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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 05-01-2003, 21.32.46   #1
LADYVAMPIRIE
Ospite
 
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Data registrazione: 22-09-2002
Messaggi: 25
questo dovrebbe

essere il posto adatto per postare questo tipo di pensiero.....
non mi piacciono molto le catalogazioni e le classificiazioni ferree per cui non so se quel che vorrei dire sia piu' indicato qui in filosofia che nemmeno so cha sia o in psicologia o chissà dove....

comunque a parte questa veniamo al mio pensiero.

due premesse:
- sono atea
- viviamo per morire

una precisazione, vorrei, se fosse possibile ricevere risposte solo da persone atee.
Non per discriminazione ma solo per una questione di interesse. Vi spiego ho già postato discussioni simili e in risposta ho ricevuto molte risposte di persone "credenti" in una religione , in un'altra, in identità nella magia ..... e nessuna di queste mi ha interessato per il semplice motivo che non ci credo.
Con questo non voglio limitare le risposte di nessuno, ci mancherebbe questo è un luogo pubblico.... volevo solo specificare che il messaggio non era un attacco o un tentativo di coinvolgimento di credenti semplicemente non era rivolto a loro.

Mi trovo ad un punto di vuoto assoluto. Dove nessuna mia scelta ha un senso.... dove nessuna scelta che potrei fare potrebbe avere un senso. Mi sento slegata da questo mondo... come se fossi un extraterrestre in gita sulla terra.
Avevo dei valori in cui credevo profondamente e la vita di ogni giorno, le esperienze, e le persone mi hanno ribattuto tutto in faccia dicendo fesserie fesserie.
Essere aperti a tutti i punti di vista diversi secondo me era ad esempio una cosa positiva.... ora questa mia disponibilità si rivela un'arma tremenda perchè ogni cosa fondata può diventare folle ed ogni concetto folle può diventare sensato...... e corretto.

Vi faccio un esempio: prima credevo che uscire con un ragazzo fidanzato fosse fondamentalmente sbagliato. Concettualmente non c'erano ne ma ne se, lui era fidanzato io per rispetto alla sua ragazza (che manco conosco ma non faceva allora differenza) e per correttezza non avrei potuto uscire.
Di ciò ero convintissima fermamente, non ci si intromette in un rapporto in crisi al limite si entra in gioco quando il tutto si è risolto.
Sono passati vari anni, sono arrivate tante botte, lacrime, amarezze, tante di quelle situazioni che si vivono a detta della gente perchè sei troppo sensibile.... tante di quelle cose che a mio modo di vedere ti spaccano in due , ti fanno fermare ti buttano a terra e ti chiedono vuoi continuare per questa strada?

e tu dici si con convinzione e passione e animo e cuore....
poi dici ancora si per tanto tempo...
ma raccogli sempre gli stessi risultati e allora ci provi a cambiare perchè se una cosa non va bene uno deve ammmetere i suoi limiti porsi delle domande mettersi in gioco..... considerare l'idea che deve cambiare il suo punto di vista forse inadatto forse troppo personale probabilmente estremista....

e qui iniziano i guai....
si iniziano a considerare i punti di vista diversi.....
sempre tornando all'esempio di prima del ragazzo fidanzato uno ragiona dicendo.... in fin dei conti è lui che mi invita, il rapporto è evidentemente in crisi io non posso far nulla..... posso solo aiutare questo ragazzo che sta male (perchè lo vedo che sta male) a trovare un attimo di serenità regalandogli degli istanti di passione sincera.....

aleggia sopra a tutto il fatto che la vita e il tempo scorrono inesorabili, che non ci deve fermare che nessuno ci aspetta che nessuna emozione tornerà che quel che non viene vissuto è perduto per sempre.


Alla stessa maniera con questa nuova consapevolezza aperta a tanti punti di vista diversi... non nostri si arriva alla consapevolezza e alla certezza che tutto ciò che abbiamo intorno in realtà non è , in quanto destinato a finire...... che i sentimenti e i valori e i principi per cui lottavamo non erano altro che ideali effimeri e sbiadite illusioni destinate a fallire.....

non resta nulla se non questo vuoto talmente presente da diventare nauseante ed invadente, soffocante fino a non respirare piu.....

non parlatemi di buonismo ne di ottimismo ne di allegria..... la natura è stata generosa in questo e non credo di averne bisogno.... vorrei solo capire se c'è qualcuno che ha capito quel che volevo dire questo sproloquio e in tal caso se ha qualche dritta da darmi......

