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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
11-12-2006, 18.05.54 | #12 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Filosofare fin da bambini
Be', a me piacerebbe che i bambini fossero curiosi e attivi nella ricerca in generale, diciamo frizzanti. Poi se questa proponsione sboccierà in filosofia, matematica, fisica, informatica, antropologia, sociologia, o quant'altro, non credo dovrebbe più di tanto interessare.
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12-12-2006, 10.22.18 | #13 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Filosofare fin da bambini
Citazione:
Usare la mente più del solito non si confà alla mente di un bambino . Lasciamogliela anche e soprattutto alla fantasia…alla riflessione si, ma alla riflessione fantasiosa e divertita. Mi sembra peraltro chiaro che quando Popper parlava di filosofia “magica” facesse riferimento alla metafisica in sostituzione della religione. (tant’è che parla di misteri dei quali la religione si occupa). Ora, io penso che “tartassare la mente” di un bambino con risposte che non sono risposte e che vanno a scardinare il suo mondo di favole e balocchi, possa risultare alquanto distruttivo. Citazione:
Il bambino lo potrà anche trovare divertente fintantoché riesce a seguire il discorso e se si rimane nell’ambito del gioco. Ho esperienza con mio figlio…la riflessione è positiva. La riflessione con il gioco è addirittura essenziale per una buona crescita. Ma la filosofia “pura” che tocca temi importanti della vita dell’uomo è altro affare. Un po’ di giorni fa, non sapendo a chi lasciare il bambino, abbiamo dovuto portarcelo dietro ad un incontro di filosofia…l’unico bambino in mezzo a 150 persone e questo ti fa comprendere quanto la cosa possa interessare ai più giovani. Dopo 10 minuti di filosofese aveva preso il sonno…dopo un’ora abbiamo dovuto abbandonare l’aula… Citazione:
Tu pensi che una frase del genere, frutto di un percorso indubbiamente molto profondo, possa essere recepito, digerito e accantonato come certezza da parte di un bambino? No!...lui ti spiazza…lui distrugge le tue “certezze” filosofiche…lui sa che quel film prima o poi finirà…e lo sai anche tu. Però mentre tu non ti azzardi a ricercare risposte certe oltre il “the end” il bambino non avrà problemi a chiedertele…e da te, adulto maturo al riparo nella tua roccaforte di illusioni diventate realtà, le esige! Citazione:
Direi che è il percorso seguito un po’ da tutti…anch’io mi ponevo simili domande ma ho avuto la fortuna, almeno fino ad una certa età, di non trovarmi qualcuno di fronte che mi abbia costretto ad indagare un po’ più a fondo in quanto la mia mente non sarebbe stata pronta. Da un punto di vista religioso per esempio, l’aleatorietà con la quale vengono trattati certi argomenti “spirituali” è perfetta. I bambini sono liberi se porsi domande più profonde o se passare ai giochi. Religioni che prevedono insegnamenti più ferrei, producono bambini che fino ad una certa età hanno certezze estremamente tranquillizzanti ma che con l’avanzare dell’età (tanto la filosofia prima o poi arriva da sé ) saranno tanto più difficili da scardinare quanto più ferreo sarà stato l’indottrinamento. Penso quindi che le riflessioni siano essenziali per una buona crescita…quelle libere, spensierate, spassionate, divertenti…per le indagini filosofiche aspetterei qualche “buona” esperienza che le faccia nascere da sé. |
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12-12-2006, 12.28.27 | #14 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Filosofare fin da bambini
Concordo pienamente con Maxim!
