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05-06-2006, 12.12.53 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Re: Re: La mancata evoluzione delle religioni
Citazione:
C’è una netta tua contraddizione nel riportare Locke alla fine: Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri. …e quanto fai intendere all’inizio: Dai un'estrema importanza alla ragione, ma in particolar modo ai pensieri, alla logica, ai ragionamenti, ecc…ma ora dimmi, sono così importanti il pensiero, le parole, i discorsi, ecc. che uno ha e fa? Si…sono molto importanti…e proprio per quanto affermato anche da Locke. Sono i nostri pensieri che si trasformano in azioni e le precedono…come non dare importanza a ciò. Se le azioni interpretano i pensieri è evidente quanto importanti siano questi per il “corretto” svolgersi delle azioni stesse. Che poi spesse volte non coincidano pensieri ed azioni sono d’accordo ma questi non possono essere slegati. Ritornando a noi…penso che nessuno abbia centrato (o non vuole centrare) l’obiettivo della discussione che non era quello di screditare un dio a favore di un altro bensì ricercare, tra quelli esistenti, colui che si è rivelato all’uomo nella maniera più “credibile”. Proviamo quindi ad immaginare per un momento che il messaggio di questo dio sia slegato dalla sua immagine e dalle pratiche religiose che gli appartengono….anzi, facciamo un po’ di fantareligione. Io sono gesù…sono ritornato sulla terra per ribadire ed affinare il messaggio portatovi 2000 anni fa e vi dimostro che so moltiplicare …uhmmm, vediamo…in questo contesto socio-culturale pane e pesci non vanno più bene…moltiplico caviale e champagne. Vi ordino di pregare per me al sorgere del sole ed al tramonto facendoci tutti assieme una bella canna perché esalta le potenzialità spirituali e quando sarà la vostra ora il dio buono arriverà con una carrozza trainata da bianchi cavalli e vi condurrà alla salvezza eterna ove deciderete voi cosa fare da quel momento all’infinità. Sarei credibile oggi? O le contraddizioni del mio operare e le fantasie irragionevoli che non reggono di fronte a qualsiasi buona logica mi renderebbero poco credibile qualunque sia la perfezione e la purezza del messaggio che porto? Ovverosia Elia…come concili la foto nel tuo avatar con l’affermazione “dio è amore”? Non era secondo te possibile un atto di ragionevole furbizia umana nell’interpretare la giustificazione divina di alcuni eventi che interessano la nostra vita e che ora invece sono in palese contraddizione tra loro? PS: ce l’ho su con le religioni perché non sono state capaci di fornirmi un’immagine credibile di dio! |
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05-06-2006, 15.57.37 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Contrariamente a quanto si possa credere le religioni si evolvono, eccome se si evolvono.
Tanto da cambiare perfino i precetti iniziali e predicare cose che se fatte in precedenza avrebbero meritato morte certa. Questo si può notare anche nella somiglianza di molte religioni oggi esistenti: unico Dio, Paradiso per i buoni, Inferno per i cattivi, anima, creazione, Bontà divina ecc... Somiglianza dovuta ad una Evoluzione. Infatti inizialmente le religioni erano formate da una pluralità di Dei, alcune credevano in divinità di animali, con loro relativa incarnazione, altri nello spirito della natura ecc.... Poi con il tempo le religioni si sono Evolute clonandosi tra loro. Per fare un esempio Il cristianesimo deriva dalla religione Di Mira praticamente identica sotto moltissimi punti. Sempre rimanendo in tema al tempo del cristianesimo esistevano CEntinaia di religione che predicavano un unico dio nato da madre VERGINE, un prerequisito indispensabile per l'accettazione di una religione a quel tempo. Oggi i Protestanti, di matrice cristiana non credono nella verginità. Questa è pura evoluzione. Oggi i comandamenti impartiti dal vecchio testamento e in genarale tutto il suo contenuto è ritenuto Obsoleto dai cristiani. Nonostante quel testo dovrebbe essere la chiara parola di Dio. Perchè il vecchio testamento è ritenuto obsoleto rispetto al nuovo? Semplice: Evoluzione. Il vecchio è