tutto qui.
LADYVAMPIRIE is offline  
Vecchio 05-01-2003, 22.02.20   #2
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Religioni,morali,valori,princi pi,punti di vista(anche laici),o insomma...non l'avete ancora capito che sono solo delle ipocrite scuse,delle facciate dietro cui nascondere le proprie responsabilità?
Non è questione di cambiare punto di vista,è questione di ascoltare di più il proprio cuore e agire di conseguenza.
Ragionare con la propria testa può dare la sensazione di vuoto,di solitudine,di essere soli.E' più facile aggrapparsi al senso comune.
Io preferisco essere circondato dal nulla più vuoto che vendermi al buonismo delle religioni,o al bon ton laico,o ecc...A volte è difficile reggere il peso di questo nulla,ma ci si fa l'abitudine....
sisrahtac is offline  
Vecchio 05-01-2003, 23.35.04   #3
VanLag
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Ciao,

Trovarsi disillusi, senza più certezze, senza valori, un po’ smarriti, può essere molto doloroso, persino destabilizzante se con quei valori ci eravamo identificati. Ma può anche essere l’alba di un nuovo giorno.
Ogni situazione nella vita non è mai uguale a qualche cosa di già accaduto, ma è qualche cosa di sempre nuovo che richiede una giusta risposta. Un nuovo incontro amoroso è rapportabile solo per pallide analogie ad incontri precedenti. Il ragazzo è diverso, lo è il luogo, il contesto, tu stessa sei diversa….
Nell’esempio che fai di una persona che è impegnata, secondo me, non è sbagliato avere degli scrupoli verso una terza persona, è sbagliato che quello scrupolo sia “a priori” e sia assoluto. La vita è immancabilmente nel presente, anche se ricordiamo o immaginiamo lo stiamo facendo ora, in questo momento, nel presente. Ecco che Solo vivendo la situazione fino in fondo, senti col cuore e puoi valutare la reale posizione tua, di lui, dell’altra e fare le giuste scelte.
La valutazione su ipotesi è irreale. “Io soffrirò, lui soffrirà, l’altra soffrirà”…..nessuno può dirlo in anticipo. Le cose quando accadono sono sempre diverse da come le abbiamo immaginate.

Secondo me stai lasciando le illusioni e stai aprendo gli occhi sul mondo reale. E’ un passo bello importante perché ti porta a vivere con maggiore pienezza. Non essere sfiduciata.

Spero di non averti confuso ulteriormente ma di avere contribuito a darti – la dritta – che cercavi.
VanLag is offline  
Vecchio 06-01-2003, 17.23.33   #4
tammy
Nuovo iscritto
 
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Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
diplomazia

essere un pochino diplomatici nel dire ciò che si pensa nn credo faccia male. Imparare l'uso delle parole verbali e scritte per difendere, offendere o semplicemente parlare per descrivere un ns. stato d'animo credo sia l'arma migliore per dare voce ai propri pensieri e farsi capire da chi nn ci comprende appieno.
La coerenza con sè stessi innanziutto.
Le regole della civile convivenza e della moralità, a mio avviso, le abbiamo già dentro di noi prima ancora del catechismo in Chiesa. Qualsiasi azione noi compiamo riguarderà solo la ns. coscienza e la ns. morale, se poi incontra l'approvazione degli altri tanto di guadagnato: in comprensione ed amicizia, ma troppo spesso dire apertamente un proprio pensiero diventa motivo sempre più di malessere e di incomprensioni, e quanto forti siamo per sopportare l'esclusione dai gruppi già consolidati, già così ben amalgamati per nn chiederci se il ns. atteggiamento sia sbagliato?
Eppure basta un solo piccolo punto d'incontro senza negarsi le proprie idee e le proprie convinzioni; vedi finchè qualcun'altro nn dimostri il contrario di ciò che è l'espressione verbale di un ns. pensiero, o di un ns. comportamento nn vedo perchè si debba cambiare idea o modo di essere, per compiacere o per adeguarsi ad un modello che ci starebbe stretto, quindi, fa ciò che ritieni giusto fare per te stessa e per il benessere del tuo cuore e mente.
tammy is offline  
Vecchio 06-01-2003, 21.48.00   #5
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
Re: questo dovrebbe

si Lady...succede...nelle piccole e nelle grandi "faccende" della vita... l'ideale...lo crea l'uomo...come tale è imperfetto..e destinato a finire o evolvere in qualcosa di diverso...
quando credi..sei convinto..tutto comincia a ruotare attorno al TUO ideale...ti immedesimi..lo vivi... poi, cambia il contesto..cambiano le situazioni...cambi tu...e tutto crolla...
come ripartire da zero....
la morale... la religione...i dogmi in genere...sono REGOLE... sono ideali che l'uomo ha "umanizzato" ... nulla di più... non prendere tutto troppo seriamente...adesso hai capito che forse tutto è illusione...bene gestisci la TUA illusione guardando cosa sei e di cosa hai bisogno...senza falsi moralismi e troppi pudori...
con me sta funzionando....

deirdre is offline  
Vecchio 07-01-2003, 09.24.37   #6
Willow
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Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 211
"si arriva alla consapevolezza e alla certezza che tutto ciò che abbiamo intorno in realtà non è , in quanto destinato a finire...... che i sentimenti e i valori e i principi per cui lottavamo non erano altro che ideali effimeri e sbiadite illusioni destinate a fallire.....
"

