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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 12-07-2007, 08.22.06   #11
pallina
...il rumore del mare...
 
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Originalmente inviato da catoblepa
Cara Pallina, forse non tieni conto che molti, non voglio dire tutti, hanno la tendenza a giudicare , più o meno frettolosamente o in maniera meditata, gli altri.
A te legittimamente fa specie che qualcuno si "permetta" di giudicare la maturità di Individuo, ma questo è un esercizio che chiunque di noi (negarlo sarebbe un pò ipocrita) ha fatto almeno una volta nella vita....

E, senza volere scatenare le consuete polemiche uomini/donne, sono spesso le donne ad emettere questi giudizi nei confonti dei loro uomini ("sei un bambino", "ma quando crescerai", "non hai le palle", ecc..) , in nome di una presunta maturità che per alcune donne sembra essere un elemento insito nel loro DNA, ma poi nella vita tutto da dimostrare (solo perchè vivono in un appartamento da sole pensano di essere più mature, sai?)

Naturalmente attendo una "interpretazione autentica" da parte di Individuo; potrei anche io aver male interpretato....

Caro Catoblepa,
la tendenza a giudicare prima o poi colpisce tutti, ma direi che va bene sino ad una certa età, fino a quando non impariamo che prima di stare a criticare e giudicare quello che fanno gli altri (come sono, come vivono, come parlano, come si vestono e tutte le mille altre cose), dovremmo rivolgere lo sguardo verso noi stessi. Escludendo chi deve giudicare "per mestiere" direi che chi continua a farlo in età adulta menando giudiizi come fendenti a destra e a manca, denota grande presunzione e basta.

Riguardo il giudizio di "certe" donne, invece, catoblepa, io qui m'arrabbio un pò...senza voler scatenare alcuna polemica.
Io, fossi un uomo, non permetterei mai alla mia amica/fidanzata/compagna/moglie/ di parlarmi in questo modo...è una questione di rispetto prima di tutto..... "Non hai le palle...sei un bambino...ecc.ecc." sono frasi, (anche se quel "tipo" di donna ti dirà che lo fa per te, per spronarti, per farti crescere...aiuto!!!) che non vengono MAI dette a fin di bene, ma solo per tentare di farti cambiare, per farti diventare come loro ti vogliono!!!
Per andare a vivere da sole ed essere indipendenti, non ci vuole una "grande maturità", Catoblepa...
Ecco, perchè non avete le palle per andare a dirglielo a queste "donne presuntuose "?
pallina is offline  
Vecchio 12-07-2007, 11.35.48   #12
individuo
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Originalmente inviato da pallina


Io, fossi un uomo, non permetterei mai alla mia amica/fidanzata/compagna/moglie/ di parlarmi in questo modo...è una questione di rispetto prima di tutto.....

"Non hai le palle...sei un bambino...ecc.ecc." sono frasi, (anche se quel "tipo" di donna ti dirà che lo fa per te, per spronarti, per farti crescere...aiuto!!!) che non vengono MAI dette a fin di bene, ma solo per tentare di farti cambiare, per farti diventare come loro ti vogliono!!!

Per andare a vivere da sole ed essere indipendenti, non ci vuole una "grande maturità", Catoblepa...
Ecco, perchè non avete le palle per andare a dirglielo a queste "donne presuntuose "?

Beh sulla questione del rispetto finchè veramente non mi desse fastidio...per ora ( per la mia dignità ) quella insomma non è un problema.

Concordo sul fatto che anch'io ho avuto la sensazione di voler essere cambiato...ma spesso mi è difficile capire se un certo tipo di mio atteggiamento in un determinato contesto sia maturo o meno

E' vero, ci sono persone che spesso solo per il fatto che vanno a vivere da sole ( io a metà ), acquisiscono uno atteggiamento direi quasi da " scantato fuori " un pò ostentato.
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Vecchio 12-07-2007, 15.34.20   #13
catoblepa
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Per Pallina: se tu non ti comporti così con il tuo uomo , beh ti reputo ancora più intelligente di quello che già ti reputo....ma non facciamo il gioco "se io fossi un uomo/donna"..perchè tu non puoi avere la più pallida idea di quello che potresti pensare se tu fossi uomo (e io non avrei la minima idea di cosa potrei pensare se fossi una donna).

