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17-09-2007, 18.21.15 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-08-2007
Messaggi: 43
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Citazione:
Caro Marco, io in questo forum mi sono iscritto per avere un aiuto per un problema personale (questo della mia amica è venuto più tardi), in quel periodo non sapevo dove sbattere la testa e ho avuto messo la mia storia sul forum ricevendo i consigli più variegati, ho conosciuto delle persone molto profonde che mi hanno dato le loro opinioni, molto diverse tra loro ma sempre motivate e mai volgari..........poi ho preso le mie decisioni anche in base a quello che mi è stato consigliato. Ho notato con questa mia problematica di partecipare ad un forum con molte persone in gamba ed è per questo allora che ho sintetizzato la situazione di una mia amica, tutto quà! io non pretendo che il forum risolva i problemi, volevo solamente qualche spunto da dove partire, una spalla dove poter piangere, tutto quà. Se non sono stato in grado di dare consigli efficaci alla mia amica non è colpa mia io ci ho messo del mio meglio, la mia amica mi ha scelto come mio amico non perchè gli risolva i problemi ma per stargli vicino nei momenti del bisogno, io non ho doti psicologiche come le vostre che sono in grado di spiegare tutto a tutti ma sicuramente ho un cuore molto grande e questo mi basta e gli basta. Caro Marco se tutto questo un giorno potesse essere utile ad aiutarla ad uscire dal tunnel ben vengano le cose che mi dici tu: mi prenderò pure dello stravagante, dell'amico con poco pensiero autonomo etc etc è meglio un pagliaccio che faccia ridere anche per un solo istante piuttosto che un anonimo che guarda da lontano piangere una persona amica.......non credi? Ciao Francesco |
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17-09-2007, 21.35.03 | #33 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Ringrazio la cara (e bella?, speriamo di sì...) Indecisive del consiglio, anche se io in verità di consigli non ne avevo chiesti. Già faccio fatica a darne, tanti me ne chiedono sul lavoro e nella mia vita privata.
Comincio a maturare un certo fastidio verso il concetto di “consiglio”, “suggerimento”, et similia. Ecco, forse, la ragione del mio post al cianuro. Ma questo è un altro discorso.. L’unico che ha chiesto consigli qui è il caro Francesc68, che garbatamente ha puntualizzato, ed al quale rispondo volentieri dicendo che la vita è una lotta dura, fino alle cuspidi inquietanti come quelle che impegnano la sua amica soccubista e il di lei fidanzato dall’indole motociclistico-spericolata. In tale conteso, dare consigli può essere inutile, ma quel che è peggio può essere pericoloso per i destinatari dei consigli (oltrechè per te, nella fattispecie, stante l’ombra inquietante del James Dean alcolista). Ma c’è dell’altro. Mettersi in mezzo, e dispensare consigli, implica l’assunzione di responsabilità, e non necessariamente è cosa da tutti. Non si tratta di dispensare verità, che nessuno di noi (men che meno io) ha. Si tratta di avere consapevolezza ed attributi quanto alle responsabilità per un consiglio fallace, come tale può essere un blending di sapienze forumiste, soprattutto quando il caso sottoposto al vaglio del chirurgo-consigliere è complicato, e magari pure violento. La vita, e le relazioni, non sono banali per tanto esse possono essere lotta e disordine. Certi frangenti della nostra umana esistenza sono violenti, o possono dventarlo da un momento all’altro. La violenza è per me una stravaganza, qualcosa che sta al di fuori di ciò che dovrebbe essere; di ciò che è regolare, giusto. Io temo la stravanganza, ed auspico la sua moderazione. Un amico mio, Vito, che si chiama quasi come un paesello svizzero, (Vico Soprano, vicino al confine con l’Italia), mi ha scritto tempo fa a proposito dei conflitti tra uomini e uomini, tra uomini e donne, tra uomini e ragionieri, e delle sue origini sordide. Lascio a Francesco68, e a chi vuol leggerlo, il pensiero del caro Vito Soprano. Fate un po’ voi: “Caro Marco, la vita è lotta. Basta guardare le piante, gli animali, i saldi di fine