La gioia non risiede nella meta, ma nel viaggio...
Willow is offline  
Vecchio 07-01-2003, 21.56.56   #7
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
Re: Re: questo dovrebbe

Citazione:
Messaggio originale inviato da deirdre

con me sta funzionando....


oddio..i cedimenti ci sono ancora...ma sono meno dolorosi...
deirdre is offline  
Vecchio 09-01-2003, 11.32.11   #8
Mary
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Messaggi: 2,624
x LADYVAMPIRIE

mentre leggevo quello che hai scritto mi sono chiesta: chi ha scritto al posto mio?! Stavo leggendo di me. Di me in questo momento. E mi sono chiesta per la prima volta in vita mia: ma io sono atea?!!!!!
E la risposta non l'ho trovata. Non so se sono atea, non credo più in niente e nessuno. Ma questo, da solo basta per affermare che lo sono?
Ma cosa vuol dire, in fondo, essere, sentirsi atea?
Non credere nella religione che ci è stata insegnata? Se è così io posso ritenermi atea.
So che tutto è possibile, ma in questo momento non credo più a niente.
Non ho più fiducia nei miei simili, non credo più neppure a me stessa, non credo in niente di quello che mi è stato insegnato.

Sto navingando in un abisso, ma forse è meglio dire nel vuoto.

A volte penso persino che la morte sarebbe una buona soluzione, ma so che non è così. Se ho fatto questo viaggio dal giorno in cui sono nata devo capire il perché.
Se ho tanto sofferto, devo trovare la ragione.

Sto cercando, sto provando, ma se prima avevo dei punti di riferimento che mi tiravano su dalle buche in cui cadevo oggi non ho più niente.
Mi sono sempre sentita un' extraterrestre. La sola consolazione è che ora so di non essere più la sola straniera su questo pianeta. Ma resto sempre straniera.

Ricominciare dal nulla è davvero difficile.
Hai visto il film Matrix?
A volte credo che descriva bene questo nostro mondo.

Ciao
Mary
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Vecchio 09-01-2003, 20.34.30   #9
joker
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Data registrazione: 03-05-2002
Messaggi: 80
credo che l'importante sia cercare di stare fedeli ai propi ideali e alle propie convinzioni...le quali possono evolvere nel tempo.
Cio che appariva giusto un tempo puo' sembrare sbagliato ora, ma in fondo l'importante e' fare cio' che ci si sente di fare...il senso assoluto non esite, questa vita non ha un senso. Al massimo puo' avere il senso che io riesco a dargli. E allora in fondo basta ascoltarsi un po', e non e' cosi difficile capire cosa si debba fare.
Quello che dicono gli altri conta poco o nulla. Essere atei o credenti e' solo una sfaccettatura del carattere e per questo anche la religione ha una valenza puramente personale

Esci con uno che ha la ragazza?? dove sta il problema?? nel fatto che agisci facendo quello che credi sia sbagliato perche' ti e' stato insegnato che e' cosi, o perche' lo senti sbagliato??

nulla e' sbagliato se tu lo senti giusto...per assurdo neanche uccidere o suicidarsi e' sbagliato se chi lo fa sente che e' una cosa giusta
joker is offline  
Vecchio 10-01-2003, 23.37.58   #10
LADYVAMPIRIE
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Messaggi: 25
dolce mary...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mary
x LADYVAMPIRIE

Non ho più fiducia nei miei simili, non credo più neppure a me stessa, non credo in niente di quello che mi è stato insegnato.

Sto navingando in un abisso, ma forse è meglio dire nel vuoto.

A volte penso persino che la morte sarebbe una buona soluzione, ma so che non è così. Se ho fatto questo viaggio dal giorno in cui sono nata devo capire il perché.
Se ho tanto sofferto, devo trovare la ragione.

Sto cercando, sto provando, ma se prima avevo dei punti di riferimento che mi tiravano su dalle buche in cui cadevo oggi non ho più niente.
Mi sono sempre sentita un' extraterrestre. La sola consolazione è che ora so di non essere più la sola straniera su questo pianeta. Ma resto sempre straniera.


Ciao
Mary

credo di comprendere appieno il senso del tuo messaggio...
si forse hai ragione l'unica consolazione è sapere che anche altri provano la stessa tremenda sensazione.....

l'idea della morte a volte è talmente dolce che non è facile restare immuni al suo fascino.
Ma c'è un filo sottile che ci unisce a questo mondo di terrestri.... di persone normali..... ed è la paura di far soffrire qualcuno.

Non è sempre così..... ma a volte pensieri tetri cupi e che preferiamo per scelta non spiegare..... ci accompagnano fedeli nei minuti della giornata..... ci carezzano lievi e maliziosi sorridono ricordandoci che sono sempre li per alleviare le nostre sofferenze.

Un bacio piccola.
LADYVAMPIRIE is offline  

 



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