola, "propensione" un uomo dovrebbe saperli riconoscere, o no? D'altro canto la donna dovrebbe essere in grado di tenere, sempre, ben separati i ruoli, e come impara, strada facendo, a fare la madre, così dovrebbe imparare ad essere compagna e amante (e questo discorso vale esattamente anche per gli uomini... ...). Il calo del desiderio non sarà legato anche al fatto che, ad un certo punto, si cade nella monotonia e si diventa scontati l'uno per l'altra? Perchè, mentre si mette tanto impegno nel lavoro, nella famiglia, nell' essere madri o padri, per quanto riguarda il sesso spesso, invece, questo non succede? Questo thread, caro Marco, potrebbe essere lo spunto per tanti altri.... |
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10-09-2007, 18.24.24 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Riferimento: Santificazione della propria compagna e calo del desiderio
Citazione:
Ciao Pallina (vacanze tutto ok?) c'è molto di giusto in quello che dici. Il meccanismo di "santificazione" però secondo me scatta in un uomo quando la sua compagna o moglie rimane incinta o partorisce. Già è la donna stessa ad avere un minore stimolo sessuale, concentrata com'è sul bambino/a , poi l'uomo si può far prendere da una sorta di timore reverenziale verso la donna , vista solo come madre, ed ecco che il sesso passa in terzo piano. Si dice che gli uomini vogliono una santa come moglie ma una puttana come amante (chiedo scusa per il termine) .... qualche volta anche noi uomini abbiamo gli emisferi del cervello in conflitto fra di loro... |
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10-09-2007, 18.55.29 | #5 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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ipotesi
Ciao Marco,
si era parlato – in passato – di un argomento simile ma onestamente non ricordo quale fosse il thread. Mi viene in mente una battuta di De Niro (credo fosse “Terapia e pallottole” risponde all’analista che gli fa domande intime sui rapporti che ha con la moglie): “Ma sta scherzando? Quella è la bocca che bacia i miei figli!” Forse è una visione maschilista del mondo, avallata anche da molte donne, che distingue il ruolo di madre dal ruolo di moglie, e distingue il ruolo di moglie da quello di amante. C’è da chiedersi se ci sia stato in tale coppia, un momento in cui la sfera intima abbia realmente funzionato. Ricordo un amico che un po’ di tempo fa mi parlava della fidanzata come di una sorella (“ci sto tanto bene insieme parliamo e scherziamo su tutto… ma il sesso proprio lo faccio canonico una volta a settimana e già mi pesa quello”). Da cosa dipenda non so dire, secondo me non da un fattore soltanto. Avevo letto qualcosa, ma potrei anche ricordar male, che ancorava questo processo alla vergogna di far conoscere le parti più “scabrose” si sé alla persona che si ama, per paura di essere rifiutati e di perdere la stima dell’altro. E’ un discorso difficile perché a mio parere più che in altre situazioni la differenza la fanno le due persone coinvolte: rapporto individuale con la sessualità, capacità di aprirsi rivelando i propri desideri. E poi c’è un fattore che non sottovaluterei: per fare sesso con un’estranea credo che un uomo abbia bisogno soltanto di coinvolgimento sensoriale (visivo, tattile, olfattivo, ecc.); per fare sesso con la propria compagna – per come la vedo io – ha bisogno di sapere di poter essere com’è, di essere accolto totalmente. Questo è un equilibrio estremamente precario, perché alle volte basta una critica più insistente perché si senta “tradito”. Quando poi entrano in gioco i figli le cose si complicano, perché il canale madre/figlio diventa preferenziale… fino anche ad escludere il partner. Mi trovavo a parlare con un’amica tempo fa, in realtà già convinta nel chiedere la separazione, che continuava a dirmi “tanto lui ha un’altra, e io lo lascio”. Scava, scava sono riuscita a farle sputar fuori che faceva dormire la bimba nel letto con loro da più di un anno. Questo, per come la vedo io, è costruire un muro tra sé e l’altro, anteponendo le presunte esigenze del bambino alla coppia, quando nei fatti è un modo per allontanare il “pericolo” della richiesta sessuale del partner. Probabilmente, visto dalla parte di lui, tale comportamento prolungato nel tempo è stato sufficiente a far saltare l’equilibrio, spingendolo ad indirizzare altrove i propri interessi, e accettando che la moglie fosse da quel momento soltanto madre. L’esempio di Fen col marito è bello, ricordo che i miei nonni sono stati così, innamorati fino all’ultimo giorno… Chiudo dicendo che le ragioni del comportamento che origina il thread possono essere svariate… Io un’idea che magari è priva di fondamento, però la dico lo stesso: credo che il desiderio nella coppia dipenda da due fattori incrociati, da quanto l’uomo è capace di darsi emotivamente alla donna, e da quanto la donna è capace di darsi fisicamente all’uomo, lavorando su questi due aspetti si può arrivare a 90 anni più che felici di essere marito e moglie… in teoria |
11-09-2007, 01.26.40 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Santificazione della propria compagna e calo del desiderio
Non posso e non voglio annoiare nessuno con la mia "vita vissuta" (alla grandissima) sull'argomento.
