a metà
Vero che vivere nei propri schemi mentali (limitati) sia deleterio per il nostro spirito, ma è anche vero che non tutti gli animi sono uguali e che a qualcuno possa andar bene vivere con gli occhi chiusi, sul suo "povero" cuore, perchè non ha il coraggio di leggere le risposte alle proprie domande, pur conoscendole. Che male c'è in questo?
Si possono considerare dei "vili", ma chi stabilisce che la viltà sia la mancanza di coraggio nel leggersi dentro piuttosto che trarre maggior beneficio dall'essere trascendentale (si dice così?) e magari causare dei danni ad altri? Ho passato da tempo il "materialismo"....
E' troppo? (scherzo eh!)
ciao...mi fai venire in mente Siddharta....