ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
03-12-2005, 01.09.58 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
è possibile conoscere alcunchè?
Citazione:
Bè, io risponderò sia da agnostico e sia da apprezzatore della ragione Però non capisco perchè la domanda "è possibile conoscere alcunchè?" dovrebbe interessare solamente o in particolar modo i 'sostenitori della ragione'. D'altro canto la conoscenza riguarda chiunque, i filosofi e i non-filosofi, i razionali e i non-razionali. Prima di cercar di evaporizzare tale paradosso, voglio sostenere che il dimostrare la fallacia di tale argomento non è strettamente necessario. Infatti se un matematico - per esempio - dimostra che una funzione f ha una determinata proprietà, basta che il primo pinco palla scopra per caso che all'argomento 245,541351 per f non vale P, che sappiamo già che la dimostrazione è sbagliata. Cioè si è legittimati a dire "tale dimostrazione non è una vera dimostrazione, c'è un qualche errore". Non voglio sostenere che non sia fruttuoso scoprire dove stia l'errore, anzi penso che lo sia moltissimo, ma solo che non abbiamo bisogno di scoprire ciò per sapere che tale dimostrazione è scorretta. Così, dato che ogni giorno veniamo a conoscenza di cose nuove o miglioriamo le conoscenze già acquisite (a dire il vero il confine tra le due non è ben delimitabile), questo implica logicamente che tale argomento non è corretto. Detto questo cerchiamo di vedere cosa c'è di sbagliato nel paradosso di Menone. Come ho velocemente accennato sopra, non c'è una vera differenza tra migliorare la conoscenza su una cosa già nota e conoscere una cosa nuova. "Oggi ho conosciuto Claudia, una simpatica ragazza", "Oggi ho visto (e conosciuto) per la prima volta la prima turca-bidè". In questi due casi si conoscono delle cose che prima non si conoscenvano: prima non sapevo cosa cercar di conoscere, ed infatti non cercavo neppure, ma ora conosco qualocosa di nuovo. "Ora conosco perchè sei arrivata tardi dal dentista". In questo caso c'è la fusione tra nuova conoscenza e ampliamento conoscenza. Qui, anche se già conoscevo delle cose (che sei arrivata in ritardo, che dovevi andare dal dentista, etc.) volevo approfondere la mia conoscenza. Morale della favola: per come siamo fatti, possiamo aumentare le cose che conosciamo (quindi posso arrivare a conoscere senza precedentemente conoscere), inoltre la conoscenza è fallibile e perfettibile quindi è bene tener sempre sotto controllo le proprie conoscenze passate (quindi conosco e continuo a cercare in tali mie conoscenze). Paradosso evaporato epicurus Ultima modifica di epicurus : 03-12-2005 alle ore 01.14.02. |
|
03-12-2005, 11.01.28 | #5 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Non credo che tu abbia risolto il paradosso; quando dici "oggi ho conosciuto Claudia", questo è avvenuto per caso e non in base ad un tuo proposito; se tu dici "oggi conoscerò Claudia" tu sai già l'oggetto della tua ricerca. Se poi di Claudia saprai che è bionda, quest'ultimo fatto non era oggetto della tua ricerca, ma sei venuto a saperlo per caso.
il paradosso di Menone dice: "Ma in quale modo, Socrate, andrai cercando quello che assolutamente ignori? E quali delle cose che ignori farai oggetto di ricerca? E se per un caso l'imbrocchi, come farai ad accorgerti che è proprio quella che cercavi, se non la conoscevi?" Riassumibile in: la ricerca di nuova conoscenza è non necessaria (perchè la possediamo già) OPPURE impossibile (perchè non sappiamo cosa cercare) e le due possibilità si escludono a vicenda. |
03-12-2005, 11.35.01 | #6 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Quando uno si pone una domanda e non conosce la risposta, conosce comunque la domanda... giusto?
Ciò che cerchi è la risposta che non conosci e Menone dice che è impossibile trovarla, poichè anche se la trovassi, non potresti accorgerti che è proprio ciò che cercavi; ma non è vero questo! Se giungi alla risposta, che prima assolutamente ignoravi, puoi sapere che è proprio quella che cercavi, poichè la risposta risponde alla domanda da te comunque conosciuta. La domanda la conosci, la risposta no; trovi un modo per rispondervi ed alla fine hai una conoscenza, la risposta, che prima non avevi ed è proprio ciò che cercavi, poichè la risposta è proprio quella alla tua domanda. |
03-12-2005, 11.59.33 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Citazione:
Ma come ho già detto, non v'è distinzione netta tra perfezionare una conoscenza che già avevamo e riceverne una nuova. Un orfano potrebbe dire "Finalmente oggi conoscerò i miei genitori". Il fatto è che - coem anche tu dici - noi ci poniamo una domanda e andiamo in cerca di ciò che la soddisfa. Quindi parlare di cose che assolutamente ignoriamo (cioè che non hanno nessun legame con tutte le altre nostre conoscenze) non ha senso, perchè ogni credenza è interconnessa con altre credenze (olismo). |
|
03-12-2005, 12.10.54 | #8 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Citazione:
Tu dovresti rispondere: quando mi si presenteranno due persone e diranno che sono i miei genitori, io vado a fare un bel test del DNA superapprofondito (ecco il modo per arrivare alla risposta, di cui parlavo); se il test è positivo, io ho la conferma che quelle persone sono i miei genitori e dunque possiedo una conoscenza che prima non avevo ovvero la risposta alla domanda "quei tizi sono i miei genitori?" Ultima modifica di nexus6 : 03-12-2005 alle ore 12.12.36. |
|
03-12-2005, 13.11.52 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
|
Elijah scrive: "Bene. Che mi dite in merito...? Lo chiedo in particolar modo a chi da molta importanza alla conoscenza, alla ragione, ecc."
Facevi prima a dire lo chiedo ad alessiob Sono arrivato tardi e gli altri hanno già risposto per me. La conoscenza è possibile, anche se non dimostrabile: posso dire di conoscere una cosa, ma non saprò mai per certo se la conosco veramente, quello che posso sapere è che comunque conosco qualcosa. L'uomo ci prova sempre.. |