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06-10-2002, 13.28.23 | #16 |
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Piccolo trattato anatomico...e biologico...
L'anima...bella domanda...ultimamente mi sento influenzato dai miei studi...
In principio furono animali semplici quali le meduse,con un semplice sistema nervoso,formato esclusivamente da un neurone sensitivo e da un neurone effettore.Penso che questo sia il primo abbozzo d'io.Semplici impulsi neurochimici tramite i quali l'animale si mette in contatto col mondo esterno,percepisce quello che lo circonda e vi risponde di conseguenza.Uno stimolo di qualsiasi tipo colpisce le sue terminazioni nervose,si propaga in lui come un onda di depolimerizzazione,e successivamente come impulso chimico tramite le sinapsi(che cmq a questo livello non ci sono ancora).Poi con l'evoluzione questi sistemi si sono perfezionati ed evoluti,in modo tale che vari neuroni specifici si siano raggruppati in organi specifici.In particolare nell'uomo,che si differenzia da gli altri animali per la coscienza,si sono sviluppate parti adibite alla riebolazione dei dati(i così detti centri soprassiali),in particolare il telencefalo.Il nostro "io" non è altro che il risultato di tali elaborazioni.E' il risultato della memoria(legata al numero di sinapsi che si vengono a formare in formazioni particolare,come l'ippocampo,la cui asportazione causa appunto la totale perdita di memoria e dellla capacità di memorizzare),della fantasia e del pensiero(ora una localizzazione precisa di queste funzioni penso sia impossibile,cmq penso si trovino sempre nel telencefalo,probabilmente la fantasia e l'inconscio nella parte più arcaica...). L'uomo deve smettere di credere allo spirito divino e a enti metafisici....ed essere un po più materialista!L'unica legge che porta avanti tutto è la Vita,la selezione naturale se vogliamo....una legge immanente,che non ci ha dato nessuna dimensione ultraterrena!Tutto è partito da vari reagenti che si sono trasformati in prodotti.Poi parte di queste sostanze, i lipidi, si sono riuniti in una membrana per loro precise caratteristiche chimiche(forze apolari)e all'interno si sono accumulate sostanze che separate dall'ambiente circostante si sono sviluppate formando le prime cellule,e da queste i primi esseri viventi,ecc...tutto seguendo una logica di selezione...semplice e lineare...logica che è cosi perchè è cosi che deve essere...perchè questo è l'unico modo possibile che ci sia....è così difficile??? Hem...mi sa che ho divagato un'attimino.... |
06-10-2002, 22.04.37 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2002
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Citazione:
catharsis, io posso capire che tu non creda in queste cose, e lo accetto, accetto il tuo pensiero. perchè l'uomo deve smetterla di credere questo? non ti sembra un po' presuntuoso? ognuno è libero di credere o no nell'anima o in dio o in qualunqua altra cosa a mio parere. sarebbe come se i non atei andassero a dire che tutti gli uomini dovrebbero smetterla di non credere. a parte questo ,tornando al discorso di prima: anche secondo me il carattere è influenzato da fattori esterni, ma anche da quelli interni; è nel nostro interno, tramite i nostri pensieri che accogliamo cio' che viene dall'esterno, lo valutiamo e lo "immagazziniamo". noi cresciamo in un determinato modo, spesso sono i genitori che ci indicano una strada da seguire, in base ai loro modi di credere e pensare. ma quando una persona inizia a crescere, a farsi delle domande, a conoscere tranti altri punti di vista, pian piano si fa le proprie idee, ma queste idee non credo siano solo il prodotto di qualcosa di esterno a noi, ma anche frutto del proprio pensiero, del proprio "sentire" della propria valutazione. tante persone che consco vivono pensando TANTO ORMAI é COSI' E NON CI POSO FARE NULLA, perchè aspettano sempre che qualcosa gli piova dall'alto, che arrivi qualcuno o accada qualcosa che "gli cambi la vita". io non penso sia cosi'. penso che se uno si "rimbocca le maniche" e cerca di essre un po' piu' attivo ,menpo passivo nei confronti della vita e di quello che ti circonda, potrebbe fare tante tante cose. a volte buttarsi in uqlacosa che non conosci fa paura, perchè siamo molto attaccati a quello che abbiamo, si ha paura nel buttarsi in qualcosa dsi nuovo, che m,agari potrebbe cambiare la vita per paura che vada male. che potrebbe anche andare bene pero' pochi lo valutano. io credo che nella vita niente sia stabile e che tuto potrebbe venire stravolto dsa un momento all'altro. proprio per questo motivo il cambiamento non mi impaurisce, perchè anche quelloc'è adesso non abbiamo la certezza ci sara' domani. noin so se mi sono spiegata. certo è che le persone e comunque il contesto in generale che ci vive intorno puo' influenzare le proprie scelte. ma sta a noi valutare quanto e come considerare l'esterno. non so se mi sono spiegata. |
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07-10-2002, 20.50.20 | #18 |
Messaggi: n/a
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Allora,io non dicevo di essere passivo...certo che noi possiamo avere idee nostre,personali,e possiamo cambiare la nostra vita... ma lo faremo sempre seguendo schemi mentali che si sono sviluppati in noi a seconda dell'ambiente in cui siamo cresciuti e cmq sempre nei limiti che il mondo esterno ci impone.
Credo che ognuno di noi debba cercare di aumentare la propria Consapevolezza,la propria capacità di fare scelte,così da riuscire a cambiare ciò che ci circonda in modo che non sia invece ciò che ci circonda a cambiare noi....ma capisci che ciò non dipende da noi!Solo pochi hanno questa fortuna,soprattutto grazie alla moderna civiltà..... Immagina per esempio un cristiano del medioevo,nato da genitori cristiani,in una comunità cristiana,che ha studiato dai monaci,la cui sorella magari s'è fatta suora...e i pochi testi che ha letto sono di teologi cristiani...che religione credi professerà questo pover'uomo? Tutto per farti capire che un progresso spirituale e mentale è possibile se "fuori" ci sono le premesse,se no è solo il buio più buio senza vie di scampo... |
24-04-2003, 14.25.33 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-04-2003
Messaggi: 150
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Credo in tutta sincerità che gli esempi della Somalia e del Medioevo siano fuori luogo. Per una ragione semplice: sebbene abbiano caratteri estremi non sono prove del fatto che non si possa progredire: è muoversi su una direzione, su una retta, e avere vari gradi di intensità: in Somalia chiunque è libero come in Europa (tralasciamo per un attimo il fatto che il libero arbitrio non esiste se non nel regno dell'ignoranza, nel quale viviamo, e senza usare toni pessimistici) di fare scelte, il grado è sicuramente diverso.
Catharsis è solamente una precisazione, e presento che concorderai (ma se così non fosse, prontissimo a discuterne). Kya non credo che Catharsis intendesse mettere in dubbio che tutti possono scegliere a cosa credere, ma non può che esprimere la sua opinione. |