assolutamente incompatibile con la realtà scientifica del mondo moderno. Ora, dimostrato che le religioni si evolvono, devo dare comunque atto che si sta verificando una stabilità singolare che mai si era verificata prima. Mentre prima le religioni potevano evolversi in tutta comodità supportate dalla estrema ignoranza dell'uomo nella conoscenza del mondo, oggi accade qualcosa che le religioni non avevano minimamente previsto: Che un giorno l'uomo sarebbe riuscito da solo, senza alcun intervento divino, a comprendere quello che gli sta attorno, ad intuirne lo scopo, a regolarne i meccanismi interni e infine ad orientarli per i suoi scopi personali. Ogni nuova scoperta emergente che entra in netto contrasto con il dogma religioso (rotondità della terra, negazione della centralità della terra rispetto all'universo, clonazione umana, evoluzionismo di Darwin, scoperta biologica del funzionamento del corpo, tanto per citarne solo alcuni) viene conciliata con la religione nel modo più efficace possibile, ma inutile dire, che questo tentativo patetico di cambiare le regole religiose affinchè non stonino con la realtà oggettiva delle coe è del tutto inutile e fuorviante. Chiunque con un minimo di buon senso ne intuirebbe la sua illogicità generale. Ecco dunque che le religioni hanno oggi dura strada per evolversi e quindi non riescono a farlo in maniera efficace. Ci provano, certo. Anzi lo fanno continuamente. Ma non riescono poichè è impossibile fare credere ad un individuo due concetti del tutto opposti a patto che questo non abbia subito un lavaggio del cervello. Osservando il mondo, sappiamo TUTTI, in cuor nostro, che verrà il gionro in cui tutte le religioni del mondo non esisteranno più, e nessun essere vivente le praticherà. Tutto cambia, tutto si evolve, nulla rimane fermo. Questa inequivocabile verità rimarra detro di noi, unico sollievo è la nostra morte. Infatti da immorlati dovremmo subirci il catigo di osservare i nostri ideali scomparire, meglio la morte al ribaltamento dell'idea del mondo ormai radicata nei nostri pensieri. |
05-06-2006, 18.45.23 | #26 | ||||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
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Re: La mancata evoluzione delle religioni
Citazione:
E vabbé, lo ammetto, è da tempo che sono andato "oltre" il principio di non-contraddizione... Con questo non voglio dire che l'ho superato, ma sono andato oltre... Il che implica che quanto scrivo, dal punto di vista logico-umano, non sta sempre tutto molto in piedi... Fatto sta, che quel che volevo dirti, o sottolinearti, è la seguente cosa: Non intuisci che la maggior parte degli scontri religiosi, sono legati al pensiero, alle parole, al cosa si pensa? A come si rappresenta Dio con la mente? Citazione:
Ma è proprio questo che non dovrebbero darti, una immagine, un pensiero a riguardo, delle parole a cui attaccarti, un ragionamento logico e razionale... Non ti rendi conto che se tu mettessi assieme a vivere per un mese un cristiano, un ebreo, un musulmano, un ateo, un buddhista, ecc., con il divieto di parlare, i problemi sarebbero molto minori, in quanto ciò che le persone cercherebbero di fare, sarebbe semplicemente quello di vivere in armonia tra di loro, senza poter convertire il prossimo alla proprio ideologia? Non intuisci, che Locke, dicendo che le azioni sono la miglior interpretazione dei pensieri, arrivava quasi a dire: Ma smettetela di discutere su come è Dio a parole! Non vedete che con i fatti, tutti volete la pace, l'amore, l'armonia, la fratellanza, ecc.? (o almeno è aspicabile che una religione voglia qualcosa del genere...) Quindi, se tutti alla fin fine volete questo paradiso, questa pace, perché discutere su delle parole? Perché non notare le affinità dell'agire, e perché non notare, che come un cristiano agisce facendo del bene in nome di Gesù, un musulmano lo fa in nome di Allah, un buddhista perché segue l'insegnamento di Siddhartha, ecc. Insomma che tutti, osservando l'agire, fanno la stessa cosa... Perché non si nota questo aspetto? Perché si continua a dire...? Se tu non credi in Allah, finirai all'inferno, nonostante nella tua vita amerai il tuo