stagione. E' la natura stessa che ce lo mostra. Se vi è qualche uomo, donna o ragioniere che pensa che viviamo in un prato fiorito e che tutti dovremmo passeggiare per il mondo come la domenica mattina mentre in sottofondo suona una dolce canzone di Frank Sinatra (a cui vanno i miei rispetti), si sbaglia di grosso. Il rispetto e la libertà si devono conquistare con i cossidetti, perché c'è sempre qualche fetente che ti vuol mettere sotto per il proprio interesse. Le storie che ci hanno raccontato fin da bambini che l'uomo è buono e tutte le altre fetenzie buoniste sono solo per farci diventare degli ominicchi o peggio ancora dei quaquaraquà , e servono solo per far ingrassare i furbi. I primi fratelli che la storia ci regala sono Caino e Abele e tutti sappiamo come andò a finire...che te lo dico a fare. Questo mondo è un inferno, ma non vuole dire che non ci possa anche divertire, basta non raccontarsela... Noi viviamo per noi stessi, punto. Se realizziamo dentro di noi questa sordida verità allora "forse" possiamo evadere da questa Alcatraz (così mi dice il mio avvocato). L'unica cosa che conta oltre noi stessi è il nostro sangue (vedi figli), ma anche questo non è una regola, il resto è un disco rotto che passa la stessa canzone stonata. Mio nonno (mi faccio il segno della croce) uomo d'onore, mi diceva: Vito, quando chiudi la porta di casa quella è la tua famiglia. Fuori il mondo è una giungla, checchè ne dicano quelli di new age, gli arancioni e azione cattolica (notoriamente pallemoscie). Ogni tanto ci dice bene, altre volte ci dice male, dobbiamo arrangiarci, ma tutto è un'incognita. E' un misto fra il principio di indeterminazione di Heisemberg, l'impermanenza buddista e la causalità Indù Ogni passo è un passo, ma ugualmente un passo è determinato dal suo precedente. Realizzare questo può aiutare più di un giubbino antiproiettile "second chance" che porta sempre il mio amico Santuzzo. I rapporti umani sono basati sull'interesse e sulla forza, le chiacchiere stanno a zero. Viviamo come cinici idealisti sino alla prossima fermata d'autobus, che potrebbe essere la nostra ultima. Io ti ho avvertito. Vito §oprano” Che dire al Francesco68 e alla Indecisive? Attenzione a non fare passi falsi. Prudenza è meglio di stravaganza. |
18-09-2007, 01.26.56 | #34 |
Ospite
Data registrazione: 11-06-2007
Messaggi: 30
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Innazitutto ringrazio il Marco per avermi omaggiato delle indispensabili pillole della propria saggezza e del Vito-pensiero, rammentandomi che la vita è violenza, lotta, caos ingovernabile.
Del fatto che dare consigli implichi sempre una responsabilità, penso siano consapevoli i più. Nella vita di tutti i giorni noto infatti che non tutti danno consigli volentieri, anzi, taluni evitano proprio di farlo per non sentire il peso di tale responsabilità gravare sulle loro spalle. D'altra parte se chiedere consigli per terzi non sarebbe prudente né utile, non sarebbe neppure giusto farlo per se stessi. In entrambi i casi si investono gli altri di responsabilità. Ma per fortuna, almeno in un contesto quale è il forum, godiamo della libertà di dispensare consigli, se ce la sentiamo, o di non farlo, se non ci va o non lo riteniamo opportuno. Affermare che dare consigli non è da tutti, presuppone che ci siano consigli giusti e consigli sbagliati o consigli più validi di altri. Ma il problema non si pone se i consigli vengono presentati, come mi pare avvenga in questa sede, nella loro relatività e privi pertanto di valore assoluto. Discutere, esprimere opinioni, chiedere e dare consigli sui casi più diversi è ciò che facciamo in questo forum, e credo che ognuno di noi sia in grado di sottoporre al vaglio della specificità della propria situazione personale e della propria coscienza i consigli che riceve. E con questo chiudo la breve parentesi sull'opportunità di dispensare consigli e chiedo venia al moderatore per aver fin troppo indugiato in un fuoritema. |
19-09-2007, 22.16.44 | #35 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 18-09-2007
Messaggi: 1
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Ciao, Francesco...