Vado direttamente alle mie conclusioni di moglie idolatrata sino al test di gravidanza.... e successivamente compagna di un altro uomo... sedicente vittima della stessa sindrome nel proprio precedente matrimonio. Ovviamente posso sbagliare. Ma - oggi - sono più che certa che la "santificazione" non c'entri NULLA. Non so come dirlo... ma il succo (per me)... è che la gravidanza è stato un tradimento. Verso uomini che sarebbero stati Felici di rotolarsi in quel che sono con una donna pure molto Mamma (loro mamma) e scelta perchè sapeva esserlo... e senza i giudizi e le censure e i rimbrotti dell'unica mamma vera conosciuta... Ma ... quando l'hai trovata, e conquistata, e fatta tutta tua... ma come può darti la fregatura di portarti a casa (e nel letto, e a colazione-pranzo-cena+due poppate notturne, e dovunque, e sempre, e sempre amorevolmonte parlandone...) UN ALTRO?????????? Credo senza riserve alle parole di Feng, e mi fanno immaginare che abbia per Compagno un Uomo che ha avuto la fortunatissima possibilità di essere stato sano figlio e poi, anche per questo, sano Compagno e Padre... |
11-09-2007, 08.13.03 | #7 | ||
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Santificazione della propria compagna e calo del desiderio
Citazione:
Eppure Marco ci racconta che è capitato anche a lui che figli non ne ha. Secondo me il "santificare" una donna è solo un modo per giustificare la mancanza di desiderio fisico nei suoi confronti. La donna ha un minore stimolo sessuale subito dopo il parto per tanti motivi ma dovrebbe, dico dovrebbe, essere uno stato temporaneo. E penso che toccherebbe anche un poco a lei rassicurare il suo uomo, non metterlo da parte per concentrarsi esclusivamente sul bambino. Ma sai quante donne scoprono di avere a fianco non un marito/compagno ma un altro figlio? Quanti uomini si ingelosiscono per le premure e le attenzioni che una madre ha per il proprio figlio? Le difficoltà e le fratture, in una coppia, spesso nascono in quel momento. Riguardo il secondo punto che ho evidenziato, io direi che sarebbe meglio per un uomo se la propria donna fosse "santa" fuori casa e put....na sotto le lenzuola...o no?... E sono perfettamente d'accordo con nevealsole quando scrive: Citazione:
Per finire, ho sempre pensato che un figlio che arriva non deve essere elemento disgregante nella coppia ma esattamente il contrario. Se questo succede è perchè spesso sono la madre e/o il padre ad avere qualche problema, più o meno latente, tra di loro........ |
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11-09-2007, 13.38.45 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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Riferimento: Santificazione della propria compagna e calo del desiderio
Citazione:
no, ma é verissimo! Io conosco tante coppie mie coetanee in cui si son fatti salti mortali, si sono buttati al vento altri rapporti per stare col nuovo amore, passione a tremila...dopo cinque anni e un figlio si comincia a vociferare di un venticello cattivo nella coppia (ovvero problemi ). E scava scava ti accorgi che tra le prime cose che decade, il sesso é il primo. Se poi scavi ancora trovi altro ovviamente, ma interrogato, uno dei due elementi, se non entrambi, lamentano un calo della..direi lussuria..cioè del gusto a fare sesso e a farlo bene. Io dico, un uomo o una donna non possono essere a letto l'un l'altro la puttana del partner? a me, mente perversa , mi piace sentirmi a letto così. Non so perché ma mi sento libera e completa, e mi prendo il mio piacere e lo do. Non sto parlando di giochetti perversi, sto parlando di ridere insieme nel sentirsi liberi di fare quel sesso che in fondo tutti sogniamo ma che ci vergogniamo di realizzare. Di diventare un tutt'uno e saperci soddisfare mettendoci a nudo, anche così. Qua, c'entra la mente, che come al solito fa danno e crea blocchi. Ma c'entra anche il fatto che il fare coppia é frutto di crescita insieme. eE spesso nella coppia mentre si cresce ognuno va per la sua strada. e alla fine ci si perde. feng qi |
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11-09-2007, 14.20.35 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Santificazione della propria compagna e calo del desiderio
Credo che sarebbe estremamente interessante la ricostruzione, da parte di Marco, del momento in cui è accaduto anche a lui. E lo sarebbe proprio perchè non è ancora diventato padre.
La curiosità mi deriva dal fatto che anche nel mio caso vero.... non è stato affatto necessario "vivere" la gravidanza, nè tantomeno la nascita e quel che ne segue. Un Incantesimo si è rotto nel momento preciso in cui il test di gravidanza ha dato esito positivo! Doveroso aggiungere che : - la coppia per se stessa era pressochè PERFETTA; consolidata da quattro anni di fidanzamento e oltre un anno di matrimonio FELICI (per entrambi); - non si era mai parlato di figli, se non per il mio dubbio (non particolarmente sofferto) di non poterne avere e la conseguente concordata conclusione che... se non ci fossero mai stati... non saremmo certo andati per cliniche a cercare di forzare le cose.... Un test di gravidanza positivo, dopo una settimana di vaghi malesseri convintamente creduti "influenza".... e il mondo è CROLLATO.... Ancora anni dopo (alla firma consensuale del divorzio) ... lui mi diceva che il nostro primo anno di matrimonio era stato il più felice di tutta la sua vita.... e che quella mattina del test fatto senza convinzione , ma con con la certezza che avessi invece l'influenza.... lui era stato felice di aver dovuto rinunciare ad un congresso a cui avremmo dovuto partecipare insieme (rimettendoci anche parecchi soldi), e felice di potersi godere un giorno in casa con me (anche mezza malaticcia all'apparenza).... ma che quel test gli aveva cambiato la vita e fatto crollare il mondo addosso... (Parentesi terra terra : mai stato nessunissimissimo dubbio che il padre fosse lui; chiedo scusa per la precisazione... ma non ci conosciamo abbastanza da poterlo dare per ovvio!). Sintesi e chiudo: il mio dubbio è che il mio matrimonio non ci sarebbe neanche stato... se solo avessi seriamente posto tra le mie priorità esistenziali quella di "avere figli"!!!! Per il resto, vi prego, abbiate fiducia, funzionava più che bene tuttissimo!!!!! |