prossimo come te stesso, con tutta la tua anima, il tuo cuore, e la tua volontà, sacrificandoti per il bisognoso? Perché si continua a dire...? Se tu non accetti il Cristo, finirai all'inferno, nonostante nella tua vita amerai il tuo prossimo come te stesso, con tutta la tua anima, il tuo cuore, e la tua volontà, sacrificandoti per il bisognoso? Perché si continua a dire...? Se tu non segui l'ottuplice sentier, resterai nel ciclo della reincarnazione, nonostante nella tua vita amerai il tuo prossimo come te stesso, con tutta la tua anima, il tuo cuore, e la tua volontà, sacrificandoti per il bisognoso? Perché si rimane così ancorati a ciò che si pensa, e non si osserva per nulla come uno agisce? Citazione:
Ad ogni modo, continui a considerare la rivelazione scritta più importante dell'agire. Ti dedico queste parole: L’essenza del vero insegnamento religioso consiste nell’idea che si debba servire e aiutare tutti. È piuttosto facile essere amichevoli con gli amici. La religione vera sta nell’aiutare chi ti considera un nemico. L’altra è ben poca cosa. (Gandhi, II-248) Al contrario di quanto proponi te Maxim, al posto di inventarsi una nuova religione (solo per motivi ideologici poi?), io cercherei di estrapolare da ogni tradizione il meglio, l'essenza, da cui partire per cercare di migliorare la realtà. Perché alla fin fine, non cambia proprio nulla se penso che Dio è Onnipotente o meno... ciò che conta è se io faccio qualcosa per questo mondo in scatafascio o meno. Citazione:
Noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia. (Paolo in 1Corinzi 1:23) I cristiani credono in un Dio che si è fatto carne, e che è stato ammazzato nonostante fosse innocente e predicasse l'amore... Se ti sembra sensato questo... (Non noti che Gesù alias Dio ha dimostrato a tutti da chi proviene il male - tramite la sua crocifissione? E soprattutto da chi può provenire il bene? Tutto dipende da noi, solo da noi... Noi abbiamo in mano le redini del gioco.) Elia P.S.: Maxim, non mi è ben chiaro cosa tu stia proponendo. Voglio dire, criticare le religioni rivelate, senza proporre un qualcosa di altenativo (che so, il deismo), non lo trovo molto sensato. Dire quale delle religioni rivelate è la migliore, non ha nemmeno tanto senso - a mio parere -, dato che in tutte le religioni troviamo sempre persone più o meno in gamba. (quindi il discorso sarebbe esclusivamente ideologico... mah!). |
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06-06-2006, 10.31.02 | #27 | |
Ospite abituale
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Re: Re: La mancata evoluzione delle religioni
Citazione:
Ma Elia… Stiamo dicendo la stessa identica cosa e ciò mi stupisce assai! C’è un errore di comunicazione (e non si tratta solo di semplici termini)…vediamo cosa può essere. Se continui a citarmi versetti e brani sacri, tutte le tue parole relative all’importanza dell’agire umano vanno in fumo….tu, quelle parole, le sai senz’altro scrivere molto meglio! Qui, o si crede o non si crede! Spesse volte non riesco a comprendervi a voi “credenti”. Sbattete in faccia testi sacri ove si parla di inferno, di paradiso, di miracoli e li spacciate come oro colato ma son convinto che non ci credete nemmeno voi. A domande precise sull’esistenza di questo o di quello scattano giustificazioni, giri di parole, intuizioni di messaggi profondi poco chiari a ragion umana che non dicono assolutamente nulla…quasi se una parte di voi volesse credere a tutti i costi mentre qualcosa vi riporta con i piedi per terra e vi suggerisce che è tutto una gran illusione che sfiora il ridicolo. …e da questa gran confusione ci si può svegliare? Il “credente” ne può trarre un concetto che possa mettere d’accordo la sua parte irrazionale con quella razionale? Insomma Elia…prova a chiederti seriamente ed onestamente in cosa credi e poi se ti va me lo comunichi perché mi interesserebbe parecchio! La stessa domanda la rivolgo anche ad Emily (se mi sta ascoltando)… …ad Alessio no perché è stato chiarissimo…(a proposito vai a leggerti un po’ che dicono in “spiritualità” in riferimento all’inferno e poi dimmi se l’uomo si è svegliato e le religioni d’oggi hanno vita dura nel farci credere). PS. Elia, non ho assolutamente nulla da proporre né qualcosa di alternativo e moderno. Nessun messaggio che sia già stato detto, nessuna ridicola pratica spirituale…questa discussione è solo a scopo distruttivo. |
