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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 21-02-2006, 20.28.09   #11
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Re: Dai che ci sei....:-)

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Sopra le spalle della gente, (delle terze persone), c’è una palla di carne chiamata testa, mentre sopra le tue spalle, (nella tua esperienza immediata), è diverso. Proprio ora sopra le tue spalle dove dovrebbe esserci una testa, c’è lo schermo del monitor con questo stesso scritto, (vediti) e se allarghi lo sguardo, comprendi ciò che hai vicino, il modem, il mouse, la tastiera, probabilmente la parete dietro….. etc. Analogamente quando sei ad una fermata del bus, c’è la strada, le macchine, il cartellone di fermata, la gente che aspetta.

descrizione davvero bella, assolutamente vivibile!

Citazione:
Se non menti a ciò che vedi, se sei sincero con te stesso, se accantoni per un attimo tutte le nozioni che hai imparato e cedi all’evidenza cogli ciò che veramente sei/(siamo). Cogli che non c’è nulla che ci separa dallo spazio e che quello spazio libero ed immenso fatto per contenere il mondo siamo noi stessi.

Ci hanno ingabbiati nel ruolo di terze persone, ci chiedono di farci piccoli, di indossare la maschera, a volte è inevitabile, ma se percepiamo la nostra vera essenza tutto diventa diverso.

Io non so se questo mio breve scritto è riuscito a mostrarti quello che volevo, (è un po’ che gli giro attorno), e cioè, per dirla in parole altisonanti che l’identità del percettore si estende nel percepito ed i due coincidono. Detto a parole può sembrare un’astrusità mentre è diverso se si realizza la cosa vedendola nella sua realtà.


ci sei riuscito perfettamente.

ora penserò un pò a questo
Citazione:
spazio libero ed immenso fatto per contenere il mondo siamo noi stessi.


ciao
r.rubin is offline  
Vecchio 22-02-2006, 12.58.25   #12
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
vediamo se ho capito.

secondo te la nosta vera identità non è questo corpo di carne, questo cervello, ma piuttosto la coscienza.

Noi siamo coscienza.

Ci identifichiamo con questo corpo carnale che circondiamo, e ci sentiamo distaccati dal mondo esterno a cui permettiamo di venire all'esistenza (qualcosa esiste se esiste una coscienza per la quale questo qualcosa effettivamente esiste), a causa di condizionamenti sociali.

ma in realtà questo corpo, questa mente, questi occhi, non sono la mia identità: la mia identità è la coscienza, e probabilmente questa coscienza è un essenza trascendente priva di determinazioni proprie.. la sua identità è solo quella di far esistere le -determinazioni- che vengono strappate dal buio del nulla attraverso la sua luce.

Anche questo corpo di carne, questi pensieri che emergono dal cervello a cui sono associato, sono delle -determinazioni-. Sono altro dalla coscienza. Io in realtà sono una coscienza, la cui unica determinazione (indeterminazione) è il far venire alla luce le determinazioni.

quindi, se io sono coscienza, e non corpo, e non pensiero, questo pensiero che sento non è "mio", del mio io, ma è un pensiero del corpo a cui sono associato (forse solo per questa vita, per poi trasmigrare in un altro corpo?), che senza di me potrebbe anche esserci, ma starebbe nel buio. Con me può venire alla luce, e il suo pensiero può essere ascoltato, cioè venire alla luce della coscienza.


...?
r.rubin is offline  
Vecchio 22-02-2006, 14.01.32   #13
sunday01
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Data registrazione: 05-07-2005
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Re: Dai che ci sei....:-)

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag

Se non menti a ciò che vedi, se sei sincero con te stesso, se accantoni per un attimo tutte le nozioni che hai imparato e cedi all’evidenza cogli ciò che veramente sei/(siamo). Cogli che non c’è nulla che ci separa dallo spazio e che quello spazio libero ed immenso fatto per contenere il mondo siamo noi stessi.

Io non so se questo mio breve scritto è riuscito a mostrarti quello che volevo, (è un po’ che gli giro attorno), e cioè, per dirla in parole altisonanti che l’identità del percettore si estende nel percepito ed i due coincidono. Detto a parole può sembrare un’astrusità mentre è diverso se si realizza la cosa vedendola nella sua realtà.



"L'identità del percettore si estende nel percepito e i due coincidono"

dunque lo spazio che tu percepisci coincide con te stesso, il mondo concoincide con te stesso.

Se tu non esisti e non hai la percezione nulla esiste per te....

Analogamente ognuno percependo gli altri, percepisce quello che vede degli altri... l'esteriorità...

Da bambini si pensa che se si chiudono gli occhi non esiste nulla o si ha il potere di sparire o di far sparire gli altri....

E quando si dice di vedere nero, o vedere rosa.... è come ti identifichi nel mondo.... e paradossalmente è anche come ti percepiscono gli altri...

In altre parole la coincidenza del percettore con il percepito può essere negativa o positiva, a seconda del tuo stato d'animo...


sunday01 is offline  
Vecchio 22-02-2006, 14.04.59   #14
VanLag
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Messaggi: 2,959
Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
vediamo se ho capito.

secondo te la nosta vera identità non è questo corpo di carne, questo cervello, ma piuttosto la coscienza.

