Io sono d'accordo con voi. Avete ritratto la solitudine.
Io somiglio alla nonna perchè rifuggo quelli come tua cugina, ed è proprio questo il problema: sono comunque allo stesso punto.
io mi ritengo consapevole del mio stato, così come della mia volontà di creare rapporti duraturi, schivando quelli costruiti su fondamenta fragili...
Io non sono quello che resta a casa ammazzandosi di noia, a guardare il soffitto, amo stare solo, e dedicare molto tempo a me stesso, ma capite bene che questo non può essere uno stato di positività totalizzante.
E' come se vivessi la mia vita al 30%, ma solo perchè nn riesco a trovare la chiave per arrivare al resto. E questo mi attanaglia.
A me non interessa essere con gli altri, senza gli altri, migliore degli altri, a me interessa trovare persone, poche o tante che siano, con cui coltivare una relazione di varia natura, spalamata su lassi di tempo diversi, ma cmq non eccessivamente lunghi.
La quotidianità si vive tutti i giorni