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22-04-2007, 21.19.48 | #34 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
Citazione:
Questo è quello che ci hanno insegnato: che sono in due, l'angelo e il diavolo. Ma io penso che non siano entità separate, ma che invece l'una è la faccia nascosta dell'altra. Noi portiamo nella nostra mente questa dimensione psicologica bifronte. E nella misura in cui noi siamo consapevoli e aperti di cuore o il contrario che, secondo me, queste simboliche figure si manifestano nel nostro essere, attraverso comportamenti, pensieri, emozioni... |
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23-04-2007, 10.22.58 | #35 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
Citazione:
Il diavolo? Comunque diavolo a parte, ho notato che nel racconto della storia del tuo lavoro non c'e' la consapevolezza di che cosa sia questo ego e di come funzioni. Certo alcuni identificano l'ego con il diavolo, che poi faccia ora l'angelo ora il diavolo e' sempre l'ego, il problema e' proprio questa duplicita'. Ci puo' essere coscienza di questi giochini dell'ego e quindi non cascarci.....si puo' riconoscere l'ego in azione, si possono smascherare i suoi commerci... A meno che tu non identifichi il diavolo con il falso se (ego) e l'angelo con il nostro vero Se'... |
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23-04-2007, 17.55.44 | #36 |
Ospite
Data registrazione: 01-03-2003
Messaggi: 37
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
Mirror
Ma io penso che non siano entità separate, ma che invece l'una è la faccia nascosta dell'altra sono d'accordo è questo che rende la cosa interessante, il fatto che siamo delle unità a cui non manca nulla,ma non per questo le cose sono più facili da gestire , anzi dal momento che ci si accetta così come siamo, perchè è così che funziona, dovremmo iniziare il lavoro più difficile , quello di non dividere le cose ,gli eventi ,gli altri per categoria ,incasellandoli per benino in scaffali preordinati... Yam la consapevolezza di che cosa sia questo ego e di come funzioni. è davvero bella questa parola, consapevolezza, coscienza di sè, chiara visione del proprio sè. E la ricerca, la responsabilità , il divenire ? A me sembra che di certe cose , a volte , se ne parli come di un pezzo di legno di cui si può descriverne il colore, la forma, il peso la qualità. Ancora una volta diamo dei giudizi di valore e senza nemmeno accorgerci. COme possiamo sapere come siamo, fino a quando non "ci troviamo lì ,in quella situazione in quel momento con quel dolore o quella gioia che fanno male allo stesso modo e nello stesso posto: al cuore " La genialità non è descrivibile nè più ne meno del male più profondo. Noi siamo di più ,molto di più e ne abbiamo una paura incredibile. Ho come l'impressione che ci troviamo sempre sotto necessità e sostituiamo i vecchi dei con nuovi dei, i vecchi maestri con nuovi maestri. Le vecchie parole come "dovere" con nuove come "piacere" "senso di sè" etc. COme si fa ad essere consapevoli , di cosa, di chè e sopratutto perchè ? Insomma ,sarà una falsa impressione e ,nel caso siamo qui a confrontarci e questo mi piace molto, ma sembra che ci sia sempre qualcuno o qualcosa che ti dice come devi essere te stesso, io lo trovo un paradosso. Comunque sono anche curiosa e dimmi, se vuoi Yam, da che cosa hai capito che io non ho chiaro come funziona il mio e sottolineo mio ego? |
23-04-2007, 22.37.49 | #37 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
Citazione:
Ecco e' proprio questo il punto. Si puo'..... innanzitutto rendersi conto che a volte si e' consapevoli e a volte no. Poi si individua la consapevolezza e si impara a dimorarci...invece che seguire tutti i capricci della mente. Ultima modifica di Yam : 24-04-2007 alle ore 10.10.49. |
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24-04-2007, 08.11.37 | #38 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 48
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
La domanda che poni nasconde molte insidie e soprattutto molti presupposti, primo tra i quali che noi confondiamo le parole (ego, coscienza....) con la realtà.Voglio dire che una cosa è avere l'idea della consistenza di qualcosa, un'altra è averla tra lemani. Secondo me quello che ci limita è la "fretta/desiderio" di arrivare a delle conclusioni che poi è una sorta di finta ricerca spinta in primis dal nostro innato bisogno di sicurezza. L'unica cosa con cui ha senso scontrarsi è la realtà ed essa per sua natura, paradossalmente ci si presenta quando non abbiamo + paura che sia o non sia questo o quell'altro. Allora la nostra mente che capisce tutto ciò ci pone nuovamente la domanda. Ma come posso fare? Anche ciò è naturale perchè alla stregua del principio di inerzia, + si vuole modificare lo stato delle cose e + esse si ribellano e tutte le domande che ci poniamo altro non sono che il nostro intimo desiderio di permanenza psicologica. Si parte sempre da un centro e per quanto possiamo guardare lontano, ad esso faremo sempre riferimento. In alcuni momenti, stremati ci abbandoniamo alla realtà e magicamente, come dei bambini che per la prima volta si fanno il bagno al mare dopo aver vinto le proprie resistenze, ci rendiamo conto che non c'è una cavolo di cui avere paura. Si, alla radice delle nostre pseudo (non voglio fare il sarcastico, cercate di capirmi)c'è la paura. E' intriante tutto ciò, un ragio luce metafisico su un muretto di campagna ricoperto d'edera. Non siamo nostri, tutto quì ma è naturale ed amorevole che ciò ci spaventi ;-)
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24-04-2007, 18.42.49 | #39 |
Ospite
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
Querelle
La domanda che poni nasconde molte insidie certo è ovvio,sono d'accordo, rischiamo (tutti) di parlar bene e razzolare male e di voler dare a tutti i costi una risposta ,per così dire sensata, per individuare ilvero dal falso = realtà, ma ciò che facciamo più spesso è quello di conformare la realtà alle "formule" che ci sembrano più adatte. Scusate se sono provocatoria con voi , lo sono sopratutto me stessa: la natura, gli animali sicuramente non si possono far ingannare dai pensieri, ma non credo sappiano di esistere e forse , è questo che mi pare interessante, non hanno necessità di sapere di esistere perchè sono impegnati a FARLO. Noi esseri umani , mi pare, più consapevoli siamo e più siamo concentrati sulla realtà o quanto meno , a discernere la realtà dall'ingannevole mondo del pensiero. |
24-04-2007, 21.50.09 | #40 | |
Sii cio' che Sei....
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Riferimento: L’auto-conoscenza.
Citazione:
Innanzitutto complimenti a querelle (Fassbinder centra?) per il bell'intervento. L'animale agisce di istinto, nell'uomo c'e' qualcosa di piu'...che l'istinto, non credi? Che cosa e' la consapevolezza, la coscienza di Se'? |
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