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06-06-2006, 12.49.33 | #28 | |||
Utente assente
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Messaggi: 1,541
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Re: La mancata evoluzione delle religioni
Citazione:
Credo in Allah, e credo nel Suo Profeta Muhammad - la pace sia su di lui. Credo in Dio, e credo che si sia fatto carne e che abbia vissuto per un determinato periodo in mezzo a noi. Credo quanto disse Siddhartha, e credo che l'ottuplice sentiero porti al Nirvana. Credo a Mosè, e credo che Dio abbia parlato tramite lui. Credo nel vangelo indù, e nella trinità indù. Credo nel Tao Te Ching (anche se parecchio criptico ), e credo in Lao Tzu. Quanto disse Mahavira è anche parecchio interessante. E credo in tante altre cose... In solo una cosa non credo... Citazione:
E non capisco nemmeno l'utilità di spendere del proprio tempo a distruggere, al posto di fare qualcosa di costruttivo. Io personalmente, trovo molto interessanti queste seguenti parole: Le religioni sono una via verso Dio. Una via non è una casa. (di Aravinda Akroyd Ghose, meglio conosciuto come Sri Aurobindo) Non serve a nulla distruggere il credo, importante è la casa verso la quale ci si dirige, che è comune. Stupisco di chi percorre i deserti per arrivare alla Mecca, ove si trovano le tracce dei profeti. Perché non percorrere la propria anima per arrivare al cuore ove sono le tracce del Signore? Altri vanno in viaggio alla Mecca, il pellegrinaggio mio è verso Colui che abita in me. (detto Sufi). Non restiamo a guardare l'aspetto delle varie religioni e i vari rituali, ma osserviamo l'essenza. Ognuno di noi dovrebbe partire in pellegrinaggio verso Colui che abita in noi. È molto importante, che ogni essere umano abbia il suo credo. E allo stesso tempo è altrettanto importante, che noi veniamo a conoscenza, di cosa gli altri esseri umani credono e si raccontano tra di loro. Solo facendo questo, ci si può rendere conto, cosa abbiamo in comune e cosa di differente. E solo da qui in poi, possiamo comprenderci gli uni gli altri e vivere bene assieme. (Anita Ganeri) Impariamo a confrontarci e a dialogare in modo costruttivo con persone che hanno una fede "diversa" dalla nostra. Io personalmente credo che bisogna cercare un dialogo costruttivo tra i vari credi, tra le varie persone, tra le varie religioni, e non un dialogo distruttivo. Credo che abbiamo più bisogno di notare le cose che abbiamo in comune, che evidenziare le differenze e impuntarci su di esse, cercando di screditare quanto dice il nostro prossimo. Elia P.S.: Citazione:
Io non sono per il dialogo strettamente distruttivo e non lo condivido nemmeno. Posso dirti senza problemi che potrei buttare via la Bibbia, ma questo non significa che se incontro una persona che crede nella sua ispirazione divina - della Bibbia -, critichi io la persona per questo, e le dia dell'imbecille. Cerco di rispettare la sua credenza, e cerco di partire da là per un dialogo costruttivo. Namasté. |
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06-06-2006, 13.26.52 | #29 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Secondo me ci vuole un pensiero molto più fluido per reggere l’accelerazione vorticosa della moderna società, nuove filosofie, nuovi pensieri..... nuova spiritualità. |
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06-06-2006, 13.47.31 | #30 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Lo Spirito e la lettera
Una religione vale pressappoco l'altra.
Non ce n'è alcuna per mezzo della quale non si possa diventare saggi, né alcuna che non si possa praticare come la più stupida delle superstizioni. (H. Hesse) A mio parere sulla lettera si basa il fondamentalismo separativo, la rigidità dottrinale, la stagnazione evolutiva, mentre nello Spirito emerge la convergenza unificante, il riconoscimento ed il rispetto reciproco, la reale Comprensione spirituale. |