...cosa , ahimè, molto frequente...

tendenzialmente credo poi che tutti cerchino una persona sicura di sè (tutti intend maski, femmine, omosex)... cioe' chi la vuole una persona che non sa nemmeno prendere una decisione e che grazie a questa sua incapacità potrebbe complicare tante cose nel rapporto di coppia stesso?

bah... innanzi tutto la situazione sociale di noi donne non è poi così paradisiaca come sembra… siamo ancora penalizzate nel lavoro, nella coppia, nella famiglia, nelle scelte politiche, come se dovessero scontare una chissà quale colpa...
come fa una donna anche se affermata e intelligente a distaccarsi dal suo ruolo che è stato etichettato dalla cultura come inferiore?
Con questo non voglio assolutamente dire che le donne sono dei poverini esseri da essere commiserati, ma sarebbe meglio esortare le donne e dire: “Ma chissà per quale “stupido” motivo ci sono ancora così poche donne che sanno cavarsela egregiamente senza dover poggiare su un uomo forte?”
non capisco bene l’intento di questa domanda, ma in questo modo sarebbe un’esortazione alle donne che vedono nella ricerca dell’uomo forte – identificandolo con il ruolo paterno – la loro unica forma di normalità e di traguardo.

se sostituisci "protetta" a "subordinata" sono abbastanza d'accordo con te... Se ho tempo nei prox giorni ci ritorno su.

A Catoblepa volevo dire che, dal mio punto di vista, la sicurezza di sé non è - o non è solo - sicurezza circa il proprio aspetto fisico.
Anzi, rilevo come proprio ieri sul giornale vi fosse un sondaggio (se attendibile non so) dal quale sarebbe emerso che tra le persone + insicure ci sono i modelli e le modelle...

Eh....si...

Ma non dimenticare che dietro ad ogni figlio/a c'è, soprattutto, una madre.

Spesso ancora portatrice di un concetto "non sano" di educazione che continua a fare le differenze tra figli maschi e figlie femmine.


E così siamo punto e a capo....

Ogni individuo umano prova paura nell'incertezza e tranquillita' nella certezza.
E' noto il concetto che l'ignoranza crea incertezza, e che questa crea paura, e che questa crea odio, e che questo crea dolore.
Dunque la persona (uomo o donna) sicura di se' (non presuntuosa) emana un alone di positivita' che influenza indifferentemente sia uomini che donne.

Alla domanda: Perchè le donne amano gli uomini sicuri di sè? si potrebbe rispondere: Chi ama le persone incerte?

Saluti a Tutti

Beh...mi viene da pensare che chi ha bisogno di essere "protetta" non ha sicurezza di sè, anzi cerca un appoggio a soccorso delle proprie insicurezze, e molte donne (non tutte) tendono a dare per scontato questo appoggio-protezione, non aiutando certo noi uomini a mostrare spontaneamente le nostre fragilità (che ci sono eccome...basti pensare a "problemucci" che possono capitare nell'intimità per ansia da prestazione).
Sulla insicurezza dei modelli e modelle , credo che sia legata soprattutto al fatto che la loro carriera dura poco, e che non possono permettersi di "cedere" fisicamente, pena la rapida esclusione dal giro delle sfilate, ed ecco spiegato perché in quel mondo tutt'altro che fatato la cocaina scorre a fiumi...

io non generalizzerei così tanto.non è affatto vero che tutte le donne emancipate amano gli uomini sicuri di sè.a mio parere non dipende dalle possibilità economiche delle donne ma dal loro carattere e dalle loro esigenze.
alcune hanno bisogno di sentirsi sempre al sicuro,altre di tenere le redini della situazione.alcune sono soggette a quella che io definisco "la sindrome da schiava", altre cercano un rapporto basato sulla parità dei sessi...

A parte che secondo me ci sono casi e casi, comunque in linea di massima penso che ognuno cerchi stabilità in un rapporto, uomini e donne, quindi si cerca una persona che dia sicurezza.
Poi è vero che ci sono casi a parte:
Tipo l'uomo con la sindrome del missionario che protegge a tutti i costi la donna come un tesoro (forse sono in via di estinzione)
Ma c'è pure la donna con la sindrome da crocerossina che si va a cercare gli uomini da accudire.
Tutto sta nell'accettare una certa situazione. Ci stanno pure le situazioni in cui l'uno è succube dell'altro e gli sta bene così.
Comunque forse è nel gene uomo il voler prendersi cura della donna indifesa e nel gene della donna sentirsi protetta. Ma quando si estremizzano queste due tendenze si entra nel patologico

Un piccolo appunto.
Gli uomini non è che "si sono emancipati da un bel pezzo"; essi non hanno avuto un'emancipazione paragonabile a quella femminile, se non altro perchè quest'ultima è avvenuta in un contesto sociale dove l'uomo, dai tempi dei tempi, era l'unico destinatario di certi diritti/doveri.
Comunque questo è fuori tema, scusa la parentesi.

L'emancipazione c'è stata, ma non per questo sono state sovvertite le naturali leggi che da sempre regolano i rapporti fra i generi. Questo non è del resto lo scopo dell'emancipazione, perchè dovrebbe esserlo?
Vero è che al giorno d'oggi una donna è , o può essere, economicamente indipendente e provvedere a una famiglia da sola (mettiamo sia una fortunata che ha casa propria e un reddito sufficiente). Quando questa donna mette su famiglia però, mica lo fa da sola; lo fa con un uomo. La cura della prole, nei primi anni di vita, generalmente è ancora affidata al genere femminile: quest'ultimo se ne fa "carico"naturalmente, ben volentieri, seguendo probabilmente un istinto vecchio quanto è vecchio il genere umano.
Perchè mai a una donna, soprattutto a una donna che ha in mente di far famiglia, dovrebbe mai piacere una persona insicura, che non sa affrontare i problemi della vita (magari perchè immatura, magari perchè non equilibrata)che invece che avere senso pratico combina un casino dietro l'altro?
Perchè dovrebbe volere per la sua prole un padre che invece che dare sicurezza dia insicurezza?

Forse c'è qualcosa che nel post di apertura non è stato detto, o che non riesco a cogliere.

Il brillante-sicuro di se, riserva implicitamente qualche fregatura? Queste qualità implicano necessariamente insensibilità, menefreghismo, corna, ecc? O il brillante-sicuro di sè rappresenta invece l'affidabilità, il compagno su cui si è certi di poter contare nei momenti di difficoltà, una persona insomma che "c'è", e non scappa davanti ai problemi?
Perchè non credo che cercare un compagno come quest'ultimo che ho descritto, sia indice di insicurezza e bisogno di subordinazione.