Per Individuo: proviamo a dare almeno una definzione di "maturità", se non altro per parlare lingue simili....
per quanto mi riguarda maturità = consapevolezza + responsabilità
tu come la definiresti?
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Vecchio 16-07-2007, 11.14.33   #14
pallina
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Originalmente inviato da catoblepa
Per Pallina: se tu non ti comporti così con il tuo uomo , beh ti reputo ancora più intelligente di quello che già ti reputo....ma non facciamo il gioco "se io fossi un uomo/donna"..perchè tu non puoi avere la più pallida idea di quello che potresti pensare se tu fossi uomo (e io non avrei la minima idea di cosa potrei pensare se fossi una donna).

..........

Catobleba, quando parlo di rispetto, penso che non faccia nessuna differenza essere uomo o donna.

Può essere al limite una questione di carattere: se io accetto, permetto, a qualcuno di dirmi che non valgo niente, che sia uomo o donna cosa cambia? Sto facendo i conti solo con la mia dignità. Se c'è qualcosa che ti disturba nel mio modo di essere, di comportarmi (o viceversa).... bene, ne parliamo. Dovrebbe esistere un "minimo" di naturale sensibilità che ci predispone all'ascolto dell'altro, o no? Quell'ascolto umile, catoblepa, che dovrebbe farmi capire che non sono nè perfetta, nè migliore del mio uomo e che sicuramente qualche difetto (magari eliminabile) ce l'ho pure io. Ma io non mi porrò mai nei tuoi confronti con un atteggiamento di superiorità o con l'intenzione di farti cambiare, nè consentirò a te di farlo con di me.
E' solo un altro modo rapportarsi.

Poi, per carità, i cambiamenti, avvengono e ben vengano perchè altrimenti non si potrebbe certamente vivere insieme, ma devono essere percorsi di crescita comune che, se vuoi, passano anche attraverso la conoscenza di queste problematiche che andrebbero affrontate e superate . Il cambiamento dovrebbe essere inteso sempre, almeno si spera, come miglioramento, non come condizionamento dell'altro al nostro volere, al nostro modo di essere.
pallina is offline  
Vecchio 18-07-2007, 17.59.58   #15
catoblepa
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Originalmente inviato da pallina
Catobleba, quando parlo di rispetto, penso che non faccia nessuna differenza essere uomo o donna.

Può essere al limite una questione di carattere: se io accetto, permetto, a qualcuno di dirmi che non valgo niente, che sia uomo o donna cosa cambia? Sto facendo i conti solo con la mia dignità. Se c'è qualcosa che ti disturba nel mio modo di essere, di comportarmi (o viceversa).... bene, ne parliamo. Dovrebbe esistere un "minimo" di naturale sensibilità che ci predispone all'ascolto dell'altro, o no? Quell'ascolto umile, catoblepa, che dovrebbe farmi capire che non sono nè perfetta, nè migliore del mio uomo e che sicuramente qualche difetto (magari eliminabile) ce l'ho pure io. Ma io non mi porrò mai nei tuoi confronti con un atteggiamento di superiorità o con l'intenzione di farti cambiare, nè consentirò a te di farlo con di me.
E' solo un altro modo rapportarsi.

Poi, per carità, i cambiamenti, avvengono e ben vengano perchè altrimenti non si potrebbe certamente vivere insieme, ma devono essere percorsi di crescita comune che, se vuoi, passano anche attraverso la conoscenza di queste problematiche che andrebbero affrontate e superate . Il cambiamento dovrebbe essere inteso sempre, almeno si spera, come miglioramento, non come condizionamento dell'altro al nostro volere, al nostro modo di essere.

Sono d'accordo. Purtroppo ascoltare è un'arte che va scomparendo in un mondo di monologanti. Eppure è la chiave irrinunciabile per relazionarsi.
E comunque, chi sa ascoltare , a mio avviso, ha già una abbondante dose di maturità.
catoblepa is offline  
Vecchio 06-08-2007, 15.32.13   #16
individuo
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Originalmente inviato da visir

Differentemente essere Uomini, richiede uno sforzo, una maturità e una attenzione che potrei definire innaturale.