scusami la domanda, forse sono inopportuna, ma... più che concentrarmi su di lei, mi viene di pensare a te... la tua sembra l'apprensione, l'ansia... di un uomo che ama e soffre... tutto tranne che l'affetto di un amico. Se davvero è così... come sembra, perché, invece di preoccuparti di lei, non cerchi di lavorare su di te per non soffrire più a causa di una donna che, nonostante i suoi probemi e le sue contraddizioni, alla fin fine... si sente la donna di un altro? mariarosaria85 |
22-09-2007, 23.56.11 | #36 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Citazione:
Io, per pudore, non mi ero azzardato, ma la cara Mariarosaria scrive per prima quello che abbiamo pensato un po’ tutti, salvo la Indecisive. Francescone! Lascia perdere quella gabbia di matti! Il tuo chiedere consigli corrisponde ad un disagio che suona poco amicale. C’è il rischio che sia tu ad avere bisogno di consigli, più che la fidanzata di James Dean. Il rumore che sento è quello di Minorre. Avevo un amico, Minorre (detto Mino), che satellitava sempre intorno a signorine problematiche, vessate da fidanzatini problematici, e tutte intente a seppellire storie d’amore problematiche, che però si dissotterravano sempre. Come è finita? Mino, che restava sempre solo, è diventato anche lui problematico, e si preso una depressioncina che gli è durata un buon quinquennio. Un giorno – quando ormai tutti lo avevamo perso di vista – conosce una, si innamorano e decidono di sposarsi. E’ stato fortunato Mino, proprio fortunato. Ci mettiamo tutti una cravatta da cerimonia, abito grigio e camicia bianca, e andiamo al suo matrimonio. Un matrimonio molto elegante, devo dire. All’apice della cerimonia, al fatidico sì, la sua promessa sposa recita la sua parte con la sicurezza di una attrice di Hollywood. E quando tocca a lui, il caro Mino, al posto di rispondere “sì, ti voglio come mia legittima sposa”, scoppia in lacrime, e non smette di piangere per un buon 7/8 minuti (sapete cosa vuol dire 7/8 minuti?! Una eternità… di fronte a un centinaio di invitati... ). Una bella figura di emme, non c’è che dire. Ma poi finisce tutto benone, e andiamo a mangiare per 4 ore di fila, nel buon ristorante. Il pianto sofferto del caro Mino – quel giorno lo sapevamo tutti, noi amici dello sposo – seppelliva le tante pene patite in precedenza a causa di donne stravaganti, egoiste ed ansiose di fagocitare consigli giusto per scaricare i propri patemi su Mino il tapino, buono quasi più della Indecisive. Il Mino non aveva avuto la forza di allontanarle, tanto costoro erano sirene ammalianti, e non a caso ne aveva fatto le spese. Oggi Mino ha tre marmocchi, ed è felicissimo, e si sente fortunato. La storia di Mino ci insegna che è meglio lasciar perdere le stravaganze delle signorine problematiche. Altrimenti, si rischia la depressione, e – quel che è più grave – si rischia di fare un’epica figura di emme al proprio matrimonio, di fronte alla zia, agli amici e a due o tre di quelle (ormai vecchie e sole) signorine problematiche (… è sottinteso che alla cerimonia erano invitate anche loro, pensa te!). |
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29-09-2007, 01.43.13 | #37 |
Ospite
Data registrazione: 11-06-2007
Messaggi: 30
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Io, per pudore, non mi ero azzardato, ma la cara Mariarosaria scrive per prima quello che abbiamo pensato un po’ tutti, salvo la Indecisive.
(…) La storia di Mino ci insegna che è meglio lasciar perdere le stravaganze delle signorine problematiche. Fa piacere constatare che questa discussione è tanto proficua da sviluppare nell’acuto Marco facoltà paranormali, anzi magiche: la capacità di leggere l’altrui pensiero. Beato lui che riesce a leggere così distintamente i miei pensieri: io stessa faccio fatica a interpretarli! Ma poiché nessuno è perfetto, nelle sue argute considerazioni sbadatamente dimentica che Francesco ha già precisato di non essere interessato all’amica in questione né di esserne innamorato. E fa altrettanto piacere notare che il Gallione sia velocemente rinsavito e abbia imparato la lezione dopo aver gironzolato lui stesso intorno a una signorina non solo problematica, ma, testuali parole, "fuori come un balcone", come abbiamo diffusamente letto in questo forum. Caro Francesco, la donna che descrivi mi ricorda tanto un’amica mia che stava con un uomo rozzo, pericoloso e violento che spesso la insultava pesantemente, era gelosissimo di lei e qualche volta l’ha anche malmenata. Anche lei ne aveva paura ma, molto masochisticamente, non riusciva a lasciarlo. Mi ripeteva che sperava di cambiarlo o che temeva che lui avrebbe fatto sciocchezze, insomma, tutte quelle idiozie che diciamo quando amiamo farci del male, forse per punirci di chissà che cosa, o quando preferiamo infaustamente e un po’ vigliaccamente rimanere in una situazione problematica e dolorosa, ma ben conosciuta, piuttosto che operare una rottura definitiva e affrontare l'ignoto. Non tutti sono in grado di fare un passo del genere da soli, ad alcuni manca il coraggio, altri non si rendono conto dei deleteri meccanismi che impediscono loro di dare un taglio netto, ad altri ancora fa comodo mantenere lo stato delle cose. |
29-09-2007, 09.42.51 | #38 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Mi trovo pienamente d'accordo con Indecisive. Non credo sia un caso che una donna cerchi quel tipo di uomo descritto da Francesco e non riesca a staccarsi. I profondi motivi di questo legame non sta a noi di interpretare.
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29-09-2007, 20.57.09 | #39 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Citazione:
Vengo chiamato in causa di frequente dalla cara (e bella? .. speriamo di sì!) Indecisive, che si divide a parlare equamente di Francesco e di me. Tanto che quando Hava concorda con lei non si capisce più se concordi con la Indecisive che parla di Francesco o anche con la Indecisive che parla di me. Che la Indicesive sia segretamente innamorata di me? E se fosse, come darle torto? |
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02-10-2007, 23.44.39 | #40 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Consiglio per una amica [Lui pericoloso, ma lei ha paura di lasciarlo]
Citazione:
Mio cugino psichiatra mi dice che quando i carabinieri portano in reparto un agitato, per capire per tempo se si tratta di uno schizofrenico magari pericoloso, bisogna chiedergli di getto: "ma lei è pazzo, è mai stato al manicomio?!" Se il paziente non considera la domanda e la ritiene una stupidaggine, molto probablimente non è un pazzo. Se invece considera la cosa seriamente e si impegna a negare, il neo ricoverato è pazzo, o almeno è meglio trattarlo con prudenza. Per farla breve, quando dice: "no, no dottore, ma che dice? io non sono pazzo!" va immobilizzato, dice mio cuggino. Mio cuggino dice che funziona quasi sempre, ed è un primario di quasisessant'anni, che scrive pure i libri, che vi credete?! mica uno che viene dalla provincia Non che il manicomio c'entri con Francesco68 beninteso (caso mai c'entra col fidanzato della sua amica ), ma il fatto che Francesco dichiari di non essere innamorato della amica sua, è un argomento ovvio, e poco risolutivo ..excusatio non petita accusatio manifesta (che ve lo dico a fare, direbbe un amico mio).Non dico che vada immobilizzato anche lui, ma almeno il dubbio prudente non può che venire leggendo del caro Francesco. questa è e resta la mia tesi. mi spiace che la indecisive la metta sul piano personale Come dice il mio sarto (con quello che mi costa quell'uomo, che il Signore lo abbia in gloria..), un uomo è elegante quando non si nota che è un uomo elegante. |
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