No non è più mio professore da un pezzo...
In effetti è lì il punto, nel coinvolgere altre persone nella proposizione.
Comunque io l'avevo trovato oltre che nel libro (per la precisione il "Cioffi Luppi Vigorelli Zanette") anche in una simulazione di test on line per l'ingresso alla facoltà di psicologia (www.simone.it/orientamento/orientamento/).
Va bè, peggio per loro...
Il paradosso di cui parli tu è quello del tizio che dice "io sto mentendo" ?
Devo dire che nemmeno questa formulazione mi sembra perfetta, proprio perchè si tratta di una frase che conoota il suo stesso valore di verità e contemporaneamente nega il proprio giudizio... ora: in un sistema di verità/menzogna, è corretto dire che tutto ciò che non è vero allora è falso, ma non sempre il contrario, e qui queste frasi "autoriferite" cascano sempre, perchè si può sempre liquidarle affermandone la falsità sulla semplice base dell'indimostrabile verità.
O se preferite si può dire che esse mentono, perchè nell'affermare la verità (cioè di essere false) la negano.
La formulazione migliore di un paradosso secondo me è quella del matematico Jourdain: su un lato di un foglio scrive:"La proposizione sull'altra facciata è vera", e dall'altra parte:"La proposizione sull'altra facciata è falsa".
E infatti sono due le proposizioni in questione, e qui il discorso di verità o falsità cambia di molto.
Di nuovo, visto che fin qui si tratta di mie opinioni personali, che ne pensate?
Avrete notato che le "seghe mentali su base logica" sono le mie preferite...