Le due cose possono coesistere, ma non necessariamente.

Se consideriamo, giusto per amore di definizione, che l'Uomo è quella persona che, guardando onestamente in se stesso ha realizzato la maturità di prendersi il peso della propria vita sulle spalle, e si è fatto forte a tal punto che, alcune volte e in alcuni momenti può farsi carico anche di quella di altri, allora posso affermare che anche qualche femmina e qualche gay può essere Uomo.

Viceversa se diamo alla definizione di uomo un "cliché" fatto di atteggiamenti, di modi e di posa allora potremmo dire, che essere uomini è una maschera come essere velina, tronista, tapiro ecc. ecc.




Ci sono momenti nella vita, in cui una persona incontra se stesso e li vede di che cosa è fatto.
Qui non parlo della natura comune e perfetta di tutti gli esseri senzienti, qui parlo di carattere, della pasta di cui un uomo è fatto.
Parlo delle palle.
Parlo dell'attenzione di non parlare alla a...zzo e di fare quello che si dice.
Parlo di capire, di saper troncare ciò che fa del vero male, ma anche di saper mandare avanti una situazione anche difficile anche se è dura e verrebbe voglia di mandare tutto alle ortiche.
Parlo della capacità di mettere se stessi da parte e darsi completamente, parlo del sacrificio.
Parlo di conoscere la differenza fra ciò che è importante e ciò che non lo è.

Essere Uomo (anche mezzo uomo) costa.

Molto spesso verrebbe voglia di girare la testa da qualche altra parte, di far finta di non vedere, di rimanere in santa pace di condurre una tranquilla vita....è solo un momento, ma chi è uomo sa che non può più vivere una tranquilla vita da quaquaraquà.

Rileggendo, mi vien proprio da dire che non sono un uomo, ma neppure un quaquaraquà.

Con un pò di pena per me stesso mi rendo conto dei miei limiti...ma è come se mi mancasse forza e voglia per superarli....e comunque è anche probabile che tanti limiti anche se provano a farmeli notare non riesco a vederli e su questi ultimi forse sono scusato, ma su gli altri??

Cheddire forse non sono ancora al punto di rottura che mi fa rendere conto di quanto stò perdendo ritirandomi nella più facile apparente tranquillità della mia non vita.

E il fatto è che di eventi che mi avrebbero già dovuto far cambiare strada ne sono capitati...per cui non sò, forse sono destinato a rimanere un ominicchio che non riesce a vedere con onestà le proprie paure anzichè far credere a se stesso che quello che c'è la fuori tutto sommato non è poi cosi importante.

Il meccanismo mentale con cui riesco a mantenermi in questa condizione??
Non sono pronto, mi occorre tempo per capire...il tutto, condito da una bella dose di intelletualizzazione, mi tiene " al sicuro " lontano dalle sofferenze e cosi tendo a ristagnare nell'attesa di un ipotetico momento spazio-temporale in cui paradossalmente sarò diventato " uomo ".
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Vecchio 21-08-2007, 15.10.53   #17
Francesco68
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Riferimento: Essere uomo!

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Originalmente inviato da individuo
Cosa vuol dire essere uomo, se ha senso porsi questa domanda.

Lo chiedo perchè spesso i genitori oppure le ragazze dicono ( anche a me )...tu non sei un uomo...lo so che dovrei riferire magari il caso specifico in cui capita, ma preferisco rimanere sul vago per capire se, non voglio darne una definizione, questa affermazione può trovare un senso più generale al di là dei valori che ognuno ha, punti in comune dai quali in linea di massima non si può prescindere per essere definiti appunto uomini, (in senso maschile )

Sento questa esposizione un pò superficiale ...beh stiamo a vedè cosa salta fuori!!
Essere uomo per le donne è avere personalità, carattere forte, l'uomo deve saperle proteggere per questo motivo deve essere forte e deciso nella vita, nello stesso tempo deve essere dolce e vicino nei momenti del bisogno............ vedrai che con queste caratteristiche la donna ti saprà apprezzare, considerarti importante e sicuramente nessuna ti dirà "tu sei un uomo?"
Francesco68 is offline  

 



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