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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
05-12-2005, 11.41.09 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Le parole stesse sono un simbolo.
QUelle che noi definiamo simboli non sono altro che parole poco comuni e dai significati flessibili e multipli. Il mistero dei simboli è questo: Non essendo una parola chiara e confermata rimandano a messaggi plurali, e soggettivi, ognuno ne trae il senso individualmente e questo mistero del senso lo rende particolare. |
05-12-2005, 13.42.21 | #5 |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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La consistenza dei simboli
oh, sono contento che il mio topico non è andato precocemente nel dimenticatoio a fare da substrato per le ultimissime novità.
Fabrizio, or tu mi parli simbolizzando di simboli moderni ed ancora elastici, ben lontani dal'univocità, ancora assai soggetti alle mutazioni memoniche nella sopravvivenza del più adatto, poich'esso (il più adatto) è l'eletto a diventare modo di dire, proverbio e sprofondando lentamente nel subconscio si avvierà a fare da fondamenta per l'evoluzione della cultura.. Ma il 'concetto' (che è un simbolo) di simbolo è tanto vasto da comprendere ogni 'cosa' (che è sempre un simbolo): c'è sempre un $ (abbrevio simbolo con $) che può racchiuderne un'infinità di altri, per la verità vi dico: ogni $ ne contiene infiniti altri, ma vi dirò di più: ogni $ racchiude in sè tutti gli altri, ma senza esprimerli tutti con la stessa intensità, cosicchè lasci prevalere significati alcuni piuttosto che altri (il $ che esprime tutti gli altri con la stessa intensità (ovvero il simbolo che 'cerca' di imbrigliare il simbolismo stesso) è: 'nulla' (molto simile a 'completo equilibrio' cosìcchè noi si possa simbolizzarne la somiglianza con la parola 'sinonimo') /*mi par quasi di star simbolizzando di monadi Libneiziane*/. Per intenderci: ci sono simboli tanto immediati, nel nostro subconsio, da costituire il sottosuolo su cui camminiamo (noi cosa?); simboli così stabili e forti da formare l'esperienza comune; proprio questi, che l'espansione evoluzionistica fa estendere a consapevolezze sempre più astratte in forma di atomi, particelle varie ed eventuali, fotoni, entità matematiche e numeri.. Come si fa ad uscire dal simbolismo, se è proprio esso che regola l'espressione? Provateci.. |
05-12-2005, 15.51.47 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Re: La consistenza dei simboli
Citazione:
... nulla va nel dimenticatoio se qualcuno lo ricorda: io per esempio ricordo di averti fatto cadere le braccia: non ricordo la discussione nè la mia risposta sbrigativa ma ... il simbolo sì - è rimasto in me. ... il silenzio è il simbolo che può contenere tutto: stoltezza e genio, calore e gelo ... ma come si fa a materializzare il vento in un simbolo visibile? ... lo si visualizza solo dalle cose che muove, quindi è un simbolo indiretto, un respiro cosmico. ... caro impronunciabile zeta4nzeta4rzero (zanzara, tanto per pronunciarti), perchè vuoi uscire dal simbolismo? ... è così comodo: io mi ci spaparanzo, ci s-profondo, altro che camminarci sopra! ti saluto affettuosamente, oiz |
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05-12-2005, 20.36.02 | #7 |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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L' immediata autoreferenza del simbolismo
è una fortuna avere a che fare con persone che abbiano una buona apertura mentale, soprattutto se ricordano un simbolo che può opporre resistenza al fare sbrigativo.
Se è possibile parlare coerentemente di parole, allora esse sono infondate, si fondano su sè stesse e via via nel ramificarsi in diversi linguaggi danno forma a strutture frattali dai particolari infinitesimi. Questa nostra (in quanto simboli) è autoreferenza non mediata da altro, poichè il simbolismo stesso è mediazione, e questa non può svolgersi in altro modo. Un'autoreferenza tanto immediata quanto distraente.. da che cosa? da tutto ciò che.. proprio da questo! Tutte noi parole, ci mischiamo così bene nelle frasi, e nella nostra confusione ci immedesimiamo lasciando scivolare l'incontenibile esperienza che ci compone, per esprimerla non al di fuori del simbolico ovunque, proprio adesso! fabrizio, alessio, sebastian, come si può definire la sfumatezza del simbolismo se di attuale non si può far altro che dire: simbolo simbolo simbolo... simbolo Se c'è l'innominabile, dove abita? Il presente o il futuro? Ultima modifica di z4nz4r0 : 05-12-2005 alle ore 20.44.00. |
06-12-2005, 20.04.40 | #10 |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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oh, salve catharsis
per la verità non era mia intenzione caricare tale simbolo di cotanta resposabilità, ma sono contento che qualcuno riesca a collegarlo in maniera così completa con altri simboli più semplici facendo suggestive associazioni, in parte soggettive, ma in una qual certa misura condivisibili. In un simbolo si può vedere qualunque cosa, esso non fa altro che suggerire la visione che ha avuto chi lo ha disegnato, .. ovvero la visione delle circostanze che lo hanno condensato.. insomma: l'esperienza che ha portato la sua nascita e che esso cerca di trasmettere per conservarsi resuscitando nelle menti che riesce a penetrare, ma è dai tratti personali, dallo stato di idee di chi lo legge (ovvero dall'ordine dei compagni simboli già presenti nell'interprete) che dipendono tutte le particolari variazioni personali. il paradosso che vorrei.. Ma il concetto di interpretazione, non è anch'esso un simbolo? |