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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
12-07-2007, 11.35.48 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Miti e realtà
Citazione:
Beh sulla questione del rispetto finchè veramente non mi desse fastidio...per ora ( per la mia dignità ) quella insomma non è un problema. Concordo sul fatto che anch'io ho avuto la sensazione di voler essere cambiato...ma spesso mi è difficile capire se un certo tipo di mio atteggiamento in un determinato contesto sia maturo o meno E' vero, ci sono persone che spesso solo per il fatto che vanno a vivere da sole ( io a metà ), acquisiscono uno atteggiamento direi quasi da " scantato fuori " un pò ostentato. |
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12-07-2007, 15.34.20 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Riferimento: Miti e realtà
Per Pallina: se tu non ti comporti così con il tuo uomo , beh ti reputo ancora più intelligente di quello che già ti reputo....ma non facciamo il gioco "se io fossi un uomo/donna"..perchè tu non puoi avere la più pallida idea di quello che potresti pensare se tu fossi uomo (e io non avrei la minima idea di cosa potrei pensare se fossi una donna).
Per Individuo: proviamo a dare almeno una definzione di "maturità", se non altro per parlare lingue simili.... per quanto mi riguarda maturità = consapevolezza + responsabilità tu come la definiresti? |
16-07-2007, 11.14.33 | #14 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Miti e realtà
Citazione:
Catobleba, quando parlo di rispetto, penso che non faccia nessuna differenza essere uomo o donna. Può essere al limite una questione di carattere: se io accetto, permetto, a qualcuno di dirmi che non valgo niente, che sia uomo o donna cosa cambia? Sto facendo i conti solo con la mia dignità. Se c'è qualcosa che ti disturba nel mio modo di essere, di comportarmi (o viceversa).... bene, ne parliamo. Dovrebbe esistere un "minimo" di naturale sensibilità che ci predispone all'ascolto dell'altro, o no? Quell'ascolto umile, catoblepa, che dovrebbe farmi capire che non sono nè perfetta, nè migliore del mio uomo e che sicuramente qualche difetto (magari eliminabile) ce l'ho pure io. Ma io non mi porrò mai nei tuoi confronti con un atteggiamento di superiorità o con l'intenzione di farti cambiare, nè consentirò a te di farlo con di me. E' solo un altro modo rapportarsi. Poi, per carità, i cambiamenti, avvengono e ben vengano perchè altrimenti non si potrebbe certamente vivere insieme, ma devono essere percorsi di crescita comune che, se vuoi, passano anche attraverso la conoscenza di queste problematiche che andrebbero affrontate e superate . Il cambiamento dovrebbe essere inteso sempre, almeno si spera, come miglioramento, non come condizionamento dell'altro al nostro volere, al nostro modo di essere. |
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18-07-2007, 17.59.58 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Riferimento: Miti e realtà
Citazione:
Sono d'accordo. Purtroppo ascoltare è un'arte che va scomparendo in un mondo di monologanti. Eppure è la chiave irrinunciabile per relazionarsi. E comunque, chi sa ascoltare , a mio avviso, ha già una abbondante dose di maturità. |
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06-08-2007, 15.32.13 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Uomini mah...
Citazione:
Rileggendo, mi vien proprio da dire che non sono un uomo, ma neppure un quaquaraquà. Con un pò di pena per me stesso mi rendo conto dei miei limiti...ma è come se mi mancasse forza e voglia per superarli....e comunque è anche probabile che tanti limiti anche se provano a farmeli notare non riesco a vederli e su questi ultimi forse sono scusato, ma su gli altri?? Cheddire forse non sono ancora al punto di rottura che mi fa rendere conto di quanto stò perdendo ritirandomi nella più facile apparente tranquillità della mia non vita. E il fatto è che di eventi che mi avrebbero già dovuto far cambiare strada ne sono capitati...per cui non sò, forse sono destinato a rimanere un ominicchio che non riesce a vedere con onestà le proprie paure anzichè far credere a se stesso che quello che c'è la fuori tutto sommato non è poi cosi importante. Il meccanismo mentale con cui riesco a mantenermi in questa condizione?? Non sono pronto, mi occorre tempo per capire...il tutto, condito da una bella dose di intelletualizzazione, mi tiene " al sicuro " lontano dalle sofferenze e cosi tendo a ristagnare nell'attesa di un ipotetico momento spazio-temporale in cui paradossalmente sarò diventato " uomo ". |
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21-08-2007, 15.10.53 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-08-2007
Messaggi: 43
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Riferimento: Essere uomo!
Citazione:
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