Noi siamo coscienza.
A grandi linee è come l’hai espresso ma ciò che vorrei enfatizzare è che, il dato importante all’inizio non è la comprensione mentale di un simile concetto bensì l’attitudine a focalizzarsi su quello che trovi sempre sopra le tue spalle. (Riassumo per comodità il concetto: - se guardi me puoi dire: - VanLag ha la testa ovale ed il nasone - ma se guardi te, se guardi sopra le tue spalle, trovi altro…… Quell’altro che trovi sopra le tue spalle, (che è spazio popolato di persone e di cose), è ciò che sei).
E’ attraverso quella scoperta che l’identità si chiarifica e le domande trovano le loro risposte.
Sarebbe avventato da parte mia insistere su ciò che siamo o su cosa cercare mentre è funzionale suggerire dove cerare, questo perché tu sei l’autorità suprema su te stesso e tu solo puoi dire se sei, (passami il termine), una terza o una prima persona.

I dettagli tipo stabilire se l’identificazione nell’io è venuta in essere perché c’è comunque un nucleo primevo e non qualificato di identità, che l’ha voluto, o se è solo frutto di condizionamenti sociali. Oppure cercare di stabilire se le -determinazioni- sono strappate al buio dalla luce della coscienza, o se paradossalmente sono le –determinazioni- che illuminano la coscienza. Questi sonno dettagli che mano a mano la scoperta si rafforza si chiarificano da soli.

VanLag is offline  
Vecchio 22-02-2006, 14.07.24   #15
VanLag
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Re: Re: Dai che ci sei....:-)

Citazione:
Messaggio originale inviato da sunday01
Da bambini si pensa che se si chiudono gli occhi non esiste nulla o si ha il potere di sparire o di far sparire gli altri....
I bambini conoscono i segreti ma non conoscono l’utilità. I grandi conoscono l’utilità ma hanno scordato i segreti.

VanLag is offline  
Vecchio 22-02-2006, 20.12.28   #16
Guccia
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Data registrazione: 02-01-2005
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Re: Re: Re: Dai che ci sei....:-)

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
I bambini conoscono i segreti ma non conoscono l’utilità. I grandi conoscono l’utilità ma hanno scordato i segreti.






Guccia is offline  
Vecchio 22-02-2006, 20.55.54   #17
Arco
Ospite
 
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 29
La Regina camminava per le strade di quel regno distorto con una certa comprensibile apprensione. Le ritornavano in mente i suoi incubi infantili , teste capovolte e sproporzionate, occhi grotteschi al centro del viso, braccia lunghissime . Pensò che il mondo delle fantasie di una bambina somigliava al regno bizzarro dell'INCANTO CONTRARIO e, forse, proprio come quello, conteneva le sue angosce e le sue paure.
Arco is offline  
Vecchio 24-02-2006, 00.37.06   #18
oizirbaf
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Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
Re: Re: Re: Dai che ci sei....:-)

Citazione:
Messaggio originale inviato da sunday01
Da bambini si pensa che se si chiudono gli occhi non esiste nulla o si ha il potere di sparire o di far sparire gli altri....

... e basta loro, come agli adulti, un sorriso o un ghigno di muscoli facciali per comunicare amore, dolore, rabbia...

... negli occhi poi leggiamo l'essenza dell'altro-da-noi. Gli occhi sono lo specchio del nostro sentire. Occhi di ghiaccio, occhi commossi, occhi allegri, occhi..... sul mondo

Il viso è dunque l'output del nostro comunicare, del nostro essere-in-relazione con gli altri e con l'Universo.

Ultima modifica di oizirbaf : 24-02-2006 alle ore 00.38.46.
oizirbaf is offline  
Vecchio 24-02-2006, 08.40.56   #19
klara
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Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
Re: Il nostro viso.... la nostra identità

Citazione:
[i].

Secondo voi perché la nostra testa, il nostro capo, il nostro viso ci sono così importanti?

[/b]

...cercherei la risposta in quel primo contatto con la nutrice,la madre...un bambino allattato scruta il viso della madre e le sue espressioni...cosi' il viso diventa l'importatnte segno di riconoscimento...
...in effetti comunicando con l'altro ne scrutiamo il viso ; da questo viso dipendiamo completamente...e "vediamo"visi ovunque,guardando un pavimento di marmo,delle macchie,dei sassi automaticamente siamo portati a comporre qualche vaga immagine...

,klara

Ultima modifica di klara : 24-02-2006 alle ore 08.44.16.
klara is offline  
Vecchio 24-02-2006, 11.44.07   #20
VanLag
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Messaggi: 2,959
C’è una canzone di Guccini, (mi sembra che si intitoli “due anni dopo”), che dice così:

Lo specchio vede un viso noto, ma hai sempre quella solita paura
che un giorno ti rifletta il vuoto oppure che svanisca la figura.


Ed è vero, abbiamo una grande paura di "perderla" quella faccia perché è proprio in essa che collochiamo il nostro centro…..

VanLag is offline  

 



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