Aiutare un bambino a riflettere su alcune questioni, ma soprattutto rispondere alle sue domande senza fretta è un buon punto di partenza, ma mi fermerei lì. Conosco alcuni adulti che, per la estrema solitudine della loro infanzia, hanno cercato risposte a quesiti esistenziali, filosofici, da soli, sfruttando al massimo la loro intelligenza, il loro spirito di osservazione, pagandone però le conseguenze nell'età adulta. La certezza al bambino viene data dalla presenza affettiva dei genitori, secondo me. Ciao! |
15-12-2006, 11.04.05 | #16 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Riferimento: Filosofare fin da bambini
Citazione:
Citazione:
Io credo che fondamentalmente il porsi domande sia una caratteristica peculiare dell'essere bambini, perché il bambino in quanto tale ha bisogno di conoscere e capire il mondo (per lui del tutto nuovo) in cui si trova; deve imparare a vivere nella realtà in cui è calato e per questo sente il bisogno di comprenderla. Credo anche che crescere, divenire adulti e maturare non debba essere cosiderato come il punto di arrivo in cui ormai tutto è conosciuto e niente è più un mistero. Nasciamo tutti filosofi, ma molti crescendo vengono trascinati nel vortice della quotidianità dimenticando, o meglio soffocando il bambino che è in loro, perché non c'è più tempo per porsi domande, per crescere ancora, per imparare e per cercare risposte a nuovi dubbi. Il "filosofo adulto" è colui che non ha mai dimenticato di vivere in un mondo di infiniti misteri e che ha mantenuto quella voglia di scoprire, di capire e di crescere che ha sempre avuto sin da bambino. La crescita per lui non rappresenta un passaggio dal "sogno" (in cui molti credono che vivano i bambini) alla "realtà della vita quotidiana", ma un processo che lo ha portato a capire che il sapere può essere infinito e che un uomo può non smettere mai di imparare. Anche io ricordo che da bambina facevo infinite domande e avere una mamma molto presente che mi ascoltava e cercava di darmi delle risposte e allo stesso tempo di farmi riflettere mi ha dato la possibilità di non rinunciare mai a pormi delle domande e cercare di capire. Mi rendo conto che per un bambino è importante la presenza di una figura che lo aiuti a riflettere (e non deve essere necessariamente un genitore) anche attraverso il gioco, una figura che lo ascolti quando gli pone delle domande e che non lo metta davanti alla TV o al computer in modo che non possa interrompere il ciclo frenetico della propria giornata. Ricordo anche che da piccola avevo a disposizione "tot" ore per stare alla tv e dovevo scegliere come sfruttarle, per il resto del tempo giocavo con il lego, i puzzle, inventavo nuovi giochi con mio fratello trasformando la cameretta in una giungla piena di insidie, trabocchetti... per farla breve avevamo il modo di usare la fantasia e quindi di non "spengere" il cervello. Farsi domande è anch'esso un modo di usare la testa e sopire nel bambino questo desiderio di conoscere e la possibilità di usare la fantasia rischia di trasformarlo da adulto in uno dei tanti che vive la vita per inerzia senza intuirne o cercarne il significato. Buona giornata a tutti |
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17-12-2006, 21.00.03 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Filosofare fin da bambini
...perchè farsi domande? a parte questa ovviamente...eh!! eh!!...perchè rendersi la vita un problema facendosi domande? ce n'è davvero bisogno?
In altre parole chiedendosi chi sono, perchè sono, perchè non sono eccetera eccetera eccetera, dimostriamo davvero di essere interessati a queste questioni? oppure lo siamo ma solo ad un livello molto superficiale? oppure il farsi domande è un modo impaziente per trovare facili risposte evitando di calarsi appieno nella vita, in una vita che esige, come ogni cosa d'altronde se la si vuole comprende completamente, di essere vissuta fino ad impregnarsene? E' possibile trasformare la domanda in qualcosa di più concreto? e quando l'abbiamo fatto la domanda ha ancora senso? Mi spiego meglio: ci potremmo chiedere che cos'è la solitudine e magari ognuno darà la propria risposta oppure quella del dizionario, ma conoscere sulla propria pelle cos'è la solitudine non è forse tutt'altra cosa? mi domando: quando si sperimenta qualcosa c'è ancora bisogno della domanda? Forse chi si fa domande su cos'è la vita con i consequenziali perchè è perchè non la vive!! Forse chi si fa domande è perchè vuole una risposta solo a livello razionale...ma si può ragionevolmente dare risposta a certi quesiti sulla vita senza viverla? e se davvero si vivesse con tutto noi stessi ce le si farebbe ancora? fare continuamente domande farsi certe domande non rischia di ridurre la vita ad una faccenda intelletuale? E se non faceste le domande giuste? diciamo che uno ad una fermata sbagliata aspetta un autobus che ovviamente non arriva e continua a chiedersi perchè l'autobus è in ritardo ( e questa ovviamente è la prima domanda da farsi ); ma diciamo che questa persona dando per scontato di essere alla fermata giusta non passa a formulare quella successiva, ovvero " non è che per caso ho sbagliato orario o fermata"... non rischierà forse di rimanere fermo tutta la vita a quella fermata ad aspettare quell'autobus? Ecco voi come fate a sapere che state formulando la domanda giusta? Vi chiedereste perchè state giocando a tennis o perchè state cantando o facendo qualsiasi cosa d'altro se lo steste facendo con tutto voi stessi? credo che non ce sarebbe lo spazio o il tempo...cheddite? voglio forse concludere che chi si fa domande è perchè non vive?...no certamente no...il mio vuole solo essere un spunto di riflessione un pò provocatorio e basta! E comunque farsi domande è bello...dargli troppa importanza rischioso e farlo per simulare un qualche sentimento esistenzialista direi piuttosto superficiale. p.s. Quest'ultima affermazione è soprattutto rivolta ....a me Ultima modifica di individuo : 18-12-2006 alle ore 09.59.55. |