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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
22-02-2006, 12.58.25 | #12 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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vediamo se ho capito.
secondo te la nosta vera identità non è questo corpo di carne, questo cervello, ma piuttosto la coscienza. Noi siamo coscienza. Ci identifichiamo con questo corpo carnale che circondiamo, e ci sentiamo distaccati dal mondo esterno a cui permettiamo di venire all'esistenza (qualcosa esiste se esiste una coscienza per la quale questo qualcosa effettivamente esiste), a causa di condizionamenti sociali. ma in realtà questo corpo, questa mente, questi occhi, non sono la mia identità: la mia identità è la coscienza, e probabilmente questa coscienza è un essenza trascendente priva di determinazioni proprie.. la sua identità è solo quella di far esistere le -determinazioni- che vengono strappate dal buio del nulla attraverso la sua luce. Anche questo corpo di carne, questi pensieri che emergono dal cervello a cui sono associato, sono delle -determinazioni-. Sono altro dalla coscienza. Io in realtà sono una coscienza, la cui unica determinazione (indeterminazione) è il far venire alla luce le determinazioni. quindi, se io sono coscienza, e non corpo, e non pensiero, questo pensiero che sento non è "mio", del mio io, ma è un pensiero del corpo a cui sono associato (forse solo per questa vita, per poi trasmigrare in un altro corpo?), che senza di me potrebbe anche esserci, ma starebbe nel buio. Con me può venire alla luce, e il suo pensiero può essere ascoltato, cioè venire alla luce della coscienza. ...? |
22-02-2006, 14.01.32 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Re: Dai che ci sei....:-)
Citazione:
"L'identità del percettore si estende nel percepito e i due coincidono" dunque lo spazio che tu percepisci coincide con te stesso, il mondo concoincide con te stesso. Se tu non esisti e non hai la percezione nulla esiste per te.... Analogamente ognuno percependo gli altri, percepisce quello che vede degli altri... l'esteriorità... Da bambini si pensa che se si chiudono gli occhi non esiste nulla o si ha il potere di sparire o di far sparire gli altri.... E quando si dice di vedere nero, o vedere rosa.... è come ti identifichi nel mondo.... e paradossalmente è anche come ti percepiscono gli altri... In altre parole la coincidenza del percettore con il percepito può essere negativa o positiva, a seconda del tuo stato d'animo... |
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22-02-2006, 14.04.59 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
E’ attraverso quella scoperta che l’identità si chiarifica e le domande trovano le loro risposte. Sarebbe avventato da parte mia insistere su ciò che siamo o su cosa cercare mentre è funzionale suggerire dove cerare, questo perché tu sei l’autorità suprema su te stesso e tu solo puoi dire se sei, (passami il termine), una terza o una prima persona. I dettagli tipo stabilire se l’identificazione nell’io è venuta in essere perché c’è comunque un nucleo primevo e non qualificato di identità, che l’ha voluto, o se è solo frutto di condizionamenti sociali. Oppure cercare di stabilire se le -determinazioni- sono strappate al buio dalla luce della coscienza, o se paradossalmente sono le –determinazioni- che illuminano la coscienza. Questi sonno dettagli che mano a mano la scoperta si rafforza si chiarificano da soli. |
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22-02-2006, 14.07.24 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Re: Dai che ci sei....:-)
Citazione:
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22-02-2006, 20.55.54 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 29
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La Regina camminava per le strade di quel regno distorto con una certa comprensibile apprensione. Le ritornavano in mente i suoi incubi infantili , teste capovolte e sproporzionate, occhi grotteschi al centro del viso, braccia lunghissime . Pensò che il mondo delle fantasie di una bambina somigliava al regno bizzarro dell'INCANTO CONTRARIO e, forse, proprio come quello, conteneva le sue angosce e le sue paure.
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24-02-2006, 00.37.06 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Re: Re: Re: Dai che ci sei....:-)
Citazione:
... e basta loro, come agli adulti, un sorriso o un ghigno di muscoli facciali per comunicare amore, dolore, rabbia... ... negli occhi poi leggiamo l'essenza dell'altro-da-noi. Gli occhi sono lo specchio del nostro sentire. Occhi di ghiaccio, occhi commossi, occhi allegri, occhi..... sul mondo Il viso è dunque l'output del nostro comunicare, del nostro essere-in-relazione con gli altri e con l'Universo. Ultima modifica di oizirbaf : 24-02-2006 alle ore 00.38.46. |
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24-02-2006, 08.40.56 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Re: Il nostro viso.... la nostra identità
Citazione:
...cercherei la risposta in quel primo contatto con la nutrice,la madre...un bambino allattato scruta il viso della madre e le sue espressioni...cosi' il viso diventa l'importatnte segno di riconoscimento... ...in effetti comunicando con l'altro ne scrutiamo il viso ; da questo viso dipendiamo completamente...e "vediamo"visi ovunque,guardando un pavimento di marmo,delle macchie,dei sassi automaticamente siamo portati a comporre qualche vaga immagine... ,klara Ultima modifica di klara : 24-02-2006 alle ore 08.44.16. |
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24-02-2006, 11.44.07 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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C’è una canzone di Guccini, (mi sembra che si intitoli “due anni dopo”), che dice così:
Lo specchio vede un viso noto, ma hai sempre quella solita paura che un giorno ti rifletta il vuoto oppure che svanisca la figura. Ed è vero, abbiamo una grande paura di "perderla" quella faccia perché è proprio in essa che collochiamo il nostro centro….. |