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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
29-08-2007, 16.57.14 | #4 | |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: Conformismo: ancora?
Citazione:
Anche i pali della luce sono cambiati, una volta andavano a petrolio, oggi ad energia elettrica eppure sono sempre pali della luce...idem siamo umanità condizionabile dal carburante che ci viene offerto. Che sia meglio o peggio non si sa. La follia dei miei 20 anni era forse migliore?...chissà ...per tutti c'è il momento della verifica con sè stessi e solo in quel momento ognuno potrà usare ciò che ha appreso durante la vita e accedere "all'altra stanza". |
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31-08-2007, 10.03.54 | #6 | |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: Conformismo: ancora?
Citazione:
forse dici a me? no nessuna crisi ...non credo possibile giudicare nessuno dall'esteriorità. L'esibirsi ha solo cambiato forma ma non è meglio o peggio di un'altra esibizione, di altri tempi o altri luoghi...questo intendo ciao |
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31-08-2007, 10.30.28 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2006
Messaggi: 158
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Riferimento: Conformismo: ancora?
Be' questo non è giudicare dall'esteriorità. Perchè altrimenti tutto è esteriorità.
Sull'esibirsi hai ragione, ma io ho parlato di crisi d'identità perchè in passato le norme sociali erano più salde, chi trasgrediva era nei guai. Oggi non esiste più un'univoca definizione di quello che una persona deve essere. C'è chi predica amore e buona educazione, c'è chi predica la vita di comunità e condivisione, c'è chi predica il potere, chi predica il denaro. Le brave ragazze: come sono oggi? Una volta erano diligenti, ma oggi? Anche le veline sono brave ragazze. Non è una battuta. E' il messaggio che passa. E' evidentemente contraddittorio, e per questo parlo di crisi d'identità. Sono d'accordo con quello che dici, perchè io non credo che la nostra sia un'epoca cupa. Per la verità la nostra è un epoca in cui una persona può ritagliarsi molto più spazio che in passato, eppure più che padroni del nostro spazio ne sembriamo preda. Chi più chi meno. Ho l'impressione che questo esercito di "donne" da me descritte mortifichi chi vuole trovare altre vie, isolando in questo modo i componenti di potenziali gruppi di persone. Perchè oggi siamo vincolati all'immagine. Senza andare indietro nel tempo eccessivamente, negli anni 70 probabilmente questi stimoli riflessivi c'erano più di oggi. |
31-08-2007, 13.25.12 | #8 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
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Riferimento: Conformismo: ancora?
Citazione:
Vedo, vedo, vedo....L'apparenza, come se sotto vi fosse qualcosa. Quando il mondo vero viene meno anche quello falso non è più tale. Resta il gioco/giogo (al massacro) dei simulacri, fuor dal giudizio e dalla moralina che ancora presuppone un meglio, un dentro, un altro. Ma quando tutto è "altro" non lo è più nulla. Restano le ragazzine ed i pezzi da macelleria, i lettori di rubrichette psicologiche o i frequentatori di forum (para)psicologici a fustigar costumini come ancora vi fosse qualcuno dentro. Restano gli zombie, certamente meno preoccupati di chi si interroga su di loro, su di sè in loro. Perchè pre-occuparsi e non invece dis-occuparsi? |
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31-08-2007, 23.55.11 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2006
Messaggi: 158
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Riferimento: Conformismo: ancora?
Citazione:
E c'hai anche ragione. Però io in questo mondo ci devo vivere. Se mi piove in casa non posso chiudere la porta se le finestre restano aperte. Rimaniamo animali sociali. |
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09-09-2007, 15.19.50 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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Riferimento: Conformismo: ancora?
Citazione:
Sì, ma l'importante é che non piova dentro di te. Finché piove in casa... Ma le falle, le devi chiudere in te. Non per fare inutile moralismo, ma io nelle donne che vedi (le vedo anch'io, sai?) ci trovo me stessa. Non perché ho atteggiamenti del genere, ma perché questi modi di fare li ho vissuti e so da dentro, cosa li origina. E mi pare che anche tu lo sappia benissimo. La solitudine, la convinzione di non valere niente e di essere inadeguati alle richieste del mondo, del compagno/a, dei genitori, di ciò che i media ci propinano essere ciò che dovresti essere( solo allo scopo di vendere creme, cosmetici, abiti, yogurt etc), ci rende schiavi di una insoddisfazione di noi che però non nasce solo da noi (ovvero dai traumi, dalla mancanza di figure familiari adeguate etc) ma che ci frusta a sangue tutti i santi giorni, fino a ridurci amorfi, infelici persino di guardarci... tu guarda loro, i passanti che ti colpiscono e guarda te. Tu sei loro, sei me. Siamo un tutt'uno che cerca di farcela in qualche modo per non soccombere, e anche per ricordarsi del proprio valore. Ma chi lo fa per queste persone? |
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