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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
21-02-2006, 14.42.26 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Io sarei più vicino alla posizione di Catone, non tanto per il cervello, quanto per il fatto che occhi, (vista), orecchie (udito), naso (olfatto), bocca, (gusto), cioè 4 dei cinque sensi hanno i loro ricettori lì.
Se paradossalmente ogni dito della nostra mano destra avesse uno dei cinque sensi, la nostra mano destra ci apparirebbe come il centro di noi stessi, indipendentemente dal fatto che ci identifichi e ci renda univoci agli occhi degli altri. |
21-02-2006, 17.07.36 | #7 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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sono daccordo con quello che dici, van.
Però, se è vero che la "mano a cinque sensi" ci apparirebbe il centro di noi stessi, non credo che truccheremmo i polpastrelli con rossetto e cipria, non credo che andremmo ogni giorno a farci tagliare i peli delle mani, a farci fare la tinta alle unghie, se non nel caso in cui questa mano fosse anche al centro dei nostri rapporti interpersonali, se non fosse attraverso questa mano che l'altro ci identifica (anche se noi ci identifichiamo con la mano). |
21-02-2006, 17.59.24 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Prendi altri lati di noi stessi, ad esempio la schiena, considera ampiezza, conformazione delle scapole, grado di “gobbità”, inclinazione etc….. Vedi che, anche in quella siamo profondamente diversi, però riserviamo alla schiena un’occhiata di sfuggita, perché non la riteniamo il nostro centro. Quello che fa “importante” un volto è il fatto che ci identifica. Per gli altri è certamente così. L'altro riconosce in noi i tratti del viso, il colore dei capelli, la bellezza degli occhi, (nel mio caso), il nasone, le labbra carnose etc….. Ma noi stessi non abbiamo percezione del nostro viso, (se non davanti ad uno specchio) e l’immagine di noi stessi è sostituita dai nostri sensi affacciati sul mondo…… (è in pratica una non-immagine). Questa riflessione, se digerita, potrebbe mostrare la tremenda diversità che esiste tra il ruolo di “terza persona” ed il ruolo di “prima persona”, evidenziando subito come nella vita noi siamo soggetti ai due ruoli. Mi fermo qui per vedere se qualcuno riesce a seguire…… |
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21-02-2006, 19.00.28 | #9 | ||||
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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Citazione:
effettivamente il discorso fila. Citazione:
inoltre gli esseri umani stanno in relazione tra loro all'interno del canale dell'intersoggettività: ossia io riconosco che l'altro si sente soggetto come me, e vede me come un altro, così come io vedo lui. C'è, quindi, tra 'io' e 'altro', una specularità tale per cui è improbabile che un essere umano (seppure con gli occhi sulla punta delle dita), identifichi 'l'altro' in una parte del corpo in cui lui non si identifica come 'io'. E quindi, se si identifica nella mano, tenderà a identificare l'altro nella sua mano, e non nel suo volto.. sarebbe irrazionale. E poi, più semplicemente, se ci si rivolge ad una persona guardandola in volto, è perchè sappiamo che è il volto a raccogliere gli stimoli percetttivi che informano l'altro della propria presenza, che è quello che si vuol fargli presente. Citazione:
il discorso diventa interessante. Io sono cieco a me stesso, mentre gli altri sono davanti ai miei occhi. Gli altri mi vedono in volto, mentre io no. Però io posso sentire i muscoli del mio volto, posso sentire le labbra che si inarcano quando sorrido, anche se non vedo il mio sorriso. Comunque: Citazione:
E la nostra immagine del mondo è molto soggettiva. La stessa percezione dello spazio varia molto da persona a persona, la percezione di una stessa stanza. Uno guarda certi oggetti, e li prende come a punti di riferimento per la sua prospettiva (spaziale e di significato), mentre l'altro si focalizza di più sua oggetti diversi, e lascia il resto come sfuocato. Quindi in un certo senso, l'immagine sensoriale che ognuno ha del mondo, è una specie di suo ritratto. |
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21-02-2006, 20.13.40 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Dai che ci sei....:-)
Citazione:
Sopra le spalle della gente, (delle terze persone), c’è una palla di carne chiamata testa, mentre sopra le tue spalle, (nella tua esperienza immediata), è diverso. Proprio ora sopra le tue spalle dove dovrebbe esserci una testa, c’è lo schermo del monitor con questo stesso scritto, (vediti) e se allarghi lo sguardo, comprendi ciò che hai vicino, il modem, il mouse, la tastiera, probabilmente la parete dietro….. etc. Analogamente quando sei ad una fermata del bus, c’è la strada, le macchine, il cartellone di fermata, la gente che aspetta. Se non menti a ciò che vedi, se sei sincero con te stesso, se accantoni per un attimo tutte le nozioni che hai imparato e cedi all’evidenza cogli ciò che veramente sei/(siamo). Cogli che non c’è nulla che ci separa dallo spazio e che quello spazio libero ed immenso fatto per contenere il mondo siamo noi stessi. Ci hanno ingabbiati nel ruolo di terze persone, ci chiedono di farci piccoli, di indossare la maschera, a volte è inevitabile, ma se percepiamo la nostra vera essenza tutto diventa diverso. Io non so se questo mio breve scritto è riuscito a mostrarti quello che volevo, (è un po’ che gli giro attorno), e cioè, per dirla in parole altisonanti che l’identità del percettore si estende nel percepito ed i due coincidono. Detto a parole può sembrare un’astrusità mentre è diverso se si realizza la cosa vedendola nella sua realtà. Ultima modifica di VanLag : 21-02-2006 alle ore 20.15.15. |
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