ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
30-08-2005, 15.53.47 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Per le cronache nel 1926 l’economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946) scrisse un saggio dal titolo “la fine del laissez-fair”.
Maynard fu l’ideatore del “welfare state”, il modello adottato in America da Roosvelt e dall’Inghilterra e dalla Francia , per fronteggiare la recessione di inizio secolo. Il welfare state poi è diventato l’attuale modello al quale si ispirano le democrazie, tant’è che anche in Italia abbiamo un ministro del Welfare. Ma l’originale ricetta di Maynard individuava nell'insufficiente capacità di consumo delle grandi masse i motivi reali della grande crisi. Conseguentemente,Maynard era contrario alla compressione salariale, e vedeva nell'innalzamento delle retribuzioni una ricetta per scongiurare i pericoli di un futuro crollo dell'economia. In pratica il welfare prevedeva di dare sicurezza al cittadino medio. Quello che succede oggi è ben diverso. Le ultime leggi del ministro del Welfare Italiano, (ministro Maroni legge Biagi), invece tolgono al cittadino ogni sicurezza.Come giustamente si lamenta chi, in cultura e società, ha aperto il 3d - La legge Biagi - Questo per dire che lo chiamano ministro del Welfare ma con l’originale idea di welfare state ha poco a che fare e meglio sarebbe chimarlo ministro della confindustria. Dopo la caduta del muro di Berlino, dove si è reso evidente che il modello economico Marxista non era proponibile, il capitalismo, in una sorta di reazione, ha alzato di molto le pretese cercando di scavalcare la politica, ma questa è evidentemente una reazione che se non si ridimensiona, è destinata a sua volta a scatenare contro reazioni, come ad esempio gli scioperi che contrassegnarono il 68. Nota folcloristica: - La massima laissez-faire sembra che nasca da un mercante francese del sedicesimo, tale Legendre, che al ministro Colbert che gli chiedeva: - Cosa posiamo fare per aiutarvi, (negli affari) - rispose: - lasciateci fare – («Que faut-il faire pour vous aider?», chiese Colbert. «Nous laisser faire», rispose Legendre). |
30-08-2005, 16.12.52 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
|
Il fatto è che ormai anche la sinistra ha accettato il liberismo. Se si parla contro questo dogma si viene bollati come "comunisti" oppure come no-global, un movimento che non ha nemmeno rappresentanti in parlamento...
Magari bastasse "spiegare"! Se agli uomini bastasse spiegare le cose razionalmente le fedi religiose non avrebbero mai preso il sopravvento. Invece come ben sappiamo per esempio in Europa il cristianesimo dogmatico intransigente ha regnato per mille anni almeno! Scusa il pessimismo... |
30-08-2005, 16.16.30 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Re: VanLag contro il “laissez-faire"
Citazione:
Ciao Van, concordo in pieno con quanto dici. In più, oltre alle tue 2 valide dimostrazione della falsità del laissez-faire, ce n'è un'altra che si colloca proprio sul terreno nel quale il laissez-faire avevo preso la sua forza: il terreno del rigore scientifico. Il premio nobel Nash (e la teoria dei giochi in generale), infatti, ha dimostrato formalmente che vi sono un'enormità di situazioni dove la scelta ottimale non è quella di competere, ma di cooperare. Ultima modifica di epicurus : 30-08-2005 alle ore 16.18.35. |
|
30-08-2005, 17.09.25 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Citazione:
Prova a dare un occhio al mio documento al link: http://www.epicurus.altervista.org/d...eta_ideale.htm |
|
30-08-2005, 20.41.20 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Citazione:
Poi non sottovalutare il parlarne. Certo è solo un battito di ali di farfalla, ma io credo in chi ha affermato che – un battito di ali di farfalla si unisce a mille e mille altre correnti e forma un uragano, diciamo a New Orleans, (che è molto attuale). D’altro canto la realtà sociale si basa su delle - forme pensiero – e quelle forme sono influenzate proprio dal parlarne, dal fare circolare le idee, anche se solitamente sono i filosofi che le catalizzano e danno le linee guida per le nuove svolte sociali. Ma nello stesso tempo, nel pensiero dei filosofi c’è tutta la società, basta pensare al pensiero marxista ed ecco che è subito evidente come esso abbia rappresentato il tentativo di risposta di una società che si ribellava alla disumanizzazione e alle ingiustizie che la rivoluzione industriale portava con se. Nello stesso tempo guarda come è stato potente quel pensiero nell’influenzare tutte le vicende contemporanee. Non stò dicendo se questo sia bene o male….. Non è questa la sede….ma certamente sono convinto che sia così che funziona lo sviluppo della società. |
|
30-08-2005, 20.47.24 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Citazione:
per ora ho dato solo un occhio al tuo sito che mi piacerebbe leggere ma che non so se riuscirò mai farlo. Però se mi dici che nel tuo sito dai anche una sintesi del pensiero di Nash e la sua - teoria dei giochi in generale - credo proprio che la leggerò. Non conoscevo ne Nash ne la sua teoria e dopo che ne hai parlato ho cercato su internet per colmare la lacuna..... ma c'era troppo da leggere ed una sintesi farebbe comodo. |
|
31-08-2005, 17.52.47 | #10 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Citazione:
Di niente Volevo precisare che il link che ho postato non riguarda la teria dei giochi o simili, ma riguarda solo un documento che scrissi io un po' d'anni fa in cui proponevo un modello di società "ideale", dove con 'ideale' intendo 'equa'. Per quanto riguarda la teoria dei giochi: Links generale alla teoria dei giochi: http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_dei_giochi http://www.collegioborromeo.it/files...5/TdG_lez1.pdf Link al caso specifico: http://www.collegioborromeo.it/files...g_ortona_1.pdf Comunque, puoi anche non leggere i links, ma almeno leggi questo qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Equilibrio_di_Nash . Qui è riportato - in fondo alla pagina - la conclusione alla quale volevo arrivare: la matematica ci dimostra che l'egoismo cieco non porta al benessere